- lunedì, settembre 19, 2016
- 2 Comments
Dopo avervi parlato qui delle commedie leggere di Gary Cooper, oggi vi parlerò di due suoi film diretti dal regista Frank Capra.
Nel 1939, dopo il film Il Signor Smith va a Washington, Frank Capra termina la collaborazione con la Columbia durata 12 anni, nei quali ha indubbiamente contribuito a far crescere lo studio e farlo diventare importante.
Insieme allo sceneggiatore Robert Riskin con il quale ha realizzato 10 film, tra cui capolavori come Accadde una notte, E' arrivata la felicità e L'eterna illusione, fonda la Frank Capra Productions, una compagnia indipendente con sede negli studi David O. Selznick, accordandosi con la Warner Bros per la distribuzione. Per Capra è stato un progetto molto rischioso dal punto di vista economica, dovette addirittura ipotecare la propria casa.
Prima di iniziare a scrivere la sceneggiatura, si pensa di confermare la coppia James Stewart e Jean Arthur che aveva già ottenuto un grande successo in L'eterna illusione e Il signor Smith va a Washington, ma man mano che il copione prende forma Capra ha in mente per la parte di John Doe un solo attore, Gary Cooper, con il quale aveva già lavorato nel 1936 in E' arrivata la felicità. Cooper dal canto suo è talmente desideroso di lavorare nuovamente con il regista che accetta senza neanche leggere il copione e perchè vuole lavorare a fianco di Barbara Stanwyck. In quel momento Cooper è sotto contratto del produttore indipendente Samuel Goldwyn e Capra per averlo deve pagare 200,000 dollari e inoltre la Warner Bros deve prestargli Bette Davis per il film che si farà l'anno seguente, Piccole volpi.
Capra vorrebbe come protagonista Ann Sheridan ma essendo in disputa con la Warner Bros per questioni contrattuali, Jack Warner si vendica vietandole il ruolo. Viene anche chiesto ad un'altra star della WB Olivia De Havilland ma questa volta è l'attrice a rifiutare la parte. Così Capra decide di scritturare l'attrice Barbara Stanwyck che ha già diretto nei film Femmine di lusso del '30, La donna del miracolo del '31, Proibito del '32 e L'amaro tè del generale Yen del 1933. Anche lei accetta senza aver letto il copione, semplicemente dopo essere stata rassicurata dal regista Capra che il suo fosse un personaggio onesto. Durante le riprese del film, la Stanwyck stava divorziando dal marito Robert Taylor che si era invaghito della sua collega Lana Turner sul set del film Sorvegliato speciale, ma poichè la Turner non intendeva iniziare una relazione con lui, Taylor e la Stanwyck decisero di dare un'altra chance al loro matrimonio. In seguito l'attrice dichiarerà sull'aver lavorato con Capra "Fai gli altri film per poter vivere, ma vivi per poter fare un film con Capra".
Colonnello: Non li leggo i giornali, io, non sento neanche la radio! Che nel mondo gli uomini continuano a fregarsi lo so anche senza leggerlo.
John: Molti di voi ora staranno pensando "che posso fare?, io sono una molecola, io non conto". Avete torto marcio: le molecole hanno sempre contato, perché in definitiva il carattere di una nazione è la somma totale dei caratteri delle sue molecole.
Cronista: In questi tempi di guerra e di distruzione è confortante vedere un'idea così semplice conquistare una nazione. Un'idea basata sull'amicizia, sul dare senza chiedere, sull'aiutare il prossimo disinteressatamente. E poichè questo può ancora accadere, vietate ai vostri amici di borbottare che non c'è più umanità.
John: Non mi piacciono i tipi come me.
John: Sentite: io sono uno sciocco, e lo so, ma comincio a capire un sacco di cose. Gente come voi c'è sempre stata, e quando mettete le vostre luride mani su un'idea, la deformate; e se non potete cacciarvela in tasca, la distruggete: come i lupi che sotterrano ciò che non possono mangiare.
Anna: Vale la pena di vivere per qualcosa per cui moriresti.
