Perchè il cinema classico e Una mamma per amica sono un connubio perfetto

sabato, agosto 30, 2025

Certe storie tornano sempre. Non importa quante volte le hai già viste, o quanto tempo è passato: quando le ritrovi, ti senti di nuovo esattamente dove volevi essere.
Per me, una di queste storie è Una mamma per amica.


Il titolo di una serie che, per chi la ama, significa casa, comfort, dialoghi serrati, drammi domestici che si risolvono con il caffè, ironia, libri ovunque e un microcosmo perfettamente orchestrato chiamato Stars Hollow.
Una cittadina immaginaria dove si organizzano festival assurdi e cene a tema, dove tutti si conoscono, dove i personaggi più burberi sono quelli che ti sciolgono di più il cuore.
Dove si litiga, si sbaglia, si ricomincia.
E dove, a un certo punto, nel mio caso, ti ritrovi a tifare per uno come Jess, ruvido, intelligente, fuori posto, eppure capace di farti battere il cuore anche quando fa tutto il possibile per sembrare disinteressato  (prima che Milo Ventimiglia diventasse Jack Pearson facendoci versare fiumi di lacrime ogni settimana in This Is Us.)

 


Le ragazze Gilmore 

Gilmore Girls, in italiano Una mamma per amica, l’ho scoperta nel 2002: avevo 14 anni e mi ha conquistata subito il ritmo incalzante, la tenerezza non smielata, la colonna sonora, l’amore per le parole. Ho vissuto tutta la sua messa in onda, l’ho vista finire nel 2008 con uno dei finali più perfetti che potessi desiderare, e l’ho rivista (e rivista, e rivista) negli anni, ogni volta nello stesso periodo: tra la fine dell’estate e l’inizio di settembre, quando sento che ho bisogno di tornare “a casa”.


Nel 2016 ho accolto anche il revival, che non ha fatto altro che confermarmi quanto ami Emily (che prova a seguire la filosofia di Marie Kondo del magico potere del riordino)… e quanto Rory riesca a irritarmi (ma su questo, meglio glissare). 


Quest’anno ammetto di aver iniziato un po’ prima del solito, complice il canale La5 che ad agosto ha pensato bene di mandarla in onda tutta. 
Proprio mentre stavo guardando una puntata, quella del pulcino in cui Lorelai grida “Stellaaa!” alla Marlon Brando, mi si accende una lampadina: e se scrivessi un articolo su tutti i film citati nella serie?
Perché sì: Una mamma per amica è anche un piccolo cineclub nascosto.
Un omaggio continuo al grande cinema classico americano, citato con amore, con ironia, con naturalezza. Perchè in questa serie i film, come anche gli altri riferimenti alla cultura pop, non sono solo citazioni, ma parte viva del racconto.
Perché tra un muffin ai mirtilli, il festival delle zucche e un dialogo di sei pagine al minuto, ci sono anche Bette Davis, William Holden, Cary Grant, Audrey Hepburn e Barbara Stanwyck. 

 

Perciò, che conosciate questa serie da sempre o vi abbia solo incuriosito, che amiate il cinema classico o vi stia venendo voglia di scoprirlo proprio ora, questo articolo è per voi.
Un viaggio affettuoso tra Stars Hollow e Hollywood, tra Lorelai e Judy Garland, tra battute fulminanti e primi piani che hanno fatto la storia del cinema.
Tutta la serie è disponibile su Netflix e Disney Plus.

La trama? Ve la racconto in breve.

 

Siamo a Stars Hollow, una cittadina immaginaria del Connecticut che sembra uscita da un romanzo corale: ironica, pittoresca, piena di personaggi bizzarri e affettuosamente invadenti. È qui che vive Lorelai Gilmore, una donna brillante e indipendente che anni prima ha scelto di crescere da sola la figlia Rory, dopo una gravidanza arrivata a soli sedici anni e una frattura mai davvero risolta con i genitori, Emily e Richard, custodi di un mondo fatto di regole, tradizioni e aspettative.

