L'angolo dei film: Orgoglio e Pregiudizio

lunedì, settembre 04, 2017

Oggi vi parlerò di uno dei film classici che mi accompagna dall'infanzia, anche se ammetto purtroppo nella versione colorizzata e con il ridoppiaggio. Circa un mese fa ho saputo che era uscito il dvd con il doppiaggio originale d'epoca. Dovete sapere che sono una grandissima estimatrice del doppiaggio italiano, soprattutto quello degli anni d'oro, e infatti ho dedicato un post qui sul blog alle mie doppiatrici preferite Lydia Simoneschi e Tina Lattanzi. Comunque appena appresa la notizia ho dovuto mettere le mani sul dvd e vedere questa versione è stata un'emozione indescrivibile. Finalmente potevo vedere un film che amo da sempre con i doppiatori che adoro. Il tutto nell'originale versione in bianco e nero, che rende molta più giustizia ai costumi realizzati appunto tenendo conto della resa in bianco e nero. Da "grande" ho letto e riletto il romanzo e purtroppo ho constatato che il film non è fedelissimo, ma alla fine non mi importa. Sicuramente la miniserie della BBC lo è di più, ma qui c'è il fascino della vecchia Hollywood e quindi possiamo scendere a compromessi.

Orgoglio e Pregiudizio

Pride and Prejudice, questo il titolo originale, è un film del 1940 diretto da Robert Z. Leonard con protagonisti Greer Garson e Laurence Olivier.

Trailer originale:
La trama in breve: nel piccolo villaggio di Meryton vivono varie famiglie, tra queste c'è la famiglia Bennet composta da padre, madre e cinque figlie in età da marito: Elizabeth (la più risoluta secondo il padre), la dolce Jane, Mary (appassionata di arte e letture), Lydia e Kitty (entrambe con un debole per gli Ufficiali). A sconvolgere la tranquillità del paese arrivano 3 nuovi ospiti dell'alta società londinese, Charles Bingley insieme alla sorella Caroline i quali hanno preso in affitto la tenuta di Netherfield e il loro amico Fitzwilliam Darcy. In occasione del ballo sociale di Meryton Jane conosce il signor Bingley e scatta subito la scintilla (anche se la sorella di lui non approva) mentre Elizabeth conosce il fascinoso Colonnello Wickham e prende subito in antipatia lo snob signor Darcy (che nasconde un segreto riguardante Wickham). Mentre la signora Bennet cerca di far accasare le sue figlie deve fare i conti con il cugino Collins, parente del marito, il quale erediterà la tenuta dei Bennet in quanto non hanno avuto figli maschi, e per di più fa una corte estrema a Elizabeth. Le cose si complicheranno quando i Bingley e Darcy partiranno senza dire niente a nessuno e quest'ultimo s'imbatterà per caso in una Elizabeth molto risentita.
Alcune scene del film
Foto promozionali del film
Il soggetto del film è, come si evince dal titolo, il romanzo di Jane Austen del 1813, anche se a onor del vero si tratta di un riadattamento di "Orgoglio e Pregiudizio: una commedia sentimentale in 3 atti" spettacolo teatrale del 1935 di Helen Jerome (specializzata sulle trasposizioni di classici della letteratura, come la sua versione di Jane Eyre il romanzo di Charlotte Bronte, con protagonista Katharine Hepburn tra il '36 e il '37). La commedia ha debuttato il 5 novembre del '35 al Plymouth Theater di New York ed è rimasta in cartellone per 219 repliche fino al Maggio del 1936. Il cast includeva Lucille Watson nei panni della Signora Bennet (che rivedremo spesso in ruoli di donna di mezza età, un po' burbera ma in fondo buona, come in Donne, i Racconti dello Zio Tom e Piccole donne), Adrianne Allen come Elizabeth Bennet e Colin Keith-Johnston come Mister Darcy.  
Dopo aver assistito allo spettacolo, il produttore Irving Thalberg, il 17 marzo del 1936 decide di acquistare i diritti del testo teatrale per 50.000 dollari sebbene il romanzo fosse di pubblico dominio
(pare glielo abbia caldamente consigliato Harpo Marx). La Metro Goldwyn Mayer, lo Studio che Thalberg ha contribuito a creare insieme a Louis B. Mayer, da un po' di tempo vuole realizzare una versione cinematografica del romanzo di Jane Austen, e Thalberg vuole cogliere l'occasione per dare visibilità alla moglie, l'attrice Norma Shearer (nel cinema dai tempi del muto), che vede perfetta per il ruolo di Elizabeth. Thalberg avvia la macchina della Pre-Produzione affidando la sceneggiatura a Victor Heerman e Sarah Y. Mason ma il 14 settembre del '36 muore improvvisamente a causa di una polmonite a soli 37 anni, e il film viene accantonato. 
Nel gennaio del '40 Louis B. Mayer, reduce dall'enorme successo di Via col vento (di cui ho parlato qui e qui) decide di rispolverare il progetto di Orgoglio e Pregiudizio, affidando il copione allo scrittore inglese Aldous Huxley (famoso per le sue opere di "narrativa distopica" come Il mondo nuovo e L'isola) e la sceneggiatrice Jane Murfin.
 Per il ruolo di Mister Darcy lo Studio inizialmente pensa a Clark Gable il quale però dopo Via col vento non vuole partecipare ad un altro film in costume e declina l'offerta. Vengono presi in considerazione altri attori della scuderia della Metro, Robert Taylor, Melvyn Douglas, Errol Flynn ma alla fine viene scelto il britannico Laurence Olivier che da un paio di anni a Hollywood si è distinto grazie alle sue grandi interpretazioni in La voce nella tempesta (Cime tempestose) del '39 di William Wyler con Merle Oberon, e Rebecca la prima moglie del 1940 di Hitchcock con Joan Fontaine. 