1) Arriva John Doe (in Italia anche I dominatori della Metropoli)

Il titolo originale è Meet John Doe ed è un film del 1941 diretto da Frank Capra con protagonisti Gary Cooper e Barbara Stanwyck.
Trailer originale:
La trama in breve: In un piccolo giornale di provincia arriva un nuovo proprietario che a causa della crisi incomincia a fare tagli sul personale. Ad essere licenziata è anche la giornalista Anna Mitchell che poco prima di andarsene sbattendo la porta, manda in stampa tra le lettere della sua rubrica la storia (inventata) di un certo sig. John Doe che deluso dalla meschinità della società annuncia di volersi suicidare la notte di Natale gettandosi dal Municipio. Immediatamente si scatena una gara di solidarietà tra la gente, tutti vogliono aiutare John Doe: chi gli vuole dare un lavoro, chi gli vuole essere amico, chi addirittura lo vuole sposare. Capito il potenziale mediatico della vicenda, il direttore del giornale riassume Anna e insieme decidono di ingaggiare un uomo che interpreti la parte di John Doe. Tra i candidati viene scelto John Wallaby, ex giocatore di baseball oggi vagabondo, accompagnato dall'amico "il colonnello".
![]() |
Alcune scene del film |
![]() |
Foto promozionali del film |
![]() |
Robert Riskin (in piedi) e Frank Capra. |
Insieme allo sceneggiatore Robert Riskin con il quale ha realizzato 10 film, tra cui capolavori come Accadde una notte, E' arrivata la felicità e L'eterna illusione, fonda la Frank Capra Productions, una compagnia indipendente con sede negli studi David O. Selznick, accordandosi con la Warner Bros per la distribuzione. Per Capra è stato un progetto molto rischioso dal punto di vista economica, dovette addirittura ipotecare la propria casa.
Prima di iniziare a scrivere la sceneggiatura, si pensa di confermare la coppia James Stewart e Jean Arthur che aveva già ottenuto un grande successo in L'eterna illusione e Il signor Smith va a Washington, ma man mano che il copione prende forma Capra ha in mente per la parte di John Doe un solo attore, Gary Cooper, con il quale aveva già lavorato nel 1936 in E' arrivata la felicità. Cooper dal canto suo è talmente desideroso di lavorare nuovamente con il regista che accetta senza neanche leggere il copione e perchè vuole lavorare a fianco di Barbara Stanwyck. In quel momento Cooper è sotto contratto del produttore indipendente Samuel Goldwyn e Capra per averlo deve pagare 200,000 dollari e inoltre la Warner Bros deve prestargli Bette Davis per il film che si farà l'anno seguente, Piccole volpi.
Capra vorrebbe come protagonista Ann Sheridan ma essendo in disputa con la Warner Bros per questioni contrattuali, Jack Warner si vendica vietandole il ruolo. Viene anche chiesto ad un'altra star della WB Olivia De Havilland ma questa volta è l'attrice a rifiutare la parte. Così Capra decide di scritturare l'attrice Barbara Stanwyck che ha già diretto nei film Femmine di lusso del '30, La donna del miracolo del '31, Proibito del '32 e L'amaro tè del generale Yen del 1933. Anche lei accetta senza aver letto il copione, semplicemente dopo essere stata rassicurata dal regista Capra che il suo fosse un personaggio onesto. Durante le riprese del film, la Stanwyck stava divorziando dal marito Robert Taylor che si era invaghito della sua collega Lana Turner sul set del film Sorvegliato speciale, ma poichè la Turner non intendeva iniziare una relazione con lui, Taylor e la Stanwyck decisero di dare un'altra chance al loro matrimonio. In seguito l'attrice dichiarerà sull'aver lavorato con Capra "Fai gli altri film per poter vivere, ma vivi per poter fare un film con Capra".
Capra decide di scritturare per la parte di Jimmy Norton, il facoltoso editore, Edward Arnold che aveva già diretto in L'eterna illusione e Il signor Smith va a Washington.
