Il cinema di una volta raccontato oggi: SERIE TV Feud

venerdì, giugno 16, 2023

Dovete sapere che ho un vero e proprio debole per i biopic, i film e le serie biografiche che raccontano i dietro le quinte della vita degli attori del cinema di una volta. Adoro conoscere le dinamiche avvenute durante la lavorazione di un film, in particolare le frizioni tra il cast e la produzione, e quando nel 2017 è uscita una serie tv sulla realizzazione di Che fine ha fatto Baby Jane? è stata davvero una gioia, soprattutto perchè fin da subito mi ha convinto la scelta del cast. Vi ho già parlato della faida tra Bette Davis e Joan Crawford (qui trovate il mio articolo), e la mia esperienza su queste due attrici mi ha permesso di godere ancora di più di tutti gli omaggi che sono stati fatti o delle differenze rispetto alla realtà. Se non avete visto la serie spero che questo post vi incuriosisca a provarla e se l'avete già vista che ve ne faccia scoprire i retroscena. Rispetto a Hollywood, la serie di Netflix di cui vi ho parlato qui, troverete questa molto più fedele ai fatti realmente accaduti.


NOME: Feud: Bette and Joan
ANNO: 2017
IDEATORE: Ryan Murphy 
EMITTENTE: FX (Si può vedere nel catalogo della piattaforma Disney+)
CAST: Susan Sarandon, Jessica Lange, Judy Davis, Alfred Molina, Stanley Tucci, Catherine Zeta-Jones, Kathy Bates, Sara Paulson
EPISODI: 8
Ecco la sequenza di foto della sigla e il trailer.

TRAMA

Joan Crawford, vedendo la carriera in declino, trova nel romanzo "Che fine ha fatto Baby Jane?" un'opportunità di riscatto. Coinvolge la rivale Bette Davis nel progetto, alimentando la tensione sul set e dando vita a una guerra di nervi.

Dopo l'uscita del film, la corsa agli Oscar intensifica la loro rivalità. Davis riceve una nomination come miglior attrice, mentre Crawford viene ignorata, alimentando la faida.

Negli anni a seguire, un secondo tentativo di collaborazione nel film "Piano, piano dolce Carlotta" fallisce a causa dei conflitti sul set. Infine, entrambe si ritirano lentamente dalla ribalta, affrontando la fine della carriera e i problemi personali.

FINZIONE VS REALTÀ

A ispirare il creatore della serie, Ryan Murphy, è stato un incontro del 1989 quando ha 24 anni e sta lavorando come giornalista: in quell'occasione ha l'opportunità di intervistare la grande Bette Davis (sarà purtroppo una delle ultime interviste dell'attrice che si spegnerà a 81 anni qualche mese dopo). Nel corso della chiacchierata la Davis non manca di sottolineare quanto abbia odiato Joan Crawford, anche se ammette che sia stata una professionista e che ammirava questo in lei". È stata questa la scintilla che farà nascere in lui il desiderio di raccontare il rapporto intricatissimo tra queste due leggende di Hollywood.

BETTE DAVIS

Bette Davis nella serie è interpretata da Susan Sarandon. Rappresentata come una donna diretta e pronta a dire esattamente quello che pensa. Nonostante non sia una bellezza convenzionale, Bette è invidiosa della capacità di Joan di attirare l'attenzione di tutti quando entra in una stanza.Considerata una bellezza non convenzionale, anzi il più delle volte è stata presa in giro e criticata per il suo aspetto, la Davis ha sempre dimostrato una caparbietà unica e un fermo controllo sulla sua carriera. Nel 1936, ha sfidato la Warner Bros, cercando di rompere un contratto ingiusto che superava il limite legale di sette anni. La sua audace mossa ha sollevato una tempesta a Hollywood e nonostante la sconfitta, il suo coraggioso tentativo ha sottolineato l'ingiustizia del sistema degli studi e ha contribuito a sgretolare la loro presa sugli attori. Nel 1948, ha lasciato la Warner, ma ha trovato le porte degli altri studi chiuse. Nonostante le difficoltà, la sua determinazione ha pagato nel 1950 quando la Twentieth Century Fox l'ha coinvolta nel film Eva contro Eva, che è diventato un enorme successo.

