La storia di Sun Valley, il Rifugio Invernale delle Star

venerdì, marzo 15, 2024

Ingrid Bergman, Gary Cooper e Clark Gable
Nel cuore dell'Idaho, tra le imponenti vette delle Rocky Mountains, si nasconde Sun Valley, una gemma che ha brillato intensamente nel panorama del cinema classico americano. Questo luogo magico, frutto della visione di Averell Harriman, presidente della Union Pacific Railroad, si è evoluto da un mero sogno a una realtà invernale da favola, dove il glamour si fonde armoniosamente con la natura selvaggia. La sua straordinaria combinazione di bellezza naturale e raffinata eleganza ha attirato icone del calibro di Marilyn Monroe, Clark Gable, Lucille Ball e Gary Cooper ed Ernest Hemingway, che hanno consolidato la sua fama come crocevia di celebrità e racconti leggendari.
Nel 1939, Sun Valley riceve la visita di un turista piuttosto insolito, Darryl Zanuck, magnate della Fox, la cui decisione di scegliere questa località come sfondo per un film legherà indissolubilmente il resort all'età d'oro di Hollywood.
Il successo di Sun Valley è stato determinato dal genio pubblicitario di Steve Hannigan, noto per aver lanciato Miami Beach. Hannigan, che intravedendo il potenziale unico di questa località, la battezzò "Sun Valley" e la presentò al mondo con uno slogan indimenticabile: “Winter sports under a summer sun”, per dissolvere ogni timore di Hollywood riguardo al freddo, promuovendola come la destinazione ideale per gli sport invernali sotto un caldo sole estivo.
L'innovazione non si ferma alla pubblicità: Sun Valley diventa pioniera nell'industria sciistica grazie all'introduzione di un piano di risalita rivoluzionario, cambiando il volto degli sport invernali e rendendo le sue piste ancora più attraenti per gli appassionati di tutto il mondo.
Quindi, preparatevi a un viaggio tra le nevi di Sun Valley e, per rendere l'esperienza ancora più piacevole, vi suggerisco di godervi la lettura con una bevanda calda accanto, o perchè no, dato lo “spirito” del mio ultimo articolo sui cocktail nei film, anche qualcosa di alcolico per aggiungere calore.



Fino al 1932, lo sci alpino è considerato una prerogativa delle nevi perenni delle Alpi francesi e svizzere, un mondo lontano e quasi inaccessibile per la maggior parte degli americani. Ma con l'arrivo delle Olimpiadi Invernali di quell'anno, tenutesi per la prima volta negli Stati Uniti a Lake Placid nello Stato di New York, si apre un nuovo capitolo. Questo evento, la terza edizione dopo le gloriose competizioni in Francia e Svizzera, porta lo sci alpino sotto i riflettori internazionali, facendolo percepire come uno sport non solo spettacolare, ma anche più accessibile.
Gli americani iniziano così a guardare alle proprie montagne con occhi diversi, vedendole non più solo come imponenti meraviglie naturali, ma come teatri viventi dove poter emulare le gesta dei campioni olimpici.

L'ambizioso progetto di Sun Valley nasce dalla visione di W. Averell Harriman, presidente della Union Pacific Railroad, rappresenta un audace tentativo di reinventare il concetto di viaggio e di svago negli Stati Uniti. In un periodo in cui il trasporto ferroviario passeggeri stava cedendo il passo all'automobile per i tragitti brevi e sentiva la crescente minaccia dell'aviazione per le lunghe distanze, Harriman concepisce un'idea rivoluzionaria: creare una destinazione sciistica lungo la linea ferroviaria, che potesse rivalutare il viaggio in treno e contribuire allo sviluppo immobiliare in un'epoca segnata dalla Grande Depressione.
Ispirato dall'eleganza e dal fascino dei resort sciistici europei, Harriman si imbarca in un'avventura che lo porterà a trasformare il volto dello sport e del turismo invernale americano. Per realizzare questo sogno, ingaggia il conte austriaco Felix Schaffgotsch, un nobile errante incaricato di trovare un luogo negli Stati Uniti che potesse competere con la maestosità di St. Moritz in Svizzera. Dopo lunghe ricerche in tutto l'Ovest, limitate dalla necessità di restare nelle vicinanze della rete ferroviaria, è una sosta non programmata nell'Idaho a segnare una svolta epocale.