Per la parte di Henry Connell, il direttore del giornale, viene scelto James Gleason (che rivedremo in Arsenico e vecchi merletti di cui ho parlato qui e La moglie del vescovo che trovate qui). Walter Brennan che qui è il vagabondo "colonnello", veterano di Hollywood soprattutto nel genere Western vincitore di 3 premi oscar come attore non
protagonista, per Ambizione del '37, Kentucky del '39 e L'uomo del West
del '41. Tre anni dopo, nel 1944, sarà la spalla di Humphrey Bogart in Acque del sud (di cui ho parlato qui). A completare il cast c'è Spring Byington che interpreta la madre di Anna, che aveva spesso rivestito i panni della madre premurosa, infatti nel '33 era stata la madre in Piccole donne di Cukor, poi la madre di Don Ameche nel film Il cielo può attendere del '43 e la zia Marshall in Al tuo ritorno del '44 con Ginger Rogers di cui ho parlato qui).
La canzone suonata da Gary Cooper e Walter Brennan con la fisarmonica e l'ocarina, è "Hi-Diddle-Dee-Dee" dal film dell'anno precedente, 1940, Pinocchio di Walt Disney.
Sono stati realizzati 4 finali per questo film i quali sono stati a rotazione in diverse anteprime. Alla fine di ogni proiezione venivano lasciate delle cartoline agli spettatori nelle quali dovevano inserire commenti e suggerimenti ed è stato proprio un membro del pubblico a suggerire un 5° finale che a Capra piacque così tanto che decide di utilizzarlo nel film.
La scena finale è stata girata vicino ad una ghiacciaia in quanto bisognava ricreare il clima freddo natalizio. Barbara Stanwyck dopo aver girato questa scena è dovuta andare all'ospedale perchè in condizione di ipotermia.
CHICCA: Negli Stati Uniti il nome John Doe viene usato per una vittima o un soggetto sconosciuto (è anche il nome che viene assegnato d'ufficio ai cadaveri di sconosciuti), nella versione femminile è Jane Doe.
QUOTES:
Anna: Stia a sentire, sommo, inimitabile, genio del giornalismo. E' venuto qui per dar vita ad un giornale moribondo, non è vero? Ecco tutta la città che si agita per John Doe e BOOM proprio adesso lei lo vuole seppellire. Si può scrivere tanto su quell'uomo da provocare una carestia.
Direttore: Quale uomo?
Anna: John Doe.
Direttore: Quale John Doe?
Anna: Il mio John Doe, quello che ho creato io. Mi ascolti, supponga che ci sia un John Doe in quest'ufficio, cosa farebbe? Gli troverebbe un posto e metterebbe il tutto a tacere. Io no, io stipulerei un accordo.
Direttore: Un accordo?
Anna: Sicuro, quando un fattaccio porta su la tiratura non si può mollare come una patata bollente, questo sarà buono per un paio di mesi. Sa cosa farei? Fino a Natale, quando dovrebbe uccidersi, racconterei la sua vita, dalla sua infanzia ai suoi studi, al primo lavoro, un mistico risorge contro il caos di questo mondo. Il problema dell'uomo comune, di tutti i John Doe della terra. Poi viene il dramma. John Doe si scoraggia, scopre che il mondo ha i piedi di creta, gli ideali vacillano e allora che fa? Egli decide che sarà il suicidio la sua disperata protesta contro la civiltà. Ha pensato al fiume ma no, ha un'idea migliore: il municipio. E perchè? Perchè vuole attirare l'attenzione, ha nel cuore parecchie cose da dire, quello è il solo mezzo per farsi ascoltare.
Direttore: E poi?
Anna: Poi lui mi scrive ancora e io lo porto qui e lui mi mette a nudo il suo cuore e da allora pubblichiamo "Io protesto - dice John Doe", e si schiererà contro tutti i mali di questo mondo, l'odio, il disprezzo, il terrore ed ogni crudeltà dell'uomo verso il suo simile. Avrà il coraggio di suicidarsi oppure no? La gente scriverà per dissuaderlo, ma no! John Doe sarà irremovibile. La notte di Natale, sole o pioggia egli andrà. Capito?