JOAN CRAWFORD


Joan Crawford è interpretata da Jessica Lange. La Crawford della serie beve molto, in particolare dopo "Baby Jane", ed è raffigurata come una figura orgogliosa, ma anche profondamente invidiosa del talento di Bette Davis e delle attenzioni e il rispetto che ne derivano. Quando nel 1943 approda alla Warner accetta tutti i film che la Davis ha rifiutato, incluso Il romanzo di Mildred che le farà vincere l'Oscar, anche se le rimane sempre questo tarlo in testa di essere la seconda scelta. La serie si concetra anche sull'origine della sua fragilità ed insicurezza raccontando di quando fu molestata dal patrigno a 11 anni nel suo tentativo disperato di ricevere l'amore che la sua stessa madre le aveva negato. Ho trovato molto fedeli le rappresentazioni delle sue abitudini/manie estetiche che insieme ad uno stile di vita molto salutare rendevano la Crawford visibilmente più giovane rispetto alla sua età: dall'immergere il viso in un lavandino pieno di cubetti di ghiaccio (nella sua autobiografia My way of life confessa di farlo 25 volte), allo sfregare i gomiti con il succo del limone, di farsi tirare le rughe del collo con un nastro adesivo nascosto dietro le orecchie.

HEDDA HOPPER


A interpretare la giornalista dalla penna al vetriolo Hedda Hopper è stata l'attrice Judy Davis. Rappresentata come una figura spietata e manipolatrice, che utilizza il suo potere nel mondo del cinema per alimentare i pettegolezzi e promuovere la sua carriera, bisogna ammettere che sicuramente la sua storia è stata drammatizzata, ma un fondo di verità c’è (potete leggere il mio articolo sulla sua vita cliccando qui). Peraltro nella serie compare la famosa cena insieme alle due attrici all'inizio delle riprese e l'intervista riportata fedelmente, di cui vi metto un estratto. 

"Le stelle del cielo notturno si attengono a orbite fisse, senza mai interferire l'una con l'altra. A volte le cose funzionano così anche a Hollywood. Bette Davis e Joan Crawford, due stelle di uguale grandezza che hanno dominato il mondo del cinema durante gli straordinari anni '30, non si sono mai conosciute. Si sono incontrate brevemente in una sola occasione, ma non è nata alcuna amicizia. In effetti, nessuno credeva che queste due potessero mai lavorare insieme nella stessa produzione. Eppure, ora, nell'estate indiana delle loro carriere, sono co-protagoniste in un thriller inquietante, "Che fine ha fatto Baby Jane?"

Prima dell'inizio delle riprese le ho invitate a casa mia per una cena di intervista e sono giunta alla conclusione che avrebbero perso molto nel non conoscersi prima. Tutti si aspettavano una lotta di potere da parte di queste due donne abituate a dominare la scena. Già circolavano voci di cattivo umore e scambi aspri tra loro. Gli ho detto che da tempo non avevamo avuto molte emozioni qui e che avrebbero dovuto iniziare a litigare e animare il posto: Voi due dovreste essere dinamite."

ROBERT ALDRICH

Il personaggio di Robert Aldrich è ritratto come un regista che si destreggia tra le volatilità e i capricci delle due attrici principali, Bette Davis e Joan Crawford, e le pressioni esercitate dal distributore Jack Warner. Nella serie hanno rappresentato una tensione romantica con entrambe le attrici (non vi anticipo con chi andrà effettivamente a letto). Sicuramente questo contribuisce ad aumentare la competizione tra la Davis e la Crawford che dal piano professionale si sposta su quello personale. Aldrich probabilmente non è riuscito ad esprimere al massimo il suo talento e si è dovuto spesso rapportare a superiori o attori che lo hanno prevaricato: nella serie è mostrato l'atteggiamento da divo di Frank Sinatra durante le riprese del film I 4 del Texas che si assentava spesso dal set per diversi giorni.

JACK WARNER
Stanley Tucci, nella serie "Feud", interpreta il magnate Jack Warner con una miscela di determinazione e astuzia che cattura l'essenza del co-fondatore della Warner Bros. Studios. Tucci rappresenta efficacemente Warner come un uomo d'affari spietato, benché la serie esageri il suo coinvolgimento diretto nella faida tra Davis e Crawford. Nonostante queste variazioni dalla realtà storica, l'interpretazione di Tucci offre un ritratto convincente ed affascinante di uno dei titani di Hollywood.

OLIVIA DE HAVILLAND


A interpretare Olivia de Havilland, attrice di Hollywood e una amica di lunga data di Bette Davis, è Catherine Zeta-Jones. Nella serie viene usato il pretesto della realizzazione di un documentario sulla faida tra Joan Crawford e Bette Davis​. Attraverso l'amicizia tra Olivia e Bette viene raccontata la faida che ha riguardato la stessa De Havilland con la sorella Joan Fontaine (vengono menzionati sia l'episodio durante l'infanzia quando ruppe la clavicola a Joan che la freddezza mostrata agli Oscar, di entrambi questi fatti e la storia di questa rivalità tra le due sorelle ve ne ho parlato nel mio articolo qui). La De Havilland nel film Piano, piano dolce Carlotta andrà a sostituire Joan Crawford interpretando la sua parte accanto a Bette Davis.