Rory è l’opposto di una ribelle: studiosa, timida, innamorata dei libri e dell’idea di un futuro costruito con dedizione. Il rapporto tra madre e figlia è unico, fatto di battute taglienti, maratone cinematografiche e caffè condivisi a qualsiasi ora del giorno (e della notte).


Lorelai lavora come direttrice all’Independence Inn, affiancata dalla chef vulcanica Sookie e dal concierge ipercritico Michel. 







Intorno a loro, la comunità di Stars Hollow pulsa di vita: Taylor, maniaco dell’ordine civico, Miss Patty, ex ballerina dai mille flirt, Kirk, factotum imprevedibile, Babette, vicina chiacchierona dal cuore grande, la signora Kim, proprietaria di un rigido negozio antiquario, e ovviamente Luke, il burbero proprietario della tavola calda, dispensatore di sarcasmo e caffè forte, che sotto la corazza nasconde un cuore tenerissimo.

 

 

Tra prime cotte, cene del venerdì sera, valzer di fidanzati per madre e figlia, sogni universitari e ritorni a casa, Una mamma per amica racconta con intelligenza e leggerezza i legami, i conflitti e l’amore in tutte le sue forme, con quel tono scattante e profondo che riesce sempre a farti sentire parte di qualcosa.

L’adattamento

Sono cresciuta con la versione italiana di Una mamma per amica, e per anni ho riso, pianto e fatto rewatch con quelle voci, quei ritmi, quelle battute che mi sembravano già di casa (per non parlare del fatto che Lorelai e Luke sono doppiati da Giuppy Izzo e Stefano Benassi, voci di un'altra coppia iconica Meredith e Derek in Grey's Anatomy). Ma solo più tardi, quando ho iniziato a guardarla in lingua originale, ho scoperto che sotto quella patina familiare c’era un altro tesoro, un testo ancora più ricco, più brillante e soprattutto più colto.
Negli anni ’90 e 2000, adattare serie come questa era un’impresa difficile, una valanga di riferimenti culturali, cinematografici, politici e perfino gastronomici veniva spesso modificata, tagliata o riscritta per “avvicinare” il contenuto agli spettatori italiani.
Lo facevano per aiutare la comprensione, ed era anche comprensibile. In fondo, allora, dire “waffle” o “pancake” non evocava immagini immediate, tutto finiva nel grande calderone delle “frittelle”. Così come i nomi di vecchie star di Hollywood, o le battute tratte da Sunset Boulevard, venivano rimpiazzati o ignorati.
Oggi però siamo cambiati. Grazie a Internet, ai social, alla facilità di accedere a contenuti in lingua, molte di quelle barriere culturali sono cadute. Oggi Gilmore Girls verrebbe probabilmente adattata con maggiore fedeltà, lasciando spazio a quei riferimenti che rendono la serie così stratificata e brillante.
Per questo, se amate la serie, o se la state scoprendo solo ora, vi consiglio di provarla anche in versione originale (o comunque con i sottotitoli in inglese). Ritroverete tutte le sfumature, tutti i dettagli, e tantissimi omaggi al cinema classico che in italiano, semplicemente, non esistono.

I film classici 

Ma arriviamo al cuore di questo articolo: i riferimenti al cinema.
Nel corso delle sette stagioni, Una mamma per amica cita più di 450 film, spaziando tra generi, epoche e registri. Io ho scelto di raccogliere qui solo quelli legati al periodo classico di Hollywood, quello che conosciamo e amiamo di più.
Per ciascun titolo troverete non solo in quale episodio compare, ma anche la scena precisa e la battuta o il contesto in cui viene citato.
E per alcuni film, quelli di cui ho già scritto sul blog raccontandone i dietro le quinte, troverete anche il link diretto all’articolo — così, se ve li siete persi, potrete recuperarli e magari guardarli con occhi nuovi.


1) Via col vento (1939)
Stagione 1 Episodio 9
Emily scopre che Lorelai sta cucendo a mano il vestito da ballo per Rory e al telefono scioccata le chiede “Non lo starai facendo dalle tende?”  proprio come Rossella O’Hara nel film.

Citazione:
EMILY: You’re not using the curtains are you? 