Direttore: Fantastico, fantastico davvero Miss Mitchell. Ma le dispiace dirmi chi andrà la notte di Natale?
Anna: John Doe!
Direttore: Quale John Doe?
Anna: Ma quello che avremo affittato, testone!
Colonnello: Un uomo che cerca di migliorare il mondo saltando da un grattacielo! Non migliorerebbe nanche se i grattacieli saltassero sugli uomini.
Sono stati realizzati 4 finali per questo film i quali sono stati a rotazione in diverse anteprime. Alla fine di ogni proiezione venivano lasciate delle cartoline agli spettatori nelle quali dovevano inserire commenti e suggerimenti ed è stato proprio un membro del pubblico a suggerire un 5° finale che a Capra piacque così tanto che decide di utilizzarlo nel film.
La scena finale è stata girata vicino ad una ghiacciaia in quanto bisognava ricreare il clima freddo natalizio. Barbara Stanwyck dopo aver girato questa scena è dovuta andare all'ospedale perchè in condizione di ipotermia.
![]() |
Foto sul set degli attori insieme al regista Frank Capra. |
![]() |
Premiere del 3 maggio del '41: A sinistra Barbara Stanwyck con il marito Robert Taylor, a destra tra il pubblico insieme Cooper e la moglie Veronica detta "Rocky". |
QUOTES:
Anna: Stia a sentire, sommo, inimitabile, genio del giornalismo. E' venuto qui per dar vita ad un giornale moribondo, non è vero? Ecco tutta la città che si agita per John Doe e BOOM proprio adesso lei lo vuole seppellire. Si può scrivere tanto su quell'uomo da provocare una carestia.
Direttore: Quale uomo?
Anna: John Doe.
Direttore: Quale John Doe?
Anna: Il mio John Doe, quello che ho creato io. Mi ascolti, supponga che ci sia un John Doe in quest'ufficio, cosa farebbe? Gli troverebbe un posto e metterebbe il tutto a tacere. Io no, io stipulerei un accordo.
Direttore: Un accordo?
Anna: Sicuro, quando un fattaccio porta su la tiratura non si può mollare come una patata bollente, questo sarà buono per un paio di mesi. Sa cosa farei? Fino a Natale, quando dovrebbe uccidersi, racconterei la sua vita, dalla sua infanzia ai suoi studi, al primo lavoro, un mistico risorge contro il caos di questo mondo. Il problema dell'uomo comune, di tutti i John Doe della terra. Poi viene il dramma. John Doe si scoraggia, scopre che il mondo ha i piedi di creta, gli ideali vacillano e allora che fa? Egli decide che sarà il suicidio la sua disperata protesta contro la civiltà. Ha pensato al fiume ma no, ha un'idea migliore: il municipio. E perchè? Perchè vuole attirare l'attenzione, ha nel cuore parecchie cose da dire, quello è il solo mezzo per farsi ascoltare.
Direttore: E poi?
Anna: Poi lui mi scrive ancora e io lo porto qui e lui mi mette a nudo il suo cuore e da allora pubblichiamo "Io protesto - dice John Doe", e si schiererà contro tutti i mali di questo mondo, l'odio, il disprezzo, il terrore ed ogni crudeltà dell'uomo verso il suo simile. Avrà il coraggio di suicidarsi oppure no? La gente scriverà per dissuaderlo, ma no! John Doe sarà irremovibile. La notte di Natale, sole o pioggia egli andrà. Capito?
Direttore: Fantastico, fantastico davvero Miss Mitchell. Ma le dispiace dirmi chi andrà la notte di Natale?
Anna: John Doe!
Direttore: Quale John Doe?
Anna: Ma quello che avremo affittato, testone!
Colonnello: Un uomo che cerca di migliorare il mondo saltando da un grattacielo! Non migliorerebbe nanche se i grattacieli saltassero sugli uomini.
Colonnello: Non li leggo i giornali, io, non sento neanche la radio! Che nel mondo gli uomini continuano a fregarsi lo so anche senza leggerlo.