Nel 2017 quando esce Feud, Olivia De Havilland, a 101 anni, decide di fare causa alla serie sostenendo di essere stata ritratta in modo offensivo e diffamatorio. La Corte Suprema degli Stati Uniti blocca definitivamente il processo, rigettando una mozione per riesaminare le accuse dell'attrice, dopo una sentenza di una corte d'appello californiana a favore della libertà creativa degli autori. 

JOAN BLONDELL

Nella serie Feud l'attrice Kathy Bates dà vita a Joan Blondell, un volto familiare di Hollywood che aveva lavorato sia con Bette Davis che con Joan Crawford. Nonostante non esista una documentazione dettagliata del suo rapporto reale con le due dive, la serie utilizza il personaggio di Blondell come espediente narrativo: la sua figura, esperta dell'industria del cinema e dello Studio System, offre una prospettiva informata e obiettiva sulla celebre rivalità tra Davis e Crawford.

La Blondell nella vita reale era nota per il suo spirito vivace, la sua indomabilità e la sua onestà tagliente. Bates, nel suo ruolo, cattura accuratamente queste caratteristiche, rendendo giustizia alla personalità franca e senza peli sulla lingua di Blondell. Il suo lavoro nella serie rappresenta un equilibrio tra la realtà e la finzione, offrendo un ritratto affascinante di questa icona di Hollywood.

Una menzione speciale per l'episodio dedicato agli Oscar del 1963 nel quale compaiono tre figure importanti del cinema dell'epoca:

Anthony Tyler Quinn interpreta Wendell Corey, il presidente dell'Academy of Motion Picture Arts and Sciences dal 1961 al 1963. Corey aveva precedentemente lavorato con Joan Crawford nel film del 1950 "Sola col suo rimorso" e la Crawford si reca con decisione nel suo ufficio per offrire i suoi servizi come presentatrice del premio Miglior Regista o Miglior Film (i due premi più importanti). 
 
 
Sarah Paulson interpreta Geraldine Page, un'attrice che era tra le favorite per l'Oscar nel 1963. La Page, nel contesto della serie, accetta l'offerta di Crawford di rappresentarla alla cerimonia degli Oscar, quasi mossa a compassione riconoscendo che abbia più bisogno di questa opportunità di lei.
 

Serinda Swan interpreta Anne Bancroft, altra favorita per l'Oscar nel 1963. Una scena particolarmente significativa è il momento in cui la Bancroft vede l'offerta della Crawford di accettare l'Oscar al suo posto non come un tentativo patetico di superare Davis, ma cerca di comprenderne il significato più profondo. Quando le chiede "Ti renderebbe felice?" la Crawford appare con gli occhi annebbiati, la voce ispessita dal vodka e i capelli cotonati e acconciati come una Sposa di Frankenstein, e dopo una pausa le risponde con un sussurro appena udibile: "Disperatamente." Questa parola, pronunciata con tale intensità, risuona come il momento più toccante dell'intera miniserie, sottolineando la disperazione e il desiderio profondo di Joan di ritornare sotto i riflettori. Questo momento offre una prospettiva umana e comprensiva sul personaggio della Bancroft, che riconosce e mostra empatia per la situazione difficile della Crawford.


 

FACTS CHECK

Ci sono diversi fatti che ho trovato piuttosto accurati nella rappresentazione. 

Ad esempio la conferenza stampa della firma del contratto è vero che la Davis si volle sedere nella sedia a sinistra perchè sapeva che nella didascalia delle fotografie degli articoli si sarebbe letto prima il nome dell'attrice da quella parte e che la Crawford con un escamotage si mise in piedi dietro di lei, un po' più a sinistra in modo da essere la prima citata.


Un altro aspetto riportato fedelmente nella serie è la scelta di trucco e parrucco da parte di Bette Davis per il personaggio di Baby Jane. La Davis ha voluto un aspetto drammatico per il suo personaggio, immaginandola "come una Mary Pickford in decadenza". Ha cercato di ottenere questo look provando diverse parrucche, tra cui una che assomigliava ai ricci di Shirley Temple, ma senza successo. L'intervento decisivo è arrivato da Peggy Shannon, la stilista di Joan Crawford, che ha adattato per lei una vecchia parrucca della MGM che pare sia stata indossata dalla Crawford nei suoi giorni di musical.