Per la parte di Elizabeth non viene più considerata Norma Shearer (non si è capito se per volere di Mayer o per l'attrice stessa che ha rifiutato). Il tycoon della M.G.M. vorrebbe l'attrice inglese Greer Garson, che ha debuttato nel '39 in Addio Mr. Chips che le ha fruttato la nomination all'Oscar, ma la Garson è però stata scritturata per il film Peccatrici folli. Quando viene preso in considerazione Clark Gable come protagonista maschile, al produttore della M.G.M. Hunt Stromberg viene l'idea di riunire la coppia di Via col vento costituita da lui e Vivien Leigh, e in seguito al rifiuto di Gable il nome della Leigh viene poi accantonato dopo la scelta di Laurence Olivier: infatti lui e Vivien Leigh sono amanti (si sposeranno di lì a poco, nell'agosto del '40) e sono entrambi sposati con altri, così lo Studio mette il veto al riunire la coppia in scena. Alla fine Joan Crawford viene chiamata per Peccatrici folli e così Greer Garson è disponibile per Orgoglio e Pregiudizio. La Garson aveva debuttato a teatro nel 1935  in The Golden Arrow prodotto proprio da Laurence Olivier (nel '36 poi verrà scoperta da Louis B. Mayer che ha assistito ad un suo spettacolo a Londra).
La regia in un primo tempo viene affidata a George Cukor ma in uno dei frequenti "valzer" di registi a Hollywood viene spostato su Peccatrici folli e Orgoglio e Pregiudizio viene affidato a Robert Z. Leonard.
Il regista Robert Z. Leonard insieme a Greer Garson e Laurence Olivier
Per quanto riguarda il resto della famiglia Bennet troviamo Mary Boland che interpreta la buffa Signora Bennet, l'anno prima ha interpretato la Contessa Flora De Lave nel film Donne di George Cukor. Figlia di due attori ha debuttato a Broadway nel 1907 prendendo parte a varie produzioni teatrali, e i primi ruoli cinematografici negli anni '20, salvo poi dedicarsi principalmente al palcoscenico che nel '31 dividerà con l'allora semi-sconosciuto Humphrey Bogart in The Cradle Snatchers.  
Il più risoluto patriarca, il Signor Bennet è interpretato da Edmund Gwenn, noto soprattutto per l'interpretazione di Kriss Kringle alias Babbo Natale ne Il Miracolo della 34esima strada del '48 accanto a Maureen O'Hara e una giovanissima Natalie Wood,  e grazie a questo film Gwenn vincerà addirittura l'Oscar come Migliore attore non protagonista.
Tra le sorelle Bennet abbiamo: la dolce Jane interpretata da Maureen O'Sullivan, che vanta una delle carriere più lunghe di Hollywood dal 1930 al 1994, inizialmente raggiunge il successo grazie ai film su Tarzan insieme a Johnny Weissmuller nei quali interpreta Jane la sua compagna, e dagli anni '30 prende parte a diversi film come Anna Karenina accanto a Greta Garbo e Un americano a Oxford con Robert Taylor e Vivien Leigh (sua compagna di collegio), inoltre nel '36 sposerà il regista autraliano John Farrow dal quale avrà 7 figli tra cui l'attrice Mia Farrow. La ribelle Lydia è interpretata da Ann Rutherford, che già nel '39 ha interpretato la sorella minore di Rossella in Via col vento, e vestirà i panni della fidanzata di Andy Hardy in diversi film della serie con Mickey Rooney. Poi c'è Mary, l'appassionata di libri e arte, interpretata da Marsha Hunt, la quale ha debuttato nel cinema nel '35 interpretando diversi ruoli minori in grandi film, e parti da protagonista in film minori (i cosiddetti B Movies), anche se la sua carriera subisce un deragliamento negli anni '50 quando viene inserita nella lista nera di Hollywood che comprende attori, registi e non solo, accusati di avere legami con il comunismo, fortunatamente riuscirà a continuare a lavorare in televisione fino agli anni '80 (peraltro è ancora viva e il 17 ottobre compierà 100 anni). Infine c'è Kitty interpretata da Heather Angel che dopo aver debuttato nei teatri londinesi ha ottenuto i primi successi con i film sul detective Bulldog Drummond insieme a Ray Milland, ai quali seguiranno due film con Hitchcock Il sospetto e I prigionieri dell'Oceano, mentre negli anni '50 presta la voce a due lungometraggi animati della Disney, Alice nel Paese delle Meraviglie dov'è la sorella di Alice, e in Le avventure di Peter Pan dov'è la mamma di Wendy, John e Michael, infine dagli anni '60 è comparsa in varie serie tv come Peyton Place nel ruolo di Mrs. Dowell e nella serie Tre nipoti e un maggiordomo nella parte di Miss Faversham.
Per quanto riguarda il resto del cast abbiamo Frieda Inescort che interpreta la snob Caroline Bingley, sorella di Charles: l'attrice di origine scozzese avrà un'intensa carriera tra il '35 e il '61 a dispetto della sclerosi multipla diagnosticatale nel 1932 all'epoca del suo esordio. Tra i suoi ruoli si ricordano nel '36 in Maria di Scozia con Katharine Hepburn, nel '40 in Ombre Malesi con Bette Davis, nel '41 insieme a Fred Astaire e Rita Hayworth in L'inarrivabile felicità e nel '51 in Un posto al sole con Elizabeth Taylor, di cui interpreta la madre, e Montgomery Clift (del film ve ne ho parlato qui). Infine abbiamo Edna May Oliver nei panni della severa zia di Darcy, Lady Catherine de Bourgh, la quale ha debuttato nei teatri di Broadway e poi è approdata al cinema interpretando spesso ruoli tratti dalla letteratura classica: la zia March in Piccole donne (la versione di Cukor del '33 con Katharine Hepburn), la Regina Rossa in Alice nel paese delle meraviglie sempre del '33, Betsey Trotwood in David Copperfield del '35, e nel '39 grazie alla sua interpretazione nel western di John Ford La più grande avventura otterrà una nomination all'Oscar. Ultimo ma non per importanza lo strampalato Signor Collins interpretato dal britannico Melville Cooper il quale ha debuttato giovanissimo sui palchi di Stratford-upon-Avon e dopo alcuni film girati in Inghilterra è poi giunto negli Stati Uniti, dove come caratterista lo troviamo spesso in ruoli di inglesi snob, ad esempio è lo sceriffo di Nottingham in La leggenda di Robin Hood con Errol Flynn e Olivia De Havilland e il medico legale in Rebecca la prima moglie di Hitchcock. 