John: Molti di voi ora staranno pensando "che posso fare?, io sono una molecola, io non conto". Avete torto marcio: le molecole hanno sempre contato, perché in definitiva il carattere di una nazione è la somma totale dei caratteri delle sue molecole.
Cronista: In questi tempi di guerra e di distruzione è confortante vedere un'idea così semplice conquistare una nazione. Un'idea basata sull'amicizia, sul dare senza chiedere, sull'aiutare il prossimo disinteressatamente. E poichè questo può ancora accadere, vietate ai vostri amici di borbottare che non c'è più umanità.
John: Sentite: io sono uno sciocco, e lo so, ma comincio a capire un sacco di cose. Gente come voi c'è sempre stata, e quando mettete le vostre luride mani su un'idea, la deformate; e se non potete cacciarvela in tasca, la distruggete: come i lupi che sotterrano ciò che non possono mangiare.
Anna: Vale la pena di vivere per qualcosa per cui moriresti.
CLIP:
“Signore e signori... io sono l'uomo che conoscete come John Doe. Ho usato quel nome perchè mi sembrava che esprimesse l'uomo medio che è in me e che era in me. Si, che era in me prima che affermassi che mi sarei gettato dal tetto del municipio alla mezzanotte di Natale. Adesso io non sono più un uomo medio. Ora tutti si prendono cura di me, compresi i pezzi grossi. Il sindaco e ancora di più il governatore, non amano gli articoli che ho scritto. La gente come il governatore può smettere di preoccuparsi. Io non parlerò di loro... io parlerò di noi... Degli uomini medi, di tutti i John Doe. Se dovessero chiedervi com'è un uomo come John Doe, non potreste dirglielo, perchè è un milione di cose diverse. É il signor “grosso”, è il signor “piccolo”. É semplice ed è saggio... e naturalmente è onesto, ma ha il genio del furto nel suo corpo. Spesso entra in una cabina telefonica senza toccare il telefono, solo per vedere se qualcuno ha dimenticato lì qualche moneta. É l'uomo al quale sono rivolti gli annunci; è quello a cui chiunque può vendere qualcosa. É Joe Dox, il più grande mascalzone del mondo... e la persona più docile che c'è. Sissignore, noi siamo la grande famiglia degli umili John Doe, a cui si dice che appartenga davvero questa terra. Ci trovate da per tutto. Coltiviamo il grano, scaviamo le miniere, lavoriamo in fabbrica, vendiamo i libri, guidiamo gli aerei e guidiamo gli autobus.....e quando un poliziotto urla: Ehi, voi, state indietro! Si rivolge a noi, a tutti i John Doe. Noi esistiamo dalla notte dei tempi; abbiamo costruito le piramidi, abbiamo visto crocifiggere Cristo, remato nelle navi dei romani..... Issato le vele in quelle di Colombo. Abbiamo battuto ritirata a Mosca con Napoleone e patito il gelo con Washington, a Valley Forge. Sissignore, noi abbiamo sempre raccolto le briciole, fin dai tempi in cui la storia ha avuto inizio! Per la nostra battaglia per la libertà siamo stati spesso sconfitti ma siamo sempre rimasti vivi perchè siamo il popolo e per ciò siamo forti. Tutti si dilettano a parlare degli uomini liberi e morigerati. Noi non ci crediamo, sono tutte menzogne! Se spingessimo tutti nella stessa direzione allo stesso tempo, muoveremmo il mondo, e la guerra degli uomini liberi non potrebbe fermarci! So che molti di noi si chiedono: Cosa posso fare? Io sono un disgraziato, io non conto nulla! Beh, vi sbagliate di grosso. Questi disgraziati contano e come, perchè alla lunga il vero carattere di un paese è dato dalla somma dei caratteri di tutti questi disgraziati, degli umili! Dobbiamo solo alzare la voce e farci sentire. Non possiamo vincere una partita se non abbiamo una squadra. E qui diventa importante ogni singolo John Doe! Dipende da lui unirsi o no ai suoi compagni. E i vostri compagni, amici miei, sono i vostri vicini di casa. Il vostro prossimo