- martedì, febbraio 09, 2016
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La Strana Coppia (titolo originale The Odd Couple) è una commedia brillante del 1968 diretta dal regista Gene Saks con
protagonisti Jack Lemmon e Walter Matthau, i quali avevano già lavorato
insieme due anni prima nel film Non per soldi ma per denaro (The Fortune
Cookie), e che insieme gireranno altri 8 film.
Si tratta del riadattamento dell'omonima commedia teatrale di Neil Simon che si era ispirato all'esperienza vissuta da suo fratello Danny trasferitosi da un amico dopo che entrambi avevano divorziato, e che avevano finito per odiarsi e trattarsi come le rispettive ex mogli. Lo spettacolo aveva
debuttato al Plymouth Theatre di Broadway il 3 ottobre del 1965, con
protagonisti Art Carney (Felix) e Walter Matthau (Oscar) ed era stata
replicata ben 966 volte. Lo spettacolo fu nominato all'edizione del 1965 dei Tony Awards come Migliore Opera, Migliore Autore Neil Simon e Migliore Attore Walter Matthau, e furono questi ultimi due a vincere la statuetta.
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Cerimonia dei Tony Awards: Walter Matthau, Irene Worth, Liza Minnelli e Zero Mostel. |
Neil Simon volle che a interpretare Oscar fosse proprio Matthau (anche se per un breve momento furono presi in considerazione Jackie Gleason e Mickey Rooney), ma per interpretare Felix, Simon pensò che Jack Lemmon fosse una scelta
migliore di Carney in quanto più conosciuto e fotogenico, anche se si pensò pure agli attori Dick Van Dyke e Tony Randall. Matthau
chiese a Simon di interpretare il ruolo di Felix poichè la sua
personalità era troppo simile a quella di Oscar quindi troppo
facile per lui mentre Felix rappresentava una bella sfida per un attore, ma Simon gli rispose "Walter se devi fare l'attore fallo nella commedia di qualcun'altro. Ti prego, nella mia fai Oscar".
- venerdì, febbraio 05, 2016
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N.B. Questo è un altro dei miei film preferiti, di quelli che fin ho
guardato centinaia di volte e che non possono non rivedere quando
passano in televisione. E scrivere il post è l'occasione perfetta per
riordinare tutte le informazioni e aneddoti sul film che ho raccolto in
anni di letture e visione di documentari e speciali.
E' un film del 1965, il titolo originale è The sound of music, diretto da Robert Wise con Julie Andrews e Christopher Plummer.
E' un film del 1965, il titolo originale è The sound of music, diretto da Robert Wise con Julie Andrews e Christopher Plummer.
Il film è la tratto dall'omonimo spettacolo teatrale di Rodgers & Hammerstein, che a sua volta è la trasposizione del romanzo autobiografico di Maria Augusta Von Trapp "La famiglia Trapp".

In casa e con i figli il comandante esercita una disciplina ferrea, militare, e ai ragazzi l'unico modo per farsi notare dal padre è fare scherzi alle governanti costringendole ad andarsene.
Quando il comandante deve andare alcuni giorni a Vienna, a trovare la Baronessa Schraeder con cui ha una relazione, Maria ne approfitta per concedere più libertà e svago ai ragazzi, portandoli in giro per Salisburgo e insegnando loro a cantare.


Nel 1960 lo Studio 20th Century Fox acquista i diritti cinematografici dello spettacolo teatrale (che era approdato a Broadway nel 1959) e affida a Ernest Lehman il compito di scrivere la sceneggiatura. Come regista, Zanuck il presidente della Fox e Lehman volevano Robert Wise, con il quale quest'ultimo aveva già lavorato nel film West Side Story, ma essendo impegnato bussarono alla porta di un altro regista, Gene Kelly, che però rifiuta l'offerta. A quel punto viene scelto William Wyler il quale dopo un'iniziale resistenza decide di accettare l'incarico. Si recano a Salisburgo per dei sopralluoghi e Lehman realizza una prima stesura del copione, ma quando l'agente di Wyler chiede a Zanuck di posticipare la lavorazione per permettergli di dedicarsi al suo film Il collezionista, questi gli comunica di aver scelto come regista Robert Wise che nel frattempo era tornato disponibile.
Per il ruolo del comandante Von Trapp si era pensato a Yul Brynner, Sean Connery e Richard Burton, Bing Crosby, Peter Finch e Walter Matthau, ma dopo aver visto l'attore canadese Christopher Plummer a Broadway Wise capì che era perfetto per la parte.