Siccome la maggior parte dei membri del cast e della troupe è inglese alle 4 le riprese vengono sospese e viene rigorosamente rispettato il rito del tè.
Foto sul set
La M.G.M. vede il film come una commedia romantica, diversa dalla pungente satira sociale che ha contraddistinto il romanzo di Jane Austen, pertanto sono state aggiunte scene spensierate e leggere come i balli, e alcuni dei discorsi più taglienti di Elizabeth sono stati ammorbiditi.
Il film era stato pensato in Technicolor ma secondo Ann Rutherford David O. Selznick avrebbe messo le mani su ogni pezzo di pellicola Technicolor esistente in quel momento per fare Via col vento, e i ricchi costumi e i preziosi arredi pensati per Orgoglio e Pregiudizio dovettero accontentarsi del bianco e nero.
Una delle principali differenze tra il romanzo e il film è che il testo della Austen è ambientato nell'epoca Regency, quel decennio o poco più che và dal 1811 a dopo il 1820, il periodo corrispondente alla "Reggenza" del figlio di Re Giorgio III il quale non potè più governare a causa di una malattia mentale, mentre il film è ambientato dopo il 1830 in epoca Vittoriana (dal regno della Regina Vittoria che ha governato dal 1837 al 1901). Le differenze tra i due periodi si colgono soprattutto guardando lo stile degli abiti. Quelli in stile Regency sono leggeri, in colori molto chiari (riferimento al Neoclassicismo), di solito in stile impero (con vita molto alta appena sotto il seno, mentre la gonna scende dritta fino in fondo ai piedi (le icone a dettare moda con i loro ritratti sono Lady Emma Hamilton e Josephine Bonaparte), mentre lo stile Vittoriano è caratterizzato da abiti molto voluminosi, con ampie maniche, corsetti super stretti, mentre la parte inferiore è costituita da diversi strati di sottogonne e crinoline. A quanto pare la scelta di ambientare la storia in epoca Vittoriana rispetto al Regency è stata frutto del volere sia del regista che del costumista Adrian della M.G.M., poichè i costumi sfarzosi avrebbero reso il film più romantico e visivamente più interessante.
I costumi di Elizabeth
L'abito verde di Lydia
In linea con lo stile delle Screwball comedies (le commedie svitate di cui vi ho parlato qui), la campagna pubblicitaria del film recitava così "Scapoli state attenti! 5 favolose bellezze hanno dato via ad una pazzesca caccia all'uomo"