Stagione 2 Episodio 11
Lorelai, preoccupata per un prestito bancario, cita Rossella O’Hara con tono drammatico per nascondere la sua ansia.

Citazione:
LORELAI: I won’t think about it tonight. I’ll think about it tomorrow – at Tara.

 

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2) La fiamma del peccato (1944)

Stagione 1 Episodio 9
Lorelai ed Emily guardano insieme il film mentre Rory è al ballo. Emily commenta con entusiasmo la voce roca di Barbara Stanwyck, e Lorelai scherza dicendo che la voce della madre le somiglia. Poi ironizza: se Emily avesse voluto davvero, avrebbe potuto convincere Fred MacMurray a uccidere Richard. 

Citazione: 

EMILY: I just love Barbara Stanwyck’s voice.
LORELAI: Yours is a little like hers. You could’ve gotten Fred MacMurray to off Dad if you’d really wanted to.


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3) La strana coppia (1968)
Stagione 1 Episodio 11
Nel pieno di una serata tra madre e figlia, Lorelai apre una scatola di pizza avanzata, dando l'occasione all'ordinata Rory di definirla una Oscar. 

Citazione:
LORELAI: “Ehi, questa è la pizza del martedì misterioso. Questa è completamente a posto.”
RORY: “Non farlo.”
LORELAI: “È nella scatola!”
RORY: “Oscar!”
LORELAI: “Felix!”

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4) Psyco (1960)
Stagione 1 Episodio 11
Rory, parlando con Max, suo professore nonchè appuntamento di sua madre, deve trovargli un soprannome e lo chiama “Norman”, riferendosi ovviamente a Norman Bates, protagonista del film di Hitchcock.

Citazione:
RORY: “Psyco era appena passato in TV, è stato il primo nome che mi è venuto in mente.” 

 

Stagione 3 Episodio 5

Lorelai e Rory stanno per entrare in casa di Trix (la madre di Richard) e Lorelai, un po’ inquieta, fa un riferimento diretto alla scena della madre imbalsamata di Norman.

Citazione:
LORELAI: “Se entriamo lì e sua madre morta è seduta sulla sedia a dondolo, non mi sorprendo per niente.” 

Stagione 6 Episodio 17
Luke chiede a Lorelai se ha urlato, e lei ironizza sulla celebre scena della doccia con Janet Leigh.

Citazione:
LUKE: “Urlavi?”
LORELAI: “Sì, come Janet Leigh in Psycho.”

5) Angoscia (1944)
Stagione 1 Episodio 18
Lorelai deve andare a prendere il tè con la nonna e paragona l’incontro a una scena tratta da Gaslight, insinuando che sia un ambiente manipolatorio e pesante.
Citazione:
LORELAI: I have to change and go to tea with Gran and the cast of Gaslight.


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6) Un tram che si chiama desiderio (1951)
Stagione 1 Episodio 19
Lorelai e Rory parlano del pulcino assegnato per un compito di scienze. Lorelai lo battezza Stanley, poi scopre che è una femmina e lo ribattezza Stella, citando la coppia protagonista del film. Più avanti, quando il pulcino scappa, Lorelai lo cerca gridando “Stellaaa!”, come Marlon Brando nella scena cult.
Citazione:
LORELAI (urlando): Stellaaaa!

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7) Sette spose per sette fratelli (1954)
Stagione 1 Episodio 20
Lorelai ironizza sull’abbigliamento da boscaiolo, lamentandosi che a volte si senta vestita come una comparsa del musical ambientato tra le montagne dell’Oregon.
Citazione:
LORELAI: Hey, it’s not like the lumberjack look will ever go out; it won’t. But just once wouldn’t it be nice not to be dressed like an extra from Seven Brides for Seven Brothers? 

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8) Tutti insieme appassionatamente (1965)
Stagione 2 Episodio 6 
Lorelai e Rory si presentano a casa dei nonni. Quando la cameriera apre la porta e si presenta come Liesl, Lorelai coglie l’occasione per trasformare un semplice scambio in una scena da musical:  “Perfetto, io sono Brigitta, lei è Gretl, e Emily e Richard ci stanno aspettando.”