Per la parte di Maria furono considerate Audrey Hepburn (solo in un primo momento quando la Paramount aveva acquistato i diritti, per poi cederli subito), Doris Day, Anne Bancroft e Leslie Caron, ma quando la regia fu affidata a Wise lui pensò subito a Julie Andrews, che aveva già girato Mary Poppins ma non era ancora uscito quindi il pubblico ancora non la conosceva. Così Wise chiese di poter vedere un'anteprima del film, e dopo le prime scene pare abbia detto a Lehman "Let's go sign this girl before somebody else sees this film and grabs her!" (Scritturiamola subito prima che qualcuno la veda in questo film e ce la prenda).
Le riprese iniziarono dopo 3 mesi di prove negli studi di Los Angeles e poi si trasferirono a Salisburgo, lavorando 6 giorni a settimana, tutto il giorno, per 11 settimane.
Le riprese del convento dall'esterno furono fatte a Nonnberg Abbey (anche se gli interni furono realizzati a Hollywood), la parte vecchia di Salisburgo e la Residenzplatz con l'omonima fontana; il giardino e il castello di Mirabell dove cantano Do-re-mi; la scena del matrimonio è stata girata nel Monastero di St Michael a Mondsee.
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Residenzplatz |
Giardini del Castello Mirabell |
La parte della casa che affaccia sul lago è il Castello di Leopoldskron, nel quale si trovava anche il gazebo (ora spostato al Palazzo di Hellbrunn).
La casa di Von Trapp, Schloss Frohnburg Palace, all'epoca era di proprietà dell'attrice scienziata Hedy Lamarr.
Il Festival viene girato sul palcoscenico della Felsenreitschule, l'ex scuola di cavalleria che ospita la messa in scena delle opere musicali.
Scena finale dove la famiglia si nasconde dai nazisti è il cimitero St. Peter di Salisburgo.
Poichè la piccola Kym Karath (Gretel) non sapeva nuotare, durante la scena della caduta dalla barca nel laghetto fu chiesto a Julie Andrews di afferrarla appena fosse caduta in acqua, ma durante le riprese la bambina cadde in avanti mentre Julie Andrews cadde all'indietro, tardando qualche momento a prendere la bambina che finì sott'acqua e si spaventò molto. Mantennero questa scena così da evitare di rigirarla.
CANZONI:
La colonna sonora è certamente uno dei pilastri del film. Rispetto al musical teatrale furono alcune canzoni furono eliminate e ne realizzarono alcune nuove come "I have confidence" e "Something good".
Le canzoni sono tutte meravigliose, ma le mie preferite sono sicuramente The sound of music, Maria (alla quale sono molto affezionata perchè ricordo che mi piaceva talmente tanto e per questo era l'unica con la quale mia madre riusciva a darmi da mangiare da piccola), My favorite things, Sixteen going on seventeen (che in italiano per un discorso ritmico è stato trasformato in Quindici anni quasi sedici, quindi hanno ringiovanito Liesl di un anno) ed Edelweiss (lo so facevo prima a dire che mi piacciono tutte!)
Oltre alle canzoni cantate trovo siano stupende sia l'Overture che l'Entr'Acte.
Christopher Plummer nelle canzoni fu supportato dal cantante Bill Lee (doppiatore storico delle canzoni dei film Disney) e sia lui che Julie Andrews dovettero imparare a suonare la chitarra.
La scena d'apertura del film, quando Maria corre cantando nel campo, fu molto ardua da girare perchè faceva freddissimo e il tempo era nuvoloso, il sole uscì per appena 20 minuti (infatti in molte inquadrature si vede il cielo grigio con le nuvole). Per raggiungere la cima della collina Julie Andrews fu fatta salire su un carro trainato da un bue, con a bordo tutta l'attrezzatura per le riprese. Oltretutto l'inquadratura di Julie Andrews che gira su se stessa fu fatta con un elicottero che alzava tantissima polvere e creava uno spostamento d'aria talmente forte che quasi Julie Andrews non riusciva a stare in piedi. Il ruscello in realtà non esisteva, fu creato appositamente scavando un fossato, rivestendolo di plastica e riempendolo d'acqua, così come le betulle tra cui canta Julie Andrews non erano originarie del luogo ma furono portate lì.
I bambini non erano attori professionisti, ed essendo al loro primo film Julie Andrews cercò sempre di rallegrarli e aiutarli durante le riprese (Julie Andrews sapeva benissimo cosa si provava ad essere una bambina nel mondo dello spettacolo, infatti a dodici anni vinse un concorso radiofonico esibendosi con l'aria "Polonaise" raggiungendo perfettamente la nota altissima Fa minore). Siccome non era ancora uscito Mary Poppins, lei cantava spesso per loro Supercalifragilistichespiralidoso, cosa che li rallegrava molto perchè pensavano l'avesse inventata apposta per loro.