A Ketchum, una piccola città legata all'industria del legname, Schaffgotsch scopre un paesaggio che supera ogni aspettativa: "più incantevole di qualsiasi luogo abbia mai visto in Svizzera, Austria o negli Stati Uniti". Le imponenti cime delle Sawtooth Mountains sovrastano le distese innevate del Baldy Mountain, mentre le vallate protette e le dolci colline ai piedi della catena montuosa offrono un rifugio ideale per gli amanti delle vacanze invernali.
Avvisa immediatamente Harriman che si precipita sul posto, confermando di aver trovato il posto giusto. Il terreno scelto per il resort è un vasto ranch di 3200 acri, appartenente alla famiglia Brass. L'acquisto da parte della Union Pacific Railroad, a circa 4 dollari ad acro, segna l'inizio di un'impresa costruttiva che prenderà vita nella primavera del 1936. 
Harriman e Schaffgotsch
 Il progetto del rifugio viene affidato all'architetto di Los Angeles Gilbert Stanley Underwood, il quale pensa ad una pianta innovativa a doppia Y, progettata per massimizzare l'esposizione alla luce solare. Questa disposizione architettonica si traduce in ampie finestre rivolte a sud e in diverse terrazze solari, sia private che comuni, perfette per godere del panorama e del clima montano. La struttura era inoltre dotata di vari comfort moderni, tra cui una piscina, una sala da bowling e un negozio di abbigliamento da sci, offrendo un'esperienza completa ai visitatori.
Underwood ha volutamente ridotto i richiami allo stile alpino tradizionale, preferendo un design più moderno e minimalista, sebbene abbia mantenuto alcune caratteristiche distintive come il grande portale. Ha inoltre sperimentato materiali innovativi, come il calcestruzzo testurizzato per imitare il legno, dando vita a un'interpretazione contemporanea dello stile tirolese che si fonde armoniosamente con l'ambiente circostante. Questo approccio ha reso il rifugio di Sun Valley un modello di riferimento nell'architettura dei resort sciistici, celebrato per la sua capacità di coniugare funzionalità e estetica in un contesto naturale suggestivo. 
 
In soli 7 mesi il Sun Valley Lodge viene completato e apre i battenti il 21 dicembre del 1936. Dopotutto riuscite a immaginare un miglior giorno per inaugurare se non il solstizio di inverno?
 
La responsabilità di diffondere il fascino di Sun Valley ricade su Steve Hannigan, già celebre per aver reso una anonima spiaggia di Miami un punto di riferimento turistico come Miami Beach. Hannigan, con la sua abilità nel campo della pubblicità, seleziona accuratamente alcuni numeri di celebrità dalla sua agenda, battezza il resort "Sun Valley" grazie ai suoi 250 giorni di sole all’anno, per alleviare le preoccupazioni di Hollywood riguardo al clima freddo. Promuove alcune feste e organizza un servizio fotografico al Resort per "Life Magazine". Ben presto, Sun Valley diventa argomento di conversazione tra le star. Il "New York Herald Tribune" elogia la località affermando che lì "si può ottenere un'abbronzatura doppia rispetto a quella che si avrebbe distesi sulla sabbia di Palm Beach, semplicemente scivolando su e giù per le Sawtooths Mountains".


Hannigan prosegue nella sua strategia innovativa facendo leva sulla presenza delle piscine all'aperto, per contrastare l'idea che lo sci, sport assai faticoso, potesse dissuadere i clienti meno sportivi. Inoltre, per garantire un'esperienza in linea con l'eleganza europea sognata da Harriman, invita a Sun Valley un gruppo di giovani istruttori di sci austriaci, incaricati di interagire con gli ospiti e trasmettere loro l'arte dello sci alpino. 
Harriman sulla sinistra e il pubblicitario Hannigan.
 
Fino ad allora, l'unico modo per gli sciatori di risalire la montagna dopo una discesa era attraverso faticose camminate o l'uso di skilift a corda. Jim Curran, un ingegnere della Union Pacific, ispirato dalla sua esperienza nella progettazione di sistemi di trasporto per banane nei paesi tropicali, immagina una nuova soluzione per trasportare gli sciatori in modo sicuro e veloce. Grazie all'innovativo design di Curran, nell'estate del 1936 prendono il via i lavori sui monti Dollar e Proctor. In breve tempo, Sun Valley si afferma come il luogo di nascita del primo skilift a sedile della storia, rivoluzionando il modo di vivere la montagna. Questo salto tecnologico non solo facilita l'accesso alle piste ma inaugura un'era nuova per gli appassionati di sci.