Le riprese si sono concluse nel maggio del '40 e il film è costato 1.437.000 dollari.
La Première si tiene il 26 luglio 1940 al Radio City Music Hall, ottime recensioni incluso il severo critico del New York Times Bosley Crowter.
Alla cerimonia degli Academy Awards nel 1941 Cedric Gibbons e Paul Groesse ricevono l'Oscar per la Miglior Scenografia in bianco e nero di Orgoglio e Pregiudizio.

QUOTES:



Sig.ra Bennet: Chi sono, sorella?
Zia Philips: I nuovi inquilini di Netherfield Park. Finalmente l'hanno affittata. E a un giovane importante.  Si chiama Bingley.
Jane: Quella giovane donna è sua moglie?
Zia Philips: No. È questo il bello. È sua sorella.
Jane: È sua sorella, Lizzy.
Elizabeth: Chi è l'altro signore?
Zia Philips: Non lo so. Immagino sia un amico.  Lasciate che vi parli del signor Bingley. È molto ricco. 5000 sterline all'anno.
Sig.ra Bennet: Cinquemila sterline ed è scapolo. È la notizia più confortante dalla battaglia di Waterloo.
Commesso: Scusate, signora, il nome del secondo signore è Darcy. Le due carrozze e i cani sono suoi. Il calesse è del signor Bingley.
Elizabeth: Due carrozze e... Uno, due, tre, quattro, cinque... sei servitori in livrea. Anche il signor Darcy dev'essere davvero molto ricco. Chissà se è sposato.
Lady Lucas: Signora Bennet, immaginavo che vi avremmo trovata qui.  Ero ansiosa di venire a darvi la notizia.
Sig.ra Bennet: Cara Lady Lucas, vi riferite ai nuovi inquilini di Netherfield?
Lady Lucas: Sì... Oh, lo sapete già?
Sig.ra Bennet: Sì, cara. Chi è questo signor Darcy?
Lady Lucas: È l'ospite del signor Bingley.  Sono amici inseparabili. È uno dei Darcy di Pemberley.
Sig.ra Bennet: Oh, il signor Darcy di Pemberley. È tutto quel che sapete di lui?
Lady Lucas: Come...? Ah, volete sapere se è sposato? No, cara. Non lo è. Ed è anche più ricco del signor Bingley. Solamente la proprietà di Pemberley gli frutta 10.000 sterline all'anno.
Sig.ra Bennet: Diecimila...? Non è una fortuna che due signori tanto distinti si siano trasferiti nella nostra città? Magari uno di loro si innamorerà della sua Charlotte.
Charlotte: Non se prima vede Jane o Lizzy.
Lady Lucas: Non sarai una bellezza, tesoro ma hai carattere e certi uomini lo preferiscono.
Sig.ra Bennet: Parole sante, Lady Lucas. Per quello le ragazze che li hanno entrambi sono fortunate il doppio.

