I tributi di Woody Allen alla Hollywood degli anni d'oro

giovedì, giugno 08, 2023

Woody Allen o lo si ama o lo si odia. Io mi colloco nella prima categoria. Detto ciò, eccovi una doverosa premessa. A 35 anni suonati, con la passione per il cinema classico praticamente da quanto sono nata, potreste pensare che il mio amore per Woody Allen affondi radici altrettanto lontane, ma non è così.

Mi sono avvicinata ai suoi lavori per puro caso, ma infondo sarà stato davvero un "puro caso?" Ovviamente avevo sentito parlare di lui come un grande regista ma ritenevo, senza averne peraltro delle prove, che fosse troppo intellettuale e sofisticato, insomma troppo complicato per me che cercavo nei film un luogo magico in cui rifugiarmi. Quanto mi sbagliavo. 

Il suo primo film che vidi fu "Midnight in Paris" nel 2011 quando uscì al cinema. E fu amore a prima vista.

A più di dieci anni di distanza ahimè ancora non posso dire di aver completato la sua filmografia, ma dei 55 che ha diretto (29 dei quali anche interpretati) e dei 19 che ha interpretato sotto la regia di altri, almeno ho superato la metà.

Ciò che adoro dei suoi film in particolare sono il suo senso dell'umorismo e la venerazione per il cinema classico, ed è dopo aver visto il suo ennesimo film con omaggi al mio amato cinema di una volta che ho deciso di dedicare un articolo che riunisse in un unico posto i vari riferimenti alla  Hollywood di una volta.

1) Misterioso omicidio a Manhattan

ANNO: 1993

CAST:  Woody Allen, Diane Keaton, Alan Alda, Anjelica Huston.

TRAMA: una coppia di New York si ritrova coinvolta in un intricato mistero di omicidio quando sospetta che il loro strano vicino abbia assassinato sua moglie.

In questo film il primo richiamo è a Nick e Nora Charles, marito e moglie con il fiuto per l'investigazione della serie dei film de L'uomo ombra a partire dal 1934. 

La fiamma del peccato di Billy Wilder con Fred Mac Muray e Barbara Stanwyck è il film che i protagonisti guardano nella sala di un cinema, mentre nel finale viene proiettata un'intera sequenza de La signora di Shangai con Rita Hayworth e Orson Welles.

Infine l'ossessione sviluppata dal protagonista sul fatto che il vicino di casa abbia assassinato la propria moglie è un ulteriore richiamo al capolavoro di Alfred Hitchcock La finestra sul cortile.  Carol sospetta che Paul House abbia ucciso sua moglie e decide di cercare prove nel suo appartamento. Quando Paul House ritorna improvvisamente a casa, Carol si nasconde sotto il letto in una scena ricca di tensione, ricordando la scena in cui Grace Kelly si reca nell'appartamento del dirimpettaio di finestra di James Stewart. Inoltre la ricerca della donna scomparsa e l'inseguimento all'hotel rimandano ad un altro film di Hitchcock La donna visse due volte.



2) Provaci ancora, Sam

ANNO: 1972

CAST: Woody Allen, Diane Keaton, Tony Roberts.     

TRAMA:  Un critico cinematografico nevrotico e divorziato, ossessionato dal classico film "Casablanca" e dal suo protagonista, Humphrey Bogart, cerca amore e significato nella città di San Francisco.

In questo film dire che ci sono alcuni tributi ad Humphrey Bogart è un eufemismo.

Anzitutto il titolo, che si perde con la traduzione, Play it again, Sam, è un riferimento al film di Bogart Casablanca in cui viene chiesto al pianista di suonare la canzone As time goes by.

Il film  si apre con il personaggio di Allen va al cinema a vedere proprio Casablanca con Bogart e Ingrid Bergman.

Il suo appartamento è tappezzato dai poster dei film interpretati da Borgart, da Agguato ai tropici ad Angeli con la faccia sporca, passando per L'isola di corallo, Casablanca, La contessa scalza, Il grande sonno, Il tesoro della Sierra Madre.

Insomma Bogart è il suo idolo e addirittura gli appare per dargli consigli in amore (ad interpretarlo è Jerry Lacy).

Anche il finale è un chiaro riferimento a Casablanca.


3) Tutti dicono i love you

 

ANNO: 1996

CAST: Woody Allen, Goldie Hawn, Julia Roberts, Edward Norton, Drew Barrymore.

TRAMA: film musicale ambientato a New York, Parigi e Venezia, che segue le vite amorose interconnesse di una famiglia estesa, presentate con canzoni classiche interpretate dal cast.

Il titolo  Everyone Says I Love You è un rimando alla canzone del film I fratelli Marx al college. Nel film c'è addirittura una festa a tema Fratelli Marx dove tutti sono maschrati.


"I'm through with love" cantata da Marilyn Monroe nel finale di A qualcuno piace caldo, viene ripresa addirittura due volte, la prima cantata da Woody Allen a Venezia e l'altra è cantata da Goldie Hawn a Parigi che cammina lungo la Senna.