Il film viene presentato al Rivoli Theatre di New York il 2 marzo del 1965, e ottiene subito un enorme successo in tutti gli Stati Uniti. Nel novembre del 1966, The Sound of Music è diventato il film di maggior incasso di tutti i tempi Il film è uno dei più grandi successi al box office, superando Via col vento che aveva mantenuto il primato per 24 anni (anche se complessivamente e considerando il tasso attuale dell'inflazione Via col vento rimane il film che ha incassato di più nella storia, 3.440.000.000 dollari). Ah, di Via col vento potete leggere qui e qui.
PREMI: Il film si presenta agli Oscar con ben 10 Nomination, portando a casa 5 statuette per Miglior film, Miglior regia, Miglior colonna sonora, Miglior montaggio e Miglior sonoro. Vince 2 Golden Globe come Miglior Commedia e Miglior Attrice in una commedia Julie Andrews; inoltre la Andrews vince il David di Donatello come Miglior Attrice Straniera.
Il film è al 40esimo posto dei 100 migliori film americani di tutti i tempi.
CHICCHE:
Per la scena del ballo nel gazebo fu realizzata una copia del gazebo di Salisburgo, in una versione un po' più grande a
Hollywood e posizionarono delle pedane di vetro sulle quali gli attori
dovevano ballare, ma Charmian Carr (Liesl) si ferì con un vetro rotto e girò la scena
del ballo con una benda sulla caviglia destra che fu poi ritoccata durante il
montaggio in modo che non si vedesse.
Debbie Turner (Marta) durante le riprese perse i due denti da latte davanti, così il reparto del trucco realizzò una protesi per ovviare al problema.
L'attore che interpretava Friedrich aveva i capelli castani e dovettero
schiarglieli, inoltre crebbe 15 cm in 6 mesi, perciò quando i 7 fratelli
Von Trapp erano tutti in fila, la maggiore Liesl, fu fatta salire su un
sopporto per farla sembrare più alta.
Nella scena della dichiarazione d'amore tra Maria e Georg, Christopher Plummer era così frustrato dalle riprese e dal freddo che aveva un po' esagerato con l'alcol, pertanto lui e Julie Andrews continuavano a ridere e si doveva ripetere la scena. Alla fine il regista dovette ricorrere ad un gioco di luci, mettendo gli attori in penombra, anche se si possono notare le labbra dei due attori che non riescono a trattenere le risate.
REALTA' E FINZIONE
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La famiglia dei cantori Von Trapp |
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Come sono diventati oggi i bambini del film |
Poichè quest'anno ricorreva il 50esimo anniversario del film, in occasione della cerimonia di consegna degli Oscar 2015, Lady Gaga ha interpretato un medley delle canzoni del film, con un'interpretazione da manuale, al termine del quale è salita sul palco proprio Julie Andrews alla quale il pubblico ha riservato una standing ovation.
La ABC il 18 marzo 2015 ha mandato in onda uno special realizzato per il 50esimo anniversario del film: The Untold Story of The Sound of the Music. Ho adorato questo special perchè ha raccontato un sacco di aneddoti sulla lavorazione del film e soprattutto ha riportato Julie Andrews a Salisburgo nelle location del film (le hanno rifatto attraversare la navata della chiesa che aveva percorso nella scena del matrimonio, esattamente 50 anni prima, un'emozione indescrivibile).
La ABC il 18 marzo 2015 ha mandato in onda uno special realizzato per il 50esimo anniversario del film: The Untold Story of The Sound of the Music. Ho adorato questo special perchè ha raccontato un sacco di aneddoti sulla lavorazione del film e soprattutto ha riportato Julie Andrews a Salisburgo nelle location del film (le hanno rifatto attraversare la navata della chiesa che aveva percorso nella scena del matrimonio, esattamente 50 anni prima, un'emozione indescrivibile).
- martedì, dicembre 29, 2015
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Il mio prof. di Storia del Cinema all'università mi aveva detto che esistevano almeno una ventina di film classici legati al Natale, tutti del periodo '30-'60. In questi anni ho cercato di trovarne qualcuno da sola, e nei giorni scorsi che ho avuto un po' di influenza ne ho approfittato per vederne alcuni. Mano a mano che ne recupererò e vedrò qualcuno poi editerò questo post in modo che rimangano tutti nello stesso posto.