La visione dei fondatori di Sun Valley, tuttavia, supera la semplice esperienza invernale. Riconoscendo il potenziale del resort come rifugio per tutto l'anno, dal 1937 in poi, Sun Valley inizia ad arricchire la sua offerta con una gamma eclettica di attività estive. Dal golf al tiro con l'arco, dal ciclismo all'equitazione, fino al pattinaggio su ghiaccio estivo, il resort si trasforma in un vero paradiso per gli amanti dell'outdoor, giungendo persino ad allestire un rodeo, segno della sua versatilità e del desiderio di offrire sempre nuove esperienze ai suoi ospiti.


Clark Gable e Gary Cooper, insieme alla moglie di quest'ultimo, Veronica, frequentano Sun Valley, tra battute di caccia e discese sugli sci. Gary Cooper prende talmente a cuore lo sci da seguire le lezioni di Sigi Engl, che nel 1952 assume la direzione della scuola di sci, arrivando negli Stati Uniti da Kitzbühel.

Lucille Ball e Desi Arnaz scelgono Sun Valley per la loro luna di miele nel 1940. Inoltre, un episodio della prima stagione del "The Lucille Ball-Desi Arnaz Show", dove Lucy ed Ethel partono per Sun Valley senza Ricky e Fred, vede le protagoniste incontrare Fernando Lamas durante il soggiorno nel resort.
 
Ernest Hemingway invece arriva a Sun Valley nel 1939, invitato a soggiornare al Sun Valley Lodge insieme ad altre celebrità. Accompagnato da Martha Gellhorn, che diventerà presto sua moglie, Hemingway si stabilisce nella Suite 206. Al loro arrivo, il 20 settembre 1939, a Hemingway e Gellhorn viene assegnata questa suite, dotata di una scrivania in legno, ideale per lo scrittore, e di una terrazza con vista sulle montagne. Hemingway la soprannomina "Glamour House".

Qui, Hemingway completa "Per chi suona la campana", il suo romanzo di maggior successo. Oggi, i visitatori possono soggiornare nella "Celebrity Suite" dedicata a Hemingway, decorata con fotografie del romanziere e una statua in bronzo che lo ritrae alla sua macchina da scrivere, in omaggio al soggiorno dell'autore al Resort.


Nel 1937, Incontro a Parigi con Claudette Colbert e Melvyn Douglas diventa il primo film girato a Sun Valley. La Paramount sceglie di affittare un appezzamento di terra appartenente a Gus Anderson, un cercatore d'argento del luogo, per 500 dollari, e costruisce sul sito un set che emula un rifugio alpino svizzero. Al termine delle riprese è proprio la famiglia Anderson a trasferirsi nel rifugio, ormai divenuto una parte permanente del paesaggio di Sun Valley.


Durante una vacanza nel 1939, il magnate cinematografico Darryl Zanuck rimane talmente affascinato dalla bellezza e dall'atmosfera di Sun Valley da concepire l'idea di un film che ne catturi lo spirito invernale e l'eleganza. Nasce così Serenata a Vallechiara, un progetto che sfrutta la notorietà della pattinatrice olimpica Sonja Henie, trasformando la sua abilità sul ghiaccio in magia cinematografica. Il film diventa un tributo a Sun Valley, con scene ambientate tra le sue pittoresche montagne innevate e i lussuosi interni del resort, rendendolo il palcoscenico perfetto per l'avventura romantica e musicale. Parte del suo successo deriva infatti dalla colonna sonora di Glenn Miller, che include l'hit "Chattanooga Choo Choo", arricchito dalla performance dei Nicholas Brothers e di Dorothy Dandridge
 

Altri film girati a Sun Valley includono Avventura in montagna del 1943 con Lou Costello e Bud Abbott, noti in Italia come Gianni e Pinotto. Nel 1950, La duchessa dell’Idaho con Esther Williams e Van Johnson come protagonisti. Come sposare un milionario del 1953, con Marilyn Monroe, Betty Grable e Lauren Bacall; nel 1956 il western Gli implacabili del 1956, con Clark Gable e Jane Russell, e Fermata d’autobus con Marilyn Monroe.

Marilyn Monroe insieme al regista Joshua Logan al ristorante del Resort



Arrivati alla fine di questa storia, spero che Sun Valley vi abbia conquistato tanto quanto ha fatto con me. Questo angolo di paradiso, con le sue montagne innevate e le sue storie affascinanti, è molto più di una semplice meta per gli appassionati di sci; è un luogo dove la natura incontra la narrazione, dove ogni curva delle piste e ogni stanza del lodge raccontano un pezzo di storia.
 
  
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