Inoltre compare il medley "Mimì, Louise e You brought a new kind of love to me" riprendendo la sequenza interpreatata da Maurice Chevalier prima nel film La conquista dell'America e poi ne Il mio amore con Samantha con protagonisti Paul Newman e Joanne Woodward.

4) La maledizione dello scorpione di giada

ANNO: 2001

CAST: Woody Allen, Helen Hunt, Charlize Theron, Dan Aykroyd

TRAMA: Un'incantevole commedia d'epoca in cui un assicuratore e una efficiente consulente d'azienda si ritrovano, a causa di un antico sortilegio, a condurre di notte una doppia vita come ladri di gioielli.

Quando Woody Allen dice che il suo "omino" gli sta dicendo che c'è qualcosa di losco riguardo a una rapina di gioielli e alla richiesta di assicurazione, si sta riferendo a Edward G. Robinson in La fiamma del peccato (1944). Robinson interpretava un dirigente di compagnia di assicurazioni il cui "omino" gli faceva sempre capire quando c'era una frode assicurativa.

Inoltre Charlize Theron ha un'acconciatura con onde retrò chiaro richiamo all'iconico look Peekaboo Bang di Veronica Lake.


5) Hollywood ending

ANNO: 2002

CAST: Woody Allen, Téa Leoni, George Hamilton, Debra Messing.

TRAMA: Un regista caduto in disgrazia ottiene una seconda opportunità a Hollywood, ma diventa improvvisamente cieco poco prima di iniziare le riprese del suo film.

La canzone "Going Hollywood" viene suonata durante i titoli di testa, cantata da Bing Crosby tratta dal film Verso Hollywood (1933) in cui ha recitato accanto a Marion Davies.


6) Match Point

 

ANNO: 2005

CAST: Jonathan Rhys Meyers, Scarlett Johansson, Emily Mortimer, Matthew Goode.

TRAMA:Un dramma sociale ambientato nella classe alta di Londra, in cui un giovane ambizioso si trova intrappolato in una complicata rete di desiderio, inganno e tradimento dopo aver intrapreso una relazione extraconiugale. 

Contiene numerosi riferimenti a Hitchcock, sia tematici che stilistici. La tensione sottile, l'uso del crimine come elemento di trama e il tema dell'ambiguità morale sono tutti riferimenti all'opera di Hitchcock. In particolare, l'intricata trama di inganno e la suspense che si costruisce attorno al personaggio di Chris (Jonathan Rhys Meyers) ricordano film di Hitchcock come Nodo alla gola e Il sospetto. Inoltre, l'uso di Londra come sfondo ricorda l'ambientazione di molti dei primi film di Hitchcock.


7) Cafè Society 

ANNO: 2016

CAST: Jesse Eisenberg, Kristen Stewart, Steve Carell.

TRAMA: Questa è un'opera romantica e nostalgica ambientata negli anni '30, che segue un giovane uomo di New York che si trasferisce a Los Angeles per lavorare per suo zio, un agente di Hollywood, e si innamora di una donna misteriosa.

Questo film è un tributo alla Hollywood degli anni '30, e rappresenta l'ambiente glamour e sofisticato di quel periodo. Il protagonista si reca due volte al cinema, al Grauman's Chinese Theatre dove da solo va a vedere Swing Time (1936) di George Stevens, e la seconda volta, insieme a Kristen Stewart, sta guardando La signora in rosso (1935) di Robert Florey.

Tra gli attori mostrati o menzionati ritroviamo: Barbara Stanwyck, Marion Davies, Ginger Rogers, Bette Davis, Greta Garbo, Joan Crawford, Jean Harlow, Joan Blondell, Gloria Swanson, Rudolph Valentino, Fred Astaire, Robert Taylor, Robert Montgomery, James Cagney, William Powell, Clark Gable e Hedy Lamarr.

8) La rosa purpurea del Cairo

ANNO: 1985

CAST: Mia Farrow, Jeff Daniels, Danny Aiello.

TRAMA: In questo film, una cameriera depressa durante la Grande Depressione trova sollievo nel mondo del cinema e si innamora di un personaggio che letteralmente esce dallo schermo per innamorarsi di lei.

Il film è un omaggio alla Hollywood classica e al potere del cinema in generale, con il suo riferimento diretto ai film degli anni '30 e la sua trama centrata sull'interazione tra cinema e realtà.

E nel finale Mia Farrow è al cinema mentre proiettano il film Cappello a cilindro con Fred Astaire e Ginger Rogers che ballano sulle note di Cheek to cheek.  

Navigando tra i capolavori di Woody Allen, è impossibile non notare il suo amore smisurato per la Hollywood d'oro. I giganti del passato, registi come Hitchcock e Wilder, attori come Bogart e Astaire, tornano in vita attraverso il suo sguardo unico, carico di umorismo e sensibilità.

Ogni riferimento al vecchio cinema non è un mero ornamento, ma un tributo sentito, un ponte che collega il presente con un passato glorioso e affascinante.

Immergersi nei film di Woody Allen è come fare un tuffo nel cuore palpitante della Hollywood classica, ricordandoci che, non importa quanto il tempo passi, la magia del cinema è sempre viva e vegeta.

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