Per non ripetermi non ho incluso i miei classici preferiti di Natale di cui ho già parlato qui
1. Incantesimo
Anno: 1938
Titolo originale: Holiday
Regista: George Cukor
Trama: un uomo di umili origini che, una volta affermatosi, si trova ad essere
combattuto tra il proprio stile di vita libertario e le rigide
tradizioni della ricca famiglia della fidanzata.
2. Ricorda quella notte
Anno: 1940
Titolo originale: Remember the night
Regista: Mitchell Leisen
Cast: Barbara Stanwyck, Fred MacMurray e Beulah Bondi
Trama: Una ladra in attesa di giudizio viene invitata dal giovane magistrato della
pubblica accusa a passare le vacanze di Natale in famiglia.
3. Ho sognato un angelo
Anno: 1941
Titolo originale: Penny Serenade
Regista: Georgre Stevens
Cast: Cary Grant, Irene Dunne
Trama: Julie e Roger ne hanno passate tante insieme, ma oramai il loro
matrimonio è alla fine. Prima di abbandonare la casa, Julie decide di
riascoltare i loro vecchi dischi e le note la riportano indietro con la
memoria. Rivive così tutte le tappe fondamentali della sua storia
d'amore con Roger e alla fine si rende conto che forse una speranza d
tornare insieme ancora c'è.
4. Il signore resta a pranzo
Anno: 1942
Titolo originale: The Man Who Came to Dinner
Regista: William Keighley
Cast: Bette Davis, Monty Woolley, Ann Sheridan, Jimmy Durante, Richard Travis
Trama: Il celebre oratore Sheridan Whiteside è in giro per la provincia
americana per una serie di conferenze. Un giorno accetta l'invito di una
famiglia dell'Ohio, suoi grandi ammiratori, e insieme alla sua
segretaria Maggie Cutler raggiunge la casa dei signori Stanley.
Purtroppo, mentre sta per raggiungere la soglia, scivola sul ghiaccio e
si sloga un piede. L'infortunio lo costringe a fermarsi in casa dei suoi
ospiti, che, grazie ai suoi comportamenti stravaganti e poco gentili,
in breve tempo perdono la stima che provavano nei suoi confronti.
Marycommento: Primo film che vedo con Bette Davis, veramente un'attrice non solo capace di interpretare parti drammatiche (che conosco in quanto famose, come Eva contro Eva o Che fine ha fatto Baby Jane). In questa deliziosa commedia è veramente brava e comica. Per non parlare poi di Monty Wooley che si è divertito un sacco a fare la parte del burbero ricco viziato.
- venerdì, dicembre 18, 2015
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Il film lo trovate qui
Il titolo originale è It's a wonderful life ed è un film del regista Frank Capra, del 1946 con James Stewart e Donna Reed.
Il film è ispirato alla storia di Philip Van Doren Stern dal titolo The greatest gift del 1939, e lo stesso autore non credendo nelle proprie capacità non lo aveva reso pubblico fino al '45. Però nel '43 in occasione del Natale ne aveva stampate 200 copie e lo aveva inviato come biglietto di auguri a parenti e amici, ed arrivò tra le mani di Cary Grant che all'epoca era sotto contratto con lo Studio RKO, che convinse ad acquistarne i diritti nel 45 per farne un film, che pagarono 10.000 dollari. Non essendo riusciti a produrre una sceneggiatura soddisfacente decidono di venderla alla Liberty Films (la nuova casa di produzione fondata da Frank Capra), alla stessa cifra a cui l'avevano pagata, includendo anche le tre sceneggiature realizzate, e realizzeranno invece un altro film natalizio con Grant, La moglie del vescovo.
Capra riprese in mano le sceneggiature, creando una storyline per il Sig. Potter rendendolo più simile al signor Scrooge di Canto di Natale di Dickens, e partì creando la città di Bedford Falls il più verosimile possibile, realizzata in un Ranch della RKO ad Encino in California. Uno dei set più lunghi costruiti all'epoca, la Main Street misurava quasi 300 metri, al centro percorsa da una fila di 24 querce; ai lati erano stati realizzati 75 negozi ed edifici, il set fu realizzato in 3 parti e poi assemblato, e il tutto arrivò ad occupare quasi 2 ettari del ranch.