LORELAI: What's your name?
MAID: Liesl.
LORELAI: Okay, Liesl. I'm Brigitta, this is Gretl. And, uh, Emily and Richard are expecting us. 

 

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9) Il buio oltre la siepe (1962)
Stagione 2 Episodio 8  
Rory affronta Jess accusandolo di aver rubato una gnometta da giardino. Jess finge di non essere coinvolto e, quando scopre che si è tenuto un consiglio comunale sull'accaduto, ironizza sull'atmosfera da processo, paragonando il tutto al film ispirato al romanzo di Harper Lee.
Citazione:
RORY: “You did it. The whole town knows you did it. They had a meeting about it.”
JESS: “You actually went to that bizarro town meeting? Those things are so To Kill a Mockingbird.” 

Stagione 3 Episodio 6 
Si parla del misterioso “town loner”, il solitario delle colline che nessuno vede mai ma che ogni tanto entra in libreria senza parlare. Lorelai lo paragona subito a Boo Radley, e Rory ribatte che ogni città ha bisogno di più personaggi così.
Citazione:
LORELAI: “But he’s our Boo Radley. And we don’t have a Boo Radley, unless you count the troubadour or Pete the pizza guy or the guy who talks to mailboxes.”
RORY: “Well, I think the point is that every town needs as many Boo Radleys as they can get.”


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10) Viale del tramonto (1950)
Stagione 2 Episodio 13
Lorelai confessa a Rory di essersi innamorata di William Holden dopo aver rivisto Viale del tramonto, citando in particolare la scena della scimmietta. Rory le ricorda che Holden è morto.
Citazione:
LORELAI: So I’ve decided I’m saving myself for William Holden.
RORY: Wow, it’s nice out here in left field.
LORELAI: Sunset Boulevard was on last night, and I don’t know... something snapped. I think it was the monkey scene.
RORY: You know he’s dead, don’t you?
LORELAI: The monkey? 

Stagione 4 Episodio 7
Rory accompagna Lorelai nel backstage del Festival of Living Art e cita la battuta finale del film, rivolgendosi ironicamente alla madre chiedendole se è pronta per il suo primo piano.

Citazione:
RORY: You ready for your close-up, Miss Desmond? 

 

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11) Harvey (1950)
Stagione 2 Episodio 14
Rory è al telefono con Lane e allunga il cavo attraversando tutto il locale di Luke, mentre Lorelai, ironica, si rivolge a un personaggio invisibile chiamandolo “Harvey” — esattamente come l’amico immaginario (un coniglio gigante) del protagonista nel film con James Stewart.
Citazione:
LUKE: Hey, watch it.
LORELAI: Yeah, duck, Harvey.

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12) Eva contro Eva (1950)
Stagione 2 Episodio 19
Lorelai commenta con ironia la competizione tra Dean e un nuovo ragazzo del supermercato, definendolo “Eva Harrington”, in riferimento alla protagonista arrivista del film. 

Citazione:
RORY: Well, for starter’s, someone stole Taylor’s ladder last week and Dean is the only one who can reach the top shelves.
LORELAI: Huh, interesting.
RORY: What? 

LORELAI: Just as Marty, aka Eve Harrington, shows up trying to take Dean’s job, Taylor’s ladder mysteriously disappears, suddenly making Dean invaluable no matter what fancy tricks Lon Chaney Junior over there pulls.

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13) Sabrina (1954)
Stagione 3 Episodio 21
Miss Celine paragona Rory ad Audrey Hepburn in Sabrina, incantata dal suo aspetto. 

Citazione:
MISS CELINE: Oh my God, it’s Audrey.
RORY: What?
MISS CELINE: You’re Audrey Hepburn in Sabrina. Just a waif with eyes.

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14) Il Mago di Oz (1939)
Stagione 3 Episodio 21
Sasha, la donna che Jess incontra a Venice Beach, gli racconta una scena de Il mago di Oz per spiegare con ironia che non può farlo entrare a casa del padre così facilmente. Usa tutta la metafora dell’ingresso nella Città di Smeraldo come paragone per il loro dialogo — e alla fine, proprio come nel film, decide di farlo entrare.