Nel processo di trasformazione nel personaggio di Baby Jane, Bette Davis ha adottato un volto bianco come gesso, occhi e bocca marcati in modo drammatico e un neo distintivo sulla guancia. L'elemento di maggiore originalità, tuttavia, è venuto con l'idae di applicare strati di trucco l'uno sull'altro. Questa tecnica, ispirata dalle vecchie star dei musical, ha suggerito l'immagine di un personaggio che sembrava vivere in un eterno stato di performance, come se Baby Jane non avesse mai veramente rimosso il trucco. Il risultato finale ha lasciato tutti di stucco, consegnando il personaggio di Baby Jane alla storia.

 

Joan Crawford non si lascia scappare l'occasione di mostrarsi con una bottiglietta di Pepsi cola in mano in presenza della stampa, in quanto vedova del presidente della compagnia produttrice della bevanda decide di sfruttare ogni opportunità di pubblicizzarla, continuando a farlo per tutta la durata delle riprese, ed è sempre sul tavolo durante la lettura del copione e la preparazione delle scene. Bette Davis, irritata da questo suo comportamento, si vendicherà sul set del film Piano, piano dolce Carlotta quando, dopo l'uscita di scena della Crawford, sostituita da Olivia De Havilland, decide di far installare nel suo camerino, in occasione di un servizio fotografico, un distributore della Coca-Cola. 


Entrambe le attrici sono mostrate abbastanza fedelmente nel loro tentativo di bilanciare le esigenze della carriera e quelle della maternità, con tutte le difficoltà e i conflitti che ciò comporta. Bette Davis ha tre figli, Barbara Davis "B.D." nata nel 1947 dal matrimonio con William Sherry, e due adottati mentre è sposata con Gary Merril, Michael e Margot (quest'ultima si scoprirà soffrire di problemi mentali che costringeranno la Davis a collocarla in un istituto). Nella serie viene affrontato il rapporto con le due figlie: B.D. che è coinvolta nel film facendo la comparsa, seppur con una performance molto modesta, viene criticata da Bette nella recitazione, spinta dal desiderio che la figlia realizzi il suo potenziale; Margot invece che si trova in una struttura nel Connecticut viene spesso raggiunta telefonicamente o di persona dalla Davis, che si sente tremendamente in colpa per non averla potuta tenere.  

Joan Crawford ha adottato quattro figli: Christina, Christopher e le gemelle Cynthia e Cathy. Nella serie viene rappresentata come una madre dominante e controllante, soprattutto nei confronti delle gemelle, all'epoca adolescenti, che costringe a vestirsi come bambine con grandi fiocchi sui loro capelli, sottolineando il suo desiderio di controllare l'immagine pubblica dei suoi figli e, forse, di mantenere un'illusione di eterna giovinezza. Nel contempo, dimostra rigore verso Christina, la sua figlia maggiore. Quando le viene suggerito di congratularsi con Christina per il suo debutto come attrice, rifiuta, insistendo che Christina deve guadagnarsi il successo. Tuttavia, quando le gemelle non sono presenti, cede e accetta di scrivere un messaggio di congratulazioni, rivelando un conflitto interno tra il suo rigido controllo pubblico e i suoi sentimenti più privati e vulnerabili. Christina nel 1977 scriverà la controversa autobiografia "Mammina Cara" nella quale descriverà un'infanzia di abusi emotivi e fisici da parte di Joan, dipingendo un'immagine molto oscura della famosa attrice, e da questo libro verrà tratto un film con Faye Dunaway a vestire i panni di Joan Crawford.

Bette Davis ha realmente pubblicato un annuncio per cercare un lavoro nel quale ha fatto scrivere: “Madre di tre figli, 10, 11 e 15 anni, divorziata, americana, trent’anni di esperienza come attrice di cinema, ancora in grado di muoversi e più affidabile di quanto si racconti, desidera impiego anche stabile a Hollywood. Ha già avuto Broadway. Referenze a richiesta. Bette Davis”, e nella serie questo viene riportato anche se nella realtà Bette lo ha fatto pubblicare nel 1961.

Gli spezzoni di show televisivi presenti nella serie sono basati su programmi televisivi reali dell'epoca, sebbene alcuni dettagli siano stati modificati per adattarsi alla trama. È stata ricreata l'ospitata di Bette Davis al Jack Paar Program per promuovere il film, nella quale Bette Davis riporta la frase di Jack Warner "Non spenderei un nichelino per due babbione". L'altro show è The Andy Williams Show in cui Bette Davis con abito turchese ha cantato What ever happened to Baby Jane. 