Sig.ra Bennet: Avete sentito? Finalmente hanno affittato Netherfield Park.
Sig. Bennet: Ho capito, signora Bennet.
Sig.ra Bennet: Non volete sapere a chi?
Sig. Bennet: Se volete dirmelo, non ho niente in contrario.
Sig.ra Bennet: A un certo signor Bingley, che pare essere un giovane molto ricco. Ed è scapolo, mio caro. Ma ci pensate? È una fortuna per le nostre ragazze.
Sig. Bennet: Ah, sì?
Sig.ra Bennet: Signor Bennet, sapete bene cosa intendo. Potrebbe sposare una delle nostre figlie.
Sig. Bennet: Oh, si è trasferito qui per questo?
Sig.ra Bennet: Come fate a parlare così, signor Bennet? È una cosa seria.  Dovete andare subito a trovarlo.
Sig. Bennet: Andateci voi con le ragazze.  O, meglio ancora, mandateci le ragazze da sole. Siete bella quanto loro e il signor Bingley potrebbe scegliere voi.
Sig.ra Bennet: Oh, caro, mi lusingate. Ma quando una donna ha cinque figlie cresciute deve smettere di pensare alla propria bellezza.
Sig. Bennet: Beh, in molti casi, la donna non ha molta bellezza a cui pensare.
Sig.ra Bennet: Sul serio, signor Bennet, dovete andare subito a trovarlo.
Sig. Bennet: Farò così. Gli scriverò dicendogli che acconsento di cuore al suo matrimonio con una qualsiasi delle mie figlie.  Tuttavia, devo mettere una buona parola per Lizzy.
Sig.ra Bennet: Elizabeth non ha niente di più delle altre ma è sempre la vostra preferita.
Sig. Bennet: Sono tutte sciocchine e ignoranti come ogni femmina. Ma Lizzy ha un qualche barlume di giudizio.
Sig.ra Bennet: Signor Bennet, come fate a parlare così male delle vostre figlie? Ci provate gusto a tormentarmi. Non avete alcuna pietà dei miei poveri nervi.
Sig. Bennet: Vi sbagliate, mia cara. Ho il massimo rispetto per i vostri nervi. Ve li sento menzionare
col massimo riguardo da circa 20 anni.
Sig.ra Bennet: Guardatele. Sono cinque e tutte senza dote.  Che ne sarà di loro?
Sig. Bennet: Già, che ne sarà di queste povere creature? Forse avremmo dovuto annegarne qualcuna alla nascita.