Citazione:
SASHA: Remember when they go to the Emerald City and they ring the bell and the guy with the beard stuck his head out and they said that they wanted to see the wizard, and he said no, and they said, “She’s got the ruby slippers,” and he said, “Well, that’s a horse of a different color. Come on in.”
JESS: Yes.
SASHA: Well, I’m the guy with the beard and I’m saying the no unless you can come up with the ruby slippers.
JESS: I’m his son.
SASHA: His son?
JESS: Yes, his son.
SASHA: Well, that’s a horse of a different color. Come on in.

 

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15) My Fair Lady (1964)
Stagione 3 Episodio 13
Lorelai e Rory parlano del loro sogno di un viaggio spontaneo in Europa, e scherzano usando la celebre frase “la rana in Spagna”. 

Citazione:
RORY: But we want to be spontaneous. Jump a train to Paris, head off to Spain.
LORELAI: Oh no, it’s raining in Spain. But since the rain in Spain stays mainly in the plain…
RORY: Looks like Italy for us!
LORELAI: Mamma mia!

 

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16) Mary Poppins (1964)
Stagione 3 Episodio 18
Rory ironizza sul fatto che pulire un camino non sia così semplice, e Lorelai tira fuori Dick Van Dyke, il famoso Bert spazzacamino del film.

Citazione:
RORY: Because you need to be a chimney sweep to sweep a chimney.
LORELAI: Please. If Dick Van Dyke can do it, so can Luke.

Stagione 4 Episodio 1
Luke entra nell’Independence Inn completamente trasformato per un evento, e lo paragona ironicamente a uno scenario da Mary Poppins. 

Citazione:
LUKE: Look at this place! Look at you. All you need is six dancing penguins and Mary Poppins floating in the corner to bring back two of the worst hours of my childhood.
Stagione 4 Episodio 14

Emily rimprovera Lorelai per il suo aspetto, dicendo che le ricordava la “vecchia signora dei piccioni” di Mary Poppins.
Citazione:
EMILY: Just be here and be on time, and get your hair cut. You looked like the bird lady from Mary Poppins the last time I saw you.


Stagione 4 Episodio 15
Lorelai, imitando un perfetto accento britannico, infila una raffica di riferimenti alla Londra di Mary Poppins, citando Big Ben, la Torre di Londra, il suffragio femminile e la leggendaria frase “Tuppence a bag”.
Citazione:
LORELAI: No, it's just I can easily picture him in his study with his dog and his pipe and his fancy feathered pen, writing [British accent] "Cheerio, old bean. Have a cup of tea. How's Big Ben? How's the Tower of London, Sister Suffragette? Tuppence a bag."

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17) L’uomo che sapeva troppo (1956)
Stagione 3 Episodio 20
Lorelai e Sookie stanno riflettendo sul futuro del Dragonfly Inn, e cercano conforto nell’idea del destino. Sookie cita Doris Day e la celebre canzone “Que Sera, Sera”, colonna sonora e simbolo del film di Hitchcock. 

Citazione:
LORELAI: The point is, if we are meant to have the Dragonfly Inn, then we are meant to have it.
SOOKIE: Right. Like Doris Day.
LORELAI: Que sera.
SOOKIE: Sera. 

 

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18) Gran Premio (1944)
Stagione 4 Episodio 5
Lorelai sta fantasticando sulla possibilità di comprare un pony e parla del suo amore per i cavalli fin da bambina. Luke, poco convinto, le risponde con una battuta sarcastica, chiamandola proprio “National Velvet” — il titolo originale del film con Elizabeth Taylor. 

Citazione:
LORELAI: I love horses. I've always loved horses ever since I was a little girl, and now I finally have a grown-up excuse to buy a pony.
LUKE: Great. Listen, National Velvet, you have to move this stuff out of here.


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19) Il cowboy col velo da sposa (1961)
Stagione 4 Episodio 22
Lorelai commenta la tensione tra due persone (che vuole costringere a chiarirsi) minacciando ironicamente di chiuderle in una stanza fino a riconciliazione… o disastro. Rory ribatte con una citazione perfetta: paragona la madre a Hayley Mills, protagonista del film Disney dove due gemelle escogitano proprio un piano simile per far tornare insieme i genitori. 