è davvero un uomo importante, per quanto umile sia. Avete bisogno di lui e lui ha bisogno di voi! Quindi fateci attenzione! Se sta male, soccorretelo! Se ha fame, sfamatelo! Se non ha un lavoro, trovategliene uno! Per molti di voi il vostro prossimo è un estraneo, un uomo con cane che abbaia, e uno steccato intorno alla sua casa! Ma anche voi potreste essere estranei alla vostra squadra e ai vostri compagni. Buttati giù tutti gli steccati che vi dividono. Buttate giù gli steccati e potrete liberarvi dall'odio e dal pregiudizio. Buttate giù tutti gli steccati del paese e allora sarete ricchi. Io so che molti di voi si stanno dicendo: John Doe vorrebbe che avvenisse un miracolo se crede che la gente possa cambiare da un momento all'altro! Ma vi sbagliate! Non è un miracolo! Non è un miracolo perchè io lo vedo accadere una volta ogni anno e così anche voi.... La sera di Natale.... Cè qualcosa di grande nello Spirito del Natale, in come si comporta la gente, ogni tipo di persona. Io proprio non capisco perchè il Santo tiepido Spirito di Natale, non possa restare nel mondo per tutto l'anno. Perbacco! Se dovesse accadere, se ogni John Doe di questa terra facesse durare 365 giorni l'anno quello spirito, svilupperemmo una tale forza da creare un'enorme onda , contro la quale nessuna forza umana potrebbe opporre resistenza. É così amici miei, gli umili potranno possedere la terra se ogni John Doe comincia ad amare il suo prossimo. Dovreste iniziare già da ora. Non aspettate che tutto sia divorato dall'oscurità. Svegliati, John Doe, sei la speranza del mondo.”
La lettera di John Doe
Il nostro uomo
Svantaggi della ricchezza
Nuove istruzioni
Il discorso di John Doe
“Signore e signori... io sono l'uomo che conoscete come John Doe. Ho usato quel nome perchè mi sembrava che esprimesse l'uomo medio che è in me e che era in me. Si, che era in me prima che affermassi che mi sarei gettato dal tetto del municipio alla mezzanotte di Natale. Adesso io non sono più un uomo medio. Ora tutti si prendono cura di me, compresi i pezzi grossi. Il sindaco e ancora di più il governatore, non amano gli articoli che ho scritto. La gente come il governatore può smettere di preoccuparsi. Io non parlerò di loro... io parlerò di noi... Degli uomini medi, di tutti i John Doe. Se dovessero chiedervi com'è un uomo come John Doe, non potreste dirglielo, perchè è un milione di cose diverse. É il signor “grosso”, è il signor “piccolo”. É semplice ed è saggio... e naturalmente è onesto, ma ha il genio del furto nel suo corpo. Spesso entra in una cabina telefonica senza toccare il telefono, solo per vedere se qualcuno ha dimenticato lì qualche moneta. É l'uomo al quale sono rivolti gli annunci; è quello a cui chiunque può vendere qualcosa. É Joe Dox, il più grande mascalzone del mondo... e la persona più docile che c'è. Sissignore, noi siamo la grande famiglia degli umili John Doe, a cui si dice che appartenga davvero questa terra. Ci trovate da per tutto. Coltiviamo il grano, scaviamo le miniere, lavoriamo in fabbrica, vendiamo i libri, guidiamo gli aerei e guidiamo gli autobus.....e quando un poliziotto urla: Ehi, voi, state indietro! Si rivolge a noi, a tutti i John Doe. Noi esistiamo dalla notte dei tempi; abbiamo costruito le piramidi, abbiamo visto crocifiggere Cristo, remato nelle navi dei romani..... Issato le vele in quelle di Colombo. Abbiamo battuto ritirata a Mosca con Napoleone e patito il gelo con Washington, a Valley Forge. Sissignore, noi abbiamo sempre raccolto le briciole, fin dai tempi in cui la storia ha avuto inizio! Per la nostra battaglia per la libertà siamo stati spesso sconfitti ma siamo sempre rimasti vivi perchè siamo il popolo e per ciò siamo forti. Tutti si dilettano a parlare degli uomini liberi e morigerati. Noi