Sig.ra Bennet: Signor Bingley, siamo lieti che vi siate trasferito a Netherfield. Lasciare quella casa vuota era un peccato per tutti. Era come una conchiglia senza l'ostrica dentro.
Bingley: Beh, ecco qua l'ostrica, signora. Ma, se mi permettete, avete voi la perla (baciando la mano di Jane)

Bingley: Darcy. Detesto vederti gironzolare come uno sciocco. Perché non balli?
Darcy: E con chi? Tua sorella è impegnata e non c'è alcuna donna qui con cui non sarebbe un castigo farlo.
Bingley: Ma se è pieno di belle fanciulle.
Darcy: Ne ho notata una sola ma pare che tu l'abbia monopolizzata.
Bingley: Già, non è deliziosa? C'è quella sua sorella, Elizabeth. Dicono che ha molto spirito.
Darcy: Ah una piccola provinciale di molto spirito. Dio ce ne scampi. E poi con quella madre.
Bingley: Non è con la madre che devi ballare ma con la figlia. E' incantevole.
Darcy: Si, ha l'aria abbastanza sopportabile è che stanotte non sono dell'umore di dar spago a dei borghesi che si divertono.
Elizabeth: Ma che uomo affascinante! Non ho mai visto un così arrogante e detestabile snob.

Jane: Stasera vado a cena dai Bingley.
Kitty: Mamma, pensate che serviranno brodo di tartaruga? Sono talmente ricchi.
Sig.ra Bennet: No, non aspettarti brodo di tartaruga prima dell'annuncio ufficiale del fidanzamento.
Jane, non dimenticare ciò che ti ho detto. Non essere troppo distante e ricordati di ridere se dice una battuta.
Sig. Bennet: Sì, anche se è brutta.
Elizabeth: Specialmente se è brutta.
Sig.ra Bennet: E cerca di sederti in modo che possa vederti di profilo. So che non dovrei dirlo ma hai il profilo più ammirevole di tutto l'Herefordshire. Oh Jane, se il signor Bingley dovesse suggerire due passi prima di cena non rifiutare. Ci sono viottoli deliziosamente appartati tra quelle macchie a Netherfield.
Elizabeth: Non è tempo da passeggiate mamma.
Sig.ra Bennet: Povera me, Lizzy, temo che tu abbia ragione. Che peccato ci speravo così tanto in quelle macchie. Jane, scendi subito!
Jane: Ma mamma io voglio andare.
Sig.ra Bennet: E chi ha detto che non andrai, devi solo cambiarti d'abito.  Rimetta la carrozza nella stalla e dite
al ragazzo di sellare il cavallo della signorina Jane.
Elizabeth: Ma scusa mamma non vorrai mandare Jane fuori a cavallo. Sta per piovere e si bagnerà tutta.
Sig.ra Bennet: Sciocchezze, non si prende freddo per qualche goccia d'acqua. E poi se piove non può tornare a casa dopo cena e dovranno ospitarla per la notte. Non c'è niente come il cattivo tempo per i fidanzamenti. Tuo padre e io ci fidanzammo proprio grazie ad un temporale.

Sig.na Bingley: Signorina Eliza, lasci che la persuada a fare con me due passi nel salone. Lo troverà gradevole dopo una seduta così lunga.
Elizabeth: Con piacere.
Sig.na Bingley: Signor Darcy, vuole unirsi a noi?
Darcy: No, grazie. Posso immaginare soltanto due motivi della vostra passeggiata e in tutti e due interferirei.  Sig.na Bingley: Che vorrà dire, signorina Elizabeth?
Elizabeth: Se leggo correttamente il suo carattere vuole essere severo con noi. E il modo migliore per fargli dispetto è non chiedere. 
Darcy: Non sono sicuro che la sua lettura del mio carattere sia tanto brillante.
Sig.na Bingley: In ogni caso, io debbo saperlo. La prego ci spieghi le ragioni. 
Darcy: Non ho niente in contrario a spiegarvelo. O avete degli affari segreti da discutere o siete consapevoli del fatto che le vostre figure acquistano ben altro risalto mentre camminate. Nel primo caso vi sarei del tutto d'impiccio, e nel secondo vi ammirerò molto meglio dal posto in cui mi trovo.
Sig.na Bingley: Lei è abominevole. Che possiamo fare per punirlo, signorina?
Elizabeth: Visto che lo conoscete così bene, lascio decidere a voi. Io devo andare a vedere come sta Jane. Buonanotte.
Darcy: Perché non mi da la pena signorina Elizabeth quando deliberatamente ce la infligge abbandonandoci così?
Elizabeth: Se la mia partenza fosse una pena avreste ragione, ma la mia lettura di carattere non è brillante.