Citazione:
LORELAI: I'm going to lock those two in a room, and they are either coming out reconciled or in a body bag. Believe you me, I'm fine either way.
RORY: Well, look who died and made you Hayley Mills. 

 

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20) La stangata (1973)
Stagione 5 Episodio 10
Richard e Rory si toccano il lato del naso in un gesto silenzioso e complice. È un riferimento diretto a La stangata, dove i truffatori usano proprio quel segnale per confermare che la parte del piano è andata a buon fine. 

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21) Un amore splendido (1957)
Stagione 7 Episodio 2
Rory è arrabbiata con Lorelai per non averle detto di aver dormito con suo padre. Inveisce contro di lei e ironicamente le consiglia di affogare il dispiacere guardando Un amore splendido, come si fa nei momenti di crisi sentimentale.

Citazione:
RORY: If you’re heartbroken, rent An Affair to Remember, have a good cry, and drown your sorrows in a pint of ice cream. You get a hideously unflattering breakup haircut. You don’t sleep with dad. 

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22) Colazione da Tiffany (1961)
Stagione 7 Episodio 2
Lorelai e Rory stanno cenando con del sushi “finto” in una serata a tema Asia, quando Lorelai elenca ironicamente una serie di film legati all’Oriente secondo l’immaginario americano… chiudendo con Colazione da Tiffany. Ma invece di evocare l’eleganza di Audrey Hepburn, sottolinea la rappresentazione oggi ritenuta razzista di Mr. Yunioshi da parte di Mickey Rooney. 

Citazione:
LORELAI: Dessert sushi – I do love Asia. And that will be followed by an educational video, which includes, but is not limited to, The Bridge on the River Kwai, The Joy Luck Club, Karate Kid, Shanghai Surprise, the Bruce Lee classic Enter the Dragon, the Tom Selleck classic Mr. Baseball, and Breakfast at Tiffany’s.
RORY: Breakfast at Tiffany’s?
LORELAI: Starring Mickey Rooney in his tour-de-force racist performance as Holly Golightly’s Japanese landlord.


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23) Da qui all’eternità (1953)
Stagione 7 Episodio 2
Lane racconta con imbarazzo a Rory la sua prima volta con Zach, rivelando che avevano deciso di ispirarsi alla scena iconica di Burt Lancaster e Deborah Kerr che si baciano sulla spiaggia, tra le onde. Ma la realtà, tra sabbia e goffaggini, si rivela ben diversa dal glamour cinematografico.
Citazione:
LANE: We decided to re-create the scene in From Here to Eternity.
RORY: Wow. Ambitious. Sex on the beach.
LANE: Anyway, the whole thing was a disaster. Because you know what movies don’t tell you? That sand is basically dirt.



Vorrei che questo articolo vi lasciasse la sensazione di avere tra le mani una piccola bussola, per chi ama Una mamma per amica e vuole orientarsi tra i tantissimi riferimenti al cinema classico disseminati negli episodi. Ma anche per chi ama il cinema d’epoca e, magari, non ha mai varcato la soglia di Stars Hollow.
Perché, in fondo, l’incanto sta proprio lì, nell’intreccio.
Nel profumo del caffè sempre sul fuoco, nel suono della campanella che segna ogni nuovo ingresso, nelle note delicate che aprono ogni episodio come una carezza familiare.
E poi negli sguardi complici, nei dialoghi incalzanti, nei piccoli drammi domestici che si sciolgono tra una cena a tema e una maratona di film.
Tra quei film ci sono i classici che ci hanno fatto sognare, quelli che ci hanno insegnato qualcosa, che ci hanno mostrato volti, voci, atmosfere indimenticabili.
Questo viaggio serve a ritrovarli, a riconoscerli, a guardarli da una nuova angolazione.
E se anche una sola scena vi avrà fatto venire voglia di riguardare La fiamma del peccato o di scoprire Viale del tramonto per la prima volta, allora forse saremo riusciti, insieme, a rendere omaggio a due passioni che si parlano da sempre. 

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