Ed ecco i filmati originali dell'epoca.


Nell'episodio "And the Winner Is..." viene omaggiata la notte degli Oscar del 1963, con particolare attenzione al comportamento di Joan Crawford, basato sugli eventi reali. Pur non essendo stata nominata Joan trova modi per essere al centro dell'attenzione. Tra questi, la presentazione di una categoria degli Oscar, l'organizzazione di un party dietro le quinte della cerimonia, la delega di ritiro del premio da attrici che non potevano partecipare alla serata, e la partecipazione alle foto di rito insieme ai vincitori, pur non avendo vinto nulla.

LUOGHI 

Tre luoghi dominano la scenografia della serie televisiva: la casa di Joan Crawford, la casa di Bette Davis e il ristorante Perino. 

LA CASA DI JOAN CRAWFORD

Nella serie si sono ispirati alla vera casa dell'attrice situata nel quartiere Brentwood di Los Angeles. Joan Crawford era conosciuta per il suo stile glamour e il gusto squisito per l'arredamento. La sua casa era un'espressione di questo gusto, con mobili disegnati dal famoso interior designer, ed ex attore, William Haines. Nonostante la sua fama e ricchezza, Crawford era notoriamente parsimoniosa e attenta alla cura dei suoi beni. Questo si rifletteva nell'uso di coperture in plastica per i suoi mobili, una caratteristica peculiare che è stata fedelmente riprodotta nello show per riflettere la personalità ossessionata dalla giovinezza dell'attrice; Joan aveva un ritratto di se stessa sopra il caminetto che nello show è stato ricreato.Un altro elemento distintivo della casa di Crawford era l'ampio uso di tonalità di blu, turchese e bianco. Questa scelta di colori è stata riprodotta accuratamente nella serie, grazie a una minuziosa ricerca sui campioni di colore vintage.


 

LA CASA DI BETTE DAVIS

Contrariamente a Joan Crawford, Bette aveva uno stile molto più sobrio e riservato. La sua casa a Los Angeles, più piccola di quella di Crawford, rifletteva le sue radici della East Coast e il suo desiderio di essere vista come una "vera attrice", piuttosto che una semplice celebrità. La Davis era nata in una città fuori Boston e aveva frequentato un collegio sulla East Coast, quindi il suo stile di vita e il suo gusto per l'arredamento erano profondamente influenzati da queste esperienze. La casa di Bette era caratterizzata da un'atmosfera più accogliente e familiare. Nella sua sala, per esempio, c'era un tappeto intrecciato, tipico dello stile coloniale, e i suoi mobili erano modesti, con piccole stampe su di essi. La palette di colori era dominata da tonalità di marrone e verde, che contribuivano a creare un'atmosfera più calda e meno appariscente. Questo contrasto tra l'opulenza di Hollywood e l'austerità della East Coast è stato enfatizzato nello show per sottolineare le differenze tra le due icone del cinema.



PERINO'S

Il ristorante fondato dall'italiano Alessandro "Alexander" Perino nel 1932 e rimasto in attività fino al 1986, è stato uno dei ristoranti preferito dalle Star del cinema di una volta. Vi rimando al mio articolo in cui vi ho raccontato tutta la sua storia qui. Per questa serie è stato ricostruito con grande fedeltà fin nei minimi dettagli.

 

COMMENTO: è una serie che ho adorato all'epoca e devo dire che ora che a distanza di anni ho voluto rivederla per scrivere più accuratamente questo post, l'ho apprezzata ancora di più. Ho apprezzato la fedele ricostruzione di un buon 70% nel complesso. Mi ha molto colpito la rappresentazione della psicologia dei personaggi, dei loro traumi, delle loro insicurezze, e devo dire che i temi trattati li ho trovati di un'attualità disarmante: l'invecchiamento a Hollywood, il sessismo, la fame di successo e la cruda realtà dietro le quinte della produzione cinematografica.

VOTO: 9

In conclusione, se amate il cinema, le storie vere e i dietro le quinte, "Feud: Bette vs Joan" è una serie che non potete perdervi. Questa serie ci porta nel cuore della Hollywood dorata, facendoci rivivere una delle rivalità più intense e appassionanti tra due icone indimenticabili del cinema. È un biopic curato, un dramma coinvolgente e un affascinante viaggio nel tempo che, spero, il mio articolo vi abbia stimolato a intraprendere.

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