Elizabeth: Lei è davvero sconcertante sig. Darcy. In questo momento è così difficile credere che sia tanto pieno di orgoglio.
Darcy: Com'è difficile credere che lei sia tanto piena di pregiudizi.

Elizabeth: Io apprezzo moltissimo l'onore della sua proposta
Sig. Collins: Oh, mia carissima Elizabeth.
Elizabeth: Ma non posso accettarla, la ringrazio.
Sig. Collins: Lo so carissima Elizabeth che è gentile e suggestivo costume delle signorine di dire no quando vogliono dire si. Dunque non sono affatto scoraggiato
Elizabeth: Parola mia lei è molto difficile da scoraggiare. Signor Collins lei ha fatto la sua richiesta
e io l'ho rifiutata. Potrà quindi prendere possesso della tenuta senza il minimo scrupolo  o senso di rimorso, non appena toccherà a lei.  Consideriamo chiuso l'incidente.
Sig. Collins: Lei dovrebbe considerare che nonostante la sua amabilità e le sue qualità deliziose lei è praticamente senza un soldo. E non è per niente certo che le venga fatta un'altra proposta di matrimonio. Perciò io devo attribuire al vostro rifiuto l'idea di accrescermi l'amore con l'attesa, che è a quanto si dice pratica usuale delle femmine eleganti.
Elizabeth: Mi creda signore io non sono una di quelle femmine eleganti a cui piace tormentare un uomo rispettabile. Sono una creatura razionale e dico la verità dal profondo del cuore.
Sig. Collins: Oh, grazie. Ora ho la certezza che quando la mia proposta sarà approvata dai vostri genitori acconsentirete senza reticenze.

Darcy: Ho lottato invano. Devo dirle fino a che punto io l'ammiri e l'ami. Ecco la mia vita e la mia felicità
sono nelle sue mani. Le settimane trascorse lontano da Netherfield sono state un seguito di giorni e notti senza senso. Ho creduto di poterle cacciare dalla mia mente. Che questa inclinazione mi avrebbe portato alla condanna. Ho camminato per le strade di Londra pensando e ripensando all'incongruenza di questo matrimonio. Agli ostacoli che esistono fra di noi. Ma inutilmente. Non posso lottare contro di lei più a lungo.
Elizabeth: Signor Darcy.
Darcy: Ho pensato e ripensato che ho degli obblighi di famiglia e di posizione. Che ho obblighi per nascita. Ma niente di tutto ciò ha importanza. Io l'amo.
Elizabeth: Si rende conto di cosa dice?
Darcy: Si mia cara, le sto chiedendo di sposarmi.
Elizabeth: Si aspetta che la ringrazi per questa straordinaria proposta? Dovrei sentirmi lusingata perché avete superato la vostra avversione per la mia famiglia e siete pronto a imparentarvi?

Elizabeth: La sua arroganza, il suo orgoglio, la sua indifferenza per gli altri l'hanno resa sgradevole ai miei occhi dal primo istante. Io anche prima di conoscerla già avevo deciso che lei sarebbe stato l'ultimo uomo che avrebbero potuto costringermi a sposare.

Darcy: Ebbene?
Lady Catherine: Un netto rifiuto.
Darcy: Rifiuta di vedermi?
Lady Catherine: Rifiuta di non vederti. Ma non è solo questo. Le ho detto che avrei potuto spogliarti di tutti i tuoi averi. Ma non si è mostrata affatto impressionata.
Darcy: Avete visto?
Lady Catherine: Sì, ho visto, Darcy. Ammetto di aver sbagliato. Ma c'è una sola cosa su cui non sono d'accordo.  A Rosings mi hai detto che quella Elizabeth era una donna decisa. Bè non è vero. Quella signorina è assolutamente ostinata!
Darcy: Cosa? Ha rifiutato qualche altra cosa?
Lady Catherine: Beh... Ha semplicemente rifiutato di rifiutarsi di sposarti.

CLIP:
Il ballo

Arco e frecce

La dichiarazione (purtroppo nella versione colorizzata e col ridoppiaggio)

ULTIMO MA NON PER IMPORTANZA
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