non ci crediamo, sono tutte menzogne! Se spingessimo tutti nella stessa direzione allo stesso tempo, muoveremmo il mondo, e la guerra degli uomini liberi non potrebbe fermarci! So che molti di noi si chiedono: Cosa posso fare? Io sono un disgraziato, io non conto nulla! Beh, vi sbagliate di grosso. Questi disgraziati contano e come, perchè alla lunga il vero carattere di un paese è dato dalla somma dei caratteri di tutti questi disgraziati, degli umili! Dobbiamo solo alzare la voce e farci sentire. Non possiamo vincere una partita se non abbiamo una squadra. E qui diventa importante ogni singolo John Doe! Dipende da lui unirsi o no ai suoi compagni. E i vostri compagni, amici miei, sono i vostri vicini di casa. Il vostro prossimo è davvero un uomo importante, per quanto umile sia. Avete bisogno di lui e lui ha bisogno di voi! Quindi fateci attenzione! Se sta male, soccorretelo! Se ha fame, sfamatelo! Se non ha un lavoro, trovategliene uno! Per molti di voi il vostro prossimo è un estraneo, un uomo con cane che abbaia, e uno steccato intorno alla sua casa! Ma anche voi potreste essere estranei alla vostra squadra e ai vostri compagni. Buttati giù tutti gli steccati che vi dividono. Buttate giù gli steccati e potrete liberarvi dall'odio e dal pregiudizio. Buttate giù tutti gli steccati del paese e allora sarete ricchi. Io so che molti di voi si stanno dicendo: John Doe vorrebbe che avvenisse un miracolo se crede che la gente possa cambiare da un momento all'altro! Ma vi sbagliate! Non è un miracolo! Non è un miracolo perchè io lo vedo accadere una volta ogni anno e così anche voi.... La sera di Natale.... Cè qualcosa di grande nello Spirito del Natale, in come si comporta la gente, ogni tipo di persona. Io proprio non capisco perchè il Santo tiepido Spirito di Natale, non possa restare nel mondo per tutto l'anno. Perbacco! Se dovesse accadere, se ogni John Doe di questa terra facesse durare 365 giorni l'anno quello spirito, svilupperemmo una tale forza da creare un'enorme onda , contro la quale nessuna forza umana potrebbe opporre resistenza. É così amici miei, gli umili potranno possedere la terra se ogni John Doe comincia ad amare il suo prossimo. Dovreste iniziare già da ora. Non aspettate che tutto sia divorato dall'oscurità. Svegliati, John Doe, sei la speranza del mondo.”
IL FILM POTETE VEDERLO QUI
2) E' arrivata la felicità
Il titolo originale è Mr. Deeds goes to town, ed è un film del 1936 di Frank Capra con Gary Cooper e Jean Arthur.
Trailer originale:
La trama in breve: Longfellow Deeds è un uomo semplice che vive nel suo paese di campagna dove ha una fabbrica di candele, fa il volontario nei vigili del fuoco, si diletta a suonare la tuba nella banda cittadina e scrive poesie. Un giorno la sua vita viene sconvolta quando apprende di aver ricevuto 20 milioni di dollari in eredità da un lontano zio. Costretto a trasferirsi a New York per gestire al meglio gli affari, Deeds viene avvicinato da persone pronte ad ingannarlo per sfruttare la sua ricchezza e notorietà: in primis l'avvocato Cedar, già legale dello zio, che vuole farsi affidare il denaro e fargli fare cattivi investimenti nel Teatro d'opera di cui lo zio era finanziatore (da qui il titolo originale del racconto Opera Hat), ma Deeds non è affatto l'ingenuo che tutti credono. A lui si avvicina anche una giovane fanciulla di nome Mary con la quale inizia una romantica frequentazione, ma lei in realtà è una giornalista senza scrupoli che vuole carpirgli informazioni per schernirlo poi sulla sua rivista dipingendolo come un sempliciotto. Scoperta la verità deciderà di dividere la propria ricchezza con i poveri ma dovrà fare i conti con i sentimenti per Mary e con un processo nel quale dovrà dimostrare di non essere "pazzo".