Il film è ispirato alla storia di Philip Van Doren Stern dal titolo The greatest gift del 1939, e lo stesso autore non credendo nelle proprie capacità non lo aveva reso pubblico fino al '45. Però nel '43 in occasione del Natale ne aveva stampate 200 copie e lo aveva inviato come biglietto di auguri a parenti e amici, ed arrivò tra le mani di Cary Grant che all'epoca era sotto contratto con lo Studio RKO, che convinse ad acquistarne i diritti nel 45 per farne un film, che pagarono 10.000 dollari. Non essendo riusciti a produrre una sceneggiatura soddisfacente decidono di venderla alla Liberty Films (la nuova casa di produzione fondata da Frank Capra), alla stessa cifra a cui l'avevano pagata, includendo anche le tre sceneggiature realizzate, e realizzeranno invece un altro film natalizio con Grant, La moglie del vescovo.
Capra riprese in mano le sceneggiature, creando una storyline per il Sig. Potter rendendolo più simile al signor Scrooge di Canto di Natale di Dickens, e partì creando la città di Bedford Falls il più verosimile possibile, realizzata in un Ranch della RKO ad Encino in California. Uno dei set più lunghi costruiti all'epoca, la Main Street misurava quasi 300 metri, al centro percorsa da una fila di 24 querce; ai lati erano stati realizzati 75 negozi ed edifici, il set fu realizzato in 3 parti e poi assemblato, e il tutto arrivò ad occupare quasi 2 ettari del ranch.
- giovedì, dicembre 10, 2015
- 5 Comments
N.B. Finalmente riesco a pubblicare la seconda parte della vita di Vivien Leigh (qui il post della prima parte)
Il primo film che gira dopo l'enorme successo di Via col Vento (qui e qui i due post che ho scritto su questo film) è Waterloo Bridge ( in Italia Il ponte di
Waterloo) del 1940 di Mervyn Le Roy, insieme a Robert Taylor, che narra la tragica storia d'amore fra un ufficiale britannico e una ballerina di danza classica.
Il film riscuote molto successo e fa avvicinare ancora di più la Leigh al pubblico.
Dopo
aver ottenuto il divorzio dai rispettivi coniugi, finalmente Vivien e
Laurence si sposano il 31 agosto del 1940 a Santa Barbara in California,
alla presenza di due testimoni loro amici, l'attrice Katharine Hepburn e
lo sceneggiatore Garson
Kanin.
Sebbene stia imperversando la Seconda Guerra Mondiale e sia uno
dei teatri principali del conflitto, Vivien e Laurence decidono di tornare nella loro
Inghilterra. Olivier
diventa pilota per la Royal Air Force e in attesa di ricevere un
incarico
ufficiale, insieme a Vivien dà il proprio apporto alla guerra, tenendo
su il
morale dei combattenti allestendo degli spettacoli per le truppe, ma
anche a
livello più concreto organizzando raduni per i prestiti di guerra e per
il
reclutamento.
Sempre nel 40 ' prende parte al film Lady Hamilton (noto anche con il titolo That Hamilton Woman e in Italia Il grande ammiraglio), primo film che gli Olivier girano insieme come marito e moglie, diretto da Alexander Korda: un dramma storico e di guerra, sulla scandalosa relazione tra la nobildonna Emma Hamilton, sposata, e l'ammiraglio inglese Horatio Nelson, anch'egli sposato.
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Il ponte di Waterloo del '40 |
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Le nozze di Vivien e Laurence |
Sempre nel 40 ' prende parte al film Lady Hamilton (noto anche con il titolo That Hamilton Woman e in Italia Il grande ammiraglio), primo film che gli Olivier girano insieme come marito e moglie, diretto da Alexander Korda: un dramma storico e di guerra, sulla scandalosa relazione tra la nobildonna Emma Hamilton, sposata, e l'ammiraglio inglese Horatio Nelson, anch'egli sposato.
- lunedì, novembre 23, 2015
- 0 Comments
Questo è in assoluto il mio film preferito di Audrey Hepburn. Sarà forse per lo stile della commedia di Wilder (non a caso è il regista del mio secondo film preferito A qualcuno piace caldo di cui ho parlato qui ), per la superba interpretazione della Hepburn, per i magnifici costumi o per la Vie en Rose. Non so da cosa dipenda, rimane il fatto che ha un posto speciale nel mio cuore.
Il film lo potete trovare qui
Sabrina è un film del 1954, adattamento dell'opera Sabrina Fair di Samuel A.
Taylor, con la sceneggiatura di Billy Wilder e Ernest Lehman.
La trama in breve: Sabrina Fairchild (Audrey Hepburn) è la figlia dell'autista della facoltosa famiglia Larrabee e fin dall'infanzia ha un'infatuazione per il più giovane dei fratelli Larabee, David (interpretato da William Holden), un playboy che preferisce il divertimento al lavoro, totalmente l'opposto di Linus ( Larry nel doppiaggio italiano), interpretato da Humphrey Bogart, che è tutto lavoro e niente divertimento.
