VARIE: La storia del doppiaggio
lunedì, gennaio 09, 2017
Da un po' di tempo avevo in mente di parlarvi di un argomento che insieme al cinema è un'altra mia grande passione (che oltretutto col cinema ci va a braccetto): parlo del doppiaggio. Fin da piccola ho
sempre avuto la capacità di riconoscere film e attori sentendo
appena una battuta (molto spesso anche sentendo una sola parola), e
qualche anno fa, spinta dalla stessa curiosità che ho per i film e gli
attori, ho iniziato ad interessarmi alla storia del doppiaggio e i suoi
più importanti personaggi del periodo d'Oro.
L'idea iniziale era quella di realizzare due post, rispettivamente con i miei doppiatori e doppiatrici preferite in assoluto, parlandovi della loro
carriera e dei grandi Divi a cui hanno prestato
la voce (oltre che a personaggi dei classici d'animazione della
Disney), poi però mi sono resa conto che era doveroso raccontare prima, seppur in breve, la storia del doppiaggio italiano che ancora oggi è considerato uno dei migliori al mondo.
Essendo un campo molto vasto e insidioso, ho consultato Davide Bracale, appassionato della storia del doppiaggio, che ha realizzato il post che state per leggere.
Vi segnalo la sua pagina facebook sul doppiaggio che trovate qui, mentre questo è il suo canale youtube.
Che cos’è il doppiaggio?
articolo di Davide Bracale
articolo di Davide Bracale
Il doppiaggio nasce col cinema sonoro, a cavallo tra gli anni ’20 e gli anni ’30. In Italia, a causa della scarsa conoscenza delle lingue e dell’analfabetismo che non permetteva di leggere i sottotitoli, le compagnie di doppiaggio dovettero velocemente specializzarsi nel sincronizzare in italiano il maggior numero di pellicole in tempi ragionevoli per esser proiettate in sala.
Inizialmente gli stabilimenti si trovavano negli Stati Uniti e in Francia, dove attori italiani o italoamericani incidevano il doppiaggio che poi sarebbe arrivato in Italia, ma già verso le metà degli anni ’30 si cominciò ad incidere anche a Roma presso la Scalera Film, a Cinecittà e alla Fono Roma.
In questo modo ci fu la nascita progressiva di ottimi connubi voce volto; il primo e più noto fu quello tra Tina Lattanzi e Greta Garbo, ma non fu l’unico, perché anche la Simoneschi seppe aderire pienamente al volto di Katharine Hepburn (passata a Wanda Tettoni solo nel dopoguerra); Andreina Pagnani divenne la prima voce di Marlene Dietrich, Giovanna Scotto doppiò spesso Norma Shearer, Sandro Ruffini fu la voce fissa di Fredric March, Panicali il vero primattore del doppiaggio e così via. Col dopoguerra il doppiaggio italiano si affinò, nacque la CDC (Cooperativa Doppiatori Cinematografici), e anche i film precedentemente doppiati e soggetti alla censura fascista, furono ridoppiati quasi sempre con le stesse voci dell’edizione precedente; tanto che tra il 1948 e il 1952 si tornarono a doppiare i film della Garbo, di Joan Crawford, di Clark Gable, di Robert Taylor e molti altri ancora.
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1951 Studi della C.D.C.: Lydia Simoneschi insieme ad una giovanissima Maria Pia Di Meo ed Augusto Marcacci |
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Da sinistra: Lydia Simoneschi, Tina Lattanzi, Andreina Pagnani, Rosetta Calavetta e Maria Pia Di Meo |
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Da sinistra: Emilio Cigoli, Giuseppe Rinaldi, Gualtiero De Angelis, Giulio Panicali e Pino Locchi |
La televisione aveva fatto il suo ingresso nelle case degli italiani, nei primi tempi furono riproposti i vecchi film del passato in delle riedizioni che, in nome della modernità, spazzarono via i doppiaggi più belli dell’epoca d’oro della CDC, quindi “Gilda” diventa patrimonio di Vittoria Febbi (lo trovate qui), Greta Garbo passa a Rita Savagnone e noi oggi ancora andiamo a cercare col lanternino questi doppiaggi d’epoca perduti. Il cinema fa lo stesso, ridoppiando “Via col vento” (film che trovate qui e qui), “Per chi suona la campana”, “Il cucciolo”, “La donna che visse due volte”, “La finestra sul cortile” ecc…
(Greta Garbo in Maria Walewska doppiata prima da Tina Lattanzi e poi da Rita Savagnone)
(In Per chi suona la campana Ingrid Bergman doppiata prima da Lydia Simoneschi e poi da Claudia Balboni)
E arriviamo così a oggi, dove il nostro doppiaggio vanta ancora un primato d’eccellenza, tanto che basta ascoltare Meryl Streep doppiata da Maria Pia Di Meo per capirlo, ma il fiume di lavoro televisivo e cinematografico, oltre alle pubblicità e ai doppiaggi per i videogiochi ha portato indubbiamente ad un appiattimento dovuto alle conseguenze di un lavoro che ormai ha preso la forma d’una catena di montaggio piuttosto che di un buon artigianato e di una laboriosa opera d’arte. I tempi della poliedricità vocale di Lydia Simoneschi, della donna fatale della Lattanzi e dei personaggi languidi di Andreina Pagnani sono finiti, resta un ricordo, resta un esempio, rimane una speranza.
Ringrazio Davide per questo excursus sulla storia del doppiaggio italiano e concludo il post proponendovi con una bella carrellata di queste voci stupende.
LYDIA SIMONESCHI
(Bette Davis, Barbara Stanwyck, Ingrid Bergman, Lauren Bacall e tantissime altre )
TINA LATTANZI
(Greta Garbo, Joan Crawford, Rita Hayworth, Marlene Dietrich, Greer Garson, per dirne qualcuna)
ANDREINA PAGNANI
(Bette Davis, Lana Turner, Ginger Rogers...)
ROSETTA CALAVETTA
(Marilyn Monroe, Doris Day, Ava Gardner, ecc. )
MARIA PIA DI MEO
(Audrey Hepburn, Julie Andrews, Jane Fonda, ecc.)
EMILIO CIGOLI
(Clark Gable, Gary Cooper, Gregory Peck, Humphrey Bogart e tantissimi altri)
GIUSEPPE RINALDI
(Paul Newman, Jack Lemmon, Rock Hudson...)
dal min. 0.31 esilarante scena con Monica Vitti
GUALTIERO DE ANGELIS
(Cary Grant, James Stewart, Dean Martin, Henry Fonda,ecc.)
GIULIO PANICALI
(Tyrone Power, Rober Taylor, Glenn Ford, Robert Mitchum,ecc.)
PINO LOCCHI
(Sean Connery, Roger Moore, Tony Curtis...)
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