Viene mandata a studiare a Parigi per dimenticare questo amore infelice, e ne torna completamente trasformata in una donna sofisticata, che attira finalmente l'attenzione di David Larrabee.
Di ciò non è felice il fratello di David, Linus , il quale vede Sabrina come una minaccia al matrimonio che è stato combinato a David con Elizabeth Tyson (Martha Hyer).
Nel '42 viene scelto insieme ad Ingrid Bergman per il film Casablanca di Michael Curtiz (che diventerà un classico del Cinema), film che vincerà l'Oscar come Miglior Film, Miglior Regia e Miglior Sceneggiatura non originale, anche se Bogart e la Bergman perderanno la statuetta come Migliori Attori in favore di Paul Lukas (per Quando il giorno verrà ) e Jennifer Jones (in Bernadette). Nel 44 durante le riprese di Acque del Sud inizia la storia con la coprotagonista Lauren Bacall (molto chiacchierata perchè lui ha 44 anni e lei 19), che l'anno seguente sposerà e con la quale girerà altri 3 film e insieme avranno due figli. Nel 51 prende parte al film di John Houston La Regina d'Africa insieme a Katherine Hepburn, e con questa pellicola finalmente riesce a vincere l'Oscar come Migliore Attore.
Wilder aveva sempre sognato di avere Cary Grant in un suo film, ma nonostante fossero molto amici nella vita non riuscirono mai a trovarsi liberi nello stesso momento per fare un progetto insieme. Così per il film Sabrina dovette "ripiegare" all'ultimo momento su Bogart.
William Holden era già nel cinema dal' 39, quando aveva esordito nel film Il ragazzo d'oro accanto a Barbara Stanwyck, nel '50 era stato scelto da Billy Wilder per la parte del gigolo nel film Viale del tramonto con Gloria Swanson e aveva già vinto un Oscar per Stalag 17 l'inferno dei vivi nel '53.

L'anno seguente il regista William Wyler la sceglie per il ruolo della Principessa Anna nel film Vacanze Romane, a fianco dell'attore Gregory Peck, e grazie a questa interpretazione la Hepburn vince l'Oscar come Migliore Attrice protagonista. Con Wyler continuerà la collaborazione anche negli anni successivi, con il film Quelle due del '61 con Shirley MacLaine e Come rubare un milione di dollari e vivere felici con Peter O'Toole nel '66.
La differenza in termini di età ed esperienza tra Bogart e
la Hepburn era evidente, lui aveva 55 anni e lei 25 (inoltre Bogart avrebbe voluto che la parte di Sabrina fosse data a sua moglie, l'attrice Lauren Bacall).
La Parmount in origine aveva pensato di far interpretare Sabrina a Margaret Sullavan (l'attrice di Scrivimi fermo posta del'40 con James Stewart) che ricopriva quel ruolo nello show di Broadway, ma se a teatro poteva andare bene che l'attrice in realtà avesse 43 anni, la cinepresa non avrebbe potuto farla passare per una 20enne.
La Parmount in origine aveva pensato di far interpretare Sabrina a Margaret Sullavan (l'attrice di Scrivimi fermo posta del'40 con James Stewart) che ricopriva quel ruolo nello show di Broadway, ma se a teatro poteva andare bene che l'attrice in realtà avesse 43 anni, la cinepresa non avrebbe potuto farla passare per una 20enne.
Bogart era molto infelice durante le riprese, era convinto di essere
completamente sbagliato per questo tipo di film e ce l'aveva con Wilder
per non essere stato la sua prima scelta.
A tutto ciò non ha certamente contribuito il fatto che Bogart, un
serio professionista, si era trovato in un set nel quale regnava il caos
e il copione non era stato ultimato (a volte veniva finito di notte e
gli attori non avevano tempo a sufficienza per prepararsi). In più di un'occasione, quando non avevano scritto un numero sufficiente di pagine per poter girare una giornata, Wilder chiese alla Hepburn di fingere di stare male in modo che cancellassero le riprese per quella giornata, dandogli più tempo per scrivere il copione, oppure le chiese di fare qualche errore in modo da ripetere le riprese. La Hepburn si prestò alla cosa, anche se la fece apparire agli occhi degli altri, soprattutto di Bogart, poco professionale. Infatti Bogart dopo questo film avrebbe
malignamente detto della Hepburn che era una brava attrice se si era
disposti a ripetere la scena 20 volte.

Come non ci sia stata una strage sul set è un vero miracolo, dato che
Bogart non perdeva occasione di torreggiare la Hepburn e insultare
Wilder, prendeva in giro i loro accenti rispettivamente britannico e
tedesco, e una volta sembra che si lasciò scappare una battuta davvero
esagerata, disse a Wilder “kraut bastard
Nazi son of a bitch", e Wilder, che aveva perso la sua famiglia durante
la Shoah, pare gli abbia risposto che aveva "esaminato le valli, le
crepe e le fosse della sua brutta faccia".
Bogart ebbe poi
l'occasione di scusarsi con Wilder per la sua condotta durante le
riprese di Sabrina, quando il regista lo andò a trovare poco prima che morisse, portato via da un tumore ai polmoni nel 1957. Anni dopo la morte di Bogart, Wilder disse di lui "Era molto
buono, era migliore di quanto pensasse lui stesso. Gli piaceva giocare a
fare l'eroe, e alla fine lo fu veramente"

Nella colonna sonora del film troviamo due importanti canzoni. La prima è Isn’t it romantic?
Una popolare canzone americana, comparsa la prima volta nel film Love
me tonight del '32 con Maurice Chevalier e da quel momento fu utilizzata
in molti film e cantata da diverse grandi star della musica americana
come Ella Fitzgerald e Peggy Lee. La seconda, che compare nel film
come sottofondo, suonata dall'orchestra e cantata dalla Hepburn è la
famosissima Vie en Rose di Edith Piaf del'45.
Audrey si recò a Parigi con il benestare di Billy Wilder per cercare un vero stilista parigino che avrebbe creato il guardaroba di Sabrina a Parigi. In un primo momento doveva incontrarsi con Cristóbal
Balenciaga, ma siccome non voleva disturbare il Maestro che era proprio nel mezzo della creazione della sua collezione, Audrey si recò da Hubert de Givenchy un giovane stilista emergente che aveva aperto un proprio atellier da poco e che stava lavorando ad una collezione, la quarta da quando si era messo in proprio.
Inizialmente si crea un equivoco perchè l'assistente dello stilista annuncia l'attrice come Miss Hepburn e Givenchy crede si tratti di Katherine Hepburn.
Dopo una piccola delusione iniziale, dice alla Hepburn che non avrebbe potuto realizzare abiti per lei perchè tutte le sue cucitrici erano occupate nella realizzazione della sua collezione. L'attrice però insiste nel voler vedere le collezione, dicendo che troverà sicuramente qualcosa che potrà indossare, perciò lo stilista gli mostra le sue creazioni Primavera/Estate '53, e lei sceglie tre abiti che le calzano alla perfezione.
Il primo abito è quello che vediamo addosso a Sabrina appena tornata da Parigi, si tratta di un capo di lana grigio scuro, con gonna lunga fino al polpaccio e con giacca a doppiopetto. Il tutto è accompagnato da un turbante bianco in stoffa plissettata, realizzato dal modista personale di Givenchy.
Il secondo vestito di Givenchy lo vediamo quando Sabrina ha la sua scena alla "Cenerentola al ballo", quando si presenta al Party di casa Larrabee indossando l'abito da sera bianco di organza, con inserti di seta nera ricamati sul corsetto e sullo strascico. Edith Head aveva sconsigliato ad Audrey di scegliere abiti bianchi e neri perchè non rendevano bene attraverso le cinepresa. In realtà l'accostamento dei due colori, il design semplice e l'assenza di gioielli, riescono far spiccare Sabrina con il suo aspetto fresco e giovanile in mezzo agli altri invitati seri e banali. Il taglio dell'abito è molto innovativo, è più corto sul davanti mostrando le caviglie e le scarpe dal tacco basso.
Il terzo e ultimo abito di Givenchy per la Hepburn fu causa di una controversia con Edith Head che dichiarò suo questo modello. E' l'abito che indossa per la cena con Larry, un vestito nero da cocktail senza maniche, con dei fiocchi sulle spalle. La Hepburn chiese a Givenchy di modificare la scollatura dell'abito in modo da nascondere le sue clavicole pronunciate, cosa che lui fece. Quel particolare tipo di scollo che fino a quel momento era noto con il nome di "scollo a barca", dopo il successo del film verrà chiamato anche Scollo Sabrina e fu talmente tanto copiato da diventare un cult degli anni '50. Per tutta la sua vita Edith Head ha insistito che fosse una sua creazione e ha continuato a prendersene il merito. Anche disegnando il bozzetto e inserendolo nell'archivio dei costumi Ma l'abito era già stato visto nella collezione di Givenchy l'anno prima. Quando la Head fu licenziata dalla Paramount, alla fine ammise che aveva ottenuto quel lavoro facendo passare per suoi bozzetti di altri designer.
Dopo questo film tra Audrey e Hubert nacque un'amicizia e una collaborazione che dureranno per tutta la vita, Givenchy infatti realizzò
sia il guardaroba personale di Audrey che la maggior parte degli abiti
dei suoi film (è suo l'indimenticabile tubino nero di Colazione da Tiffany del '61).
Dal loro sodalizio nacque anche un profumo (qui trovate il mio post sui profumi delle Star). Audrey infatti aveva chiesto a Givenchy di creare per lei un profumo unico ed esclusivo, così lui creò una fragranza con note di bergamotto, Rosa d'oriente, Gelsomino reale, Pepe rosa, Giglio di Firenze, Incenso e Sandalo, che richiamava il glamour e l'eleganza della Hepburn. Givenchy chiese ad Audrey di poterlo mettere sul mercato ma lei inizialmente si oppose; dopo poco però si rese conto che poteva essere per l'amico un'occasione per sfondare negli Stati Uniti, così acconsentì, addirittura prestandosi gratuitamente come testimonial. Givenchy scelse come nome del profumo L’INTERDIT, ovvero "il vietato", per ricordare l'iniziale rifiuto della Hepburn.
PREMI:
Il film riceve 6 Nomination agli Oscar: per Miglior Regia, Miglior Attrice, Miglior Sceneggiatura non originale, Miglior Fotografia, Miglior Scenografia e Migliori Costumi, vincendo la statuetta per quest'ultima categoria.
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Edith Head |
CHICCA: Come location per la casa dei Larrabee viene usata
la casa di uno dei Tycoon della Paramount Barney Balaban a Long Island.
QUOTES:
Sabrina: C'era una volta a Long Island, a una trentina di miglia da New York, una grande tenuta, dove viveva una graziosa fanciulla. Si
trattava di una vasta proprietà che occupava molte persone di servizio:
c'erano diversi giardinieri per la manutenzione delle aiuole e del
grande parco e un marinaio incaricato di ripulire, calafatare e
verniciare le numerose imbarcazioni alla fonda nel porticciolo.
E
non mancavano gli specialisti con il compito di mantenere in perfetta
efficienza i vari campi da tennis, nonché la piscina all'aperto e quella
d'inverno. Mentre a un brav'uomo, senz'alcun particolare titolo, era affidata la piccola vasca che ospitava George, il pesciolino.
C'era inoltre un autista di nome Thomas Fairchild, era stato importato anni prima dall'Inghilterra assieme all'ultimo modello della Rolls-Royce. Era un autista di alta classe, come ognuna delle otto macchine di cui doveva prendersi cura. E aveva una figlia, che si chiamava Sabrina.
C'era inoltre un autista di nome Thomas Fairchild, era stato importato anni prima dall'Inghilterra assieme all'ultimo modello della Rolls-Royce. Era un autista di alta classe, come ognuna delle otto macchine di cui doveva prendersi cura. E aveva una figlia, che si chiamava Sabrina.
Thomas: Signore io vedo la vita come una limousine. Anche se ci siamo seduti
insieme, esiste un sedile anteriore e uno posteriore, e un finestrino nel mezzo.
Larry: Mi sto accorgendo solo adesso che siete un terribile snob
Thomas: Si,signore. Posso chiedervi quali sono esattamentele vostre intenzioni con mia figlia?
Larry: Le mie intenzioni? Immorali, riprorevoli ma molto pratiche.
Thomas: Come avete detto?
Larry: Con il vostro permesso Thomas vorrei rispedire vostra figlia a Parigi!
Thomas: Se c'è qualcosa di buono in tutto questo è che ti sei liberata del pensiero di David
Sabrina: Si mi è passata papà . Sono guarita. Ma ora come guarirò dalla cura?
Thomas: Comunque non avrebbe funzionato, cara. Tutti quanti avrebbero detto:
"Che democratico quel Larrabee a sposare la figlia di un autista!" Ma
avrebbero detto la stessa cosa di te? No. La democrazia può essere molto
ingiusta, alle volte, Sabrina. E nessun povero è mai stato detto
democratico per aver sposato un ricco.
Trailer originale:
CLIP:
Sabrina a Parigi
La trasformazione
Il ritorno
Parigi
- venerdì, novembre 20, 2015
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