La storia del film è basata sul racconto breve del 1935 "Opera Hat" di Clarence Budington Kelland apparso a puntate sulla rivista The American Magazine.
Frank Capra, che in quel momento è legato allo Studio della Columbia, chiede a Harry Cohn, direttore di produzione dello studio, di comprare i diritti della storia e assumere per scrivere la sceneggiatura Robert Riskin che aveva giù vinto l'Oscar per Accadde una notte. Capra chiede a Riskin di modificare certi aspetti dell'opera originale, in particolare di ridurre al minimo i riferimenti all'Opera (considerandolo un argomento troppo sofisticato per il pubblico), ma di concentrarsi piuttosto su come Deeds avrebbe gestito la ricchezza durante il periodo della Grande Depressione. Inoltre invece di far innamorare Deeds di un innocente segretaria, si crea il personaggio della giornalista senza scrupoli (una sorta di versione femminile del personaggio di Clark Gable in Accadde una notte).
Per Capra Gary Cooper è stata "la prima, l'ultima e la sola scelta", e la produzione deve attendere 6 mesi che l'attore sia disponibile, causando un ritardo nelle riprese costato 100.000 dollari. Il successo del film fu tale da consentire a Cooper di liberarsi dai suoi obblighi contrattuali con la Paramount ed essere indipendente da qualunque Studio. Questo film contribuì anche alla tipizzazione di Gary Cooper che da questo momento in avanti non sarà più il semplice sex symbol dei film girati accanto a Joan Crawford e Marlene Dietrich, ma la quintessenza dell'americano puro, semplice e generoso.
Per la parte della protagonista femminile viene scelta Carole Lombard (futura signora Gable), ma si tira indietro a tre giorni dall'inizio delle riprese per prendere parte al film L'impareggiabile Godfrey (dopo aver rifiutato anche la proposta di matrimonio del fidanzato, lo sceneggiatore del film Robert Riskin). Capra, costretto a iniziare le riprese senza la protagonista, quando vede il film Vortice rimane colpito dal talento e la voce roca della protagonista, Jean Arthur, che ha già all'attivo addirittura 75 film (è sulla scena dal 1923) anche se non ha mai raggiunto il successo, cosa che accadrà dopo questo film. Sul set Jean Arthur ha grandi attacchi di panico, a volte è costretta a fuggire via a causa della nausea. Uno dei pochi in grado di calmarla è Gary Cooper che ritroverà l'anno seguente sul set del film La conquista del West diretto da Cecil B. DeMille, dove vestiranno i panni di Wild Bill Hickok e Calamity Jane. Jean Arthur non vedrà il film E' arrivata la felicità fino al 1972 anno in cui si troverà ad un festival dove lo proiettano, accompagnata dal regista Frank Capra.
A completare il cast viene scelto per la parte del maggiordomo Walter interpretato da Raymond Walburn, che aveva affiancato già Gary Cooper in 4 film; mentre H.B. Warner che qui è il Giudice May, aveva ricevuto la nomination all'Oscar per il film di Capra Orizzonte perduto, e nel '46 sarà il farmacista Gower nell'altro capolavoro di Capra La vita è meravigliosa.
Il titolo originale è Mr. Deeds goes to town, ed è un film del 1936 di Frank Capra con Gary Cooper e Jean Arthur.
La trama in breve: Longfellow Deeds è un uomo semplice che vive nel suo paese di campagna dove ha una fabbrica di candele, fa il volontario nei vigili del fuoco, si diletta a suonare la tuba nella banda cittadina e scrive poesie. Un giorno la sua vita viene sconvolta quando apprende di aver ricevuto 20 milioni di dollari in eredità da un lontano zio. Costretto a trasferirsi a New York per gestire al meglio gli affari, Deeds viene avvicinato da persone pronte ad ingannarlo per sfruttare la sua ricchezza e notorietà: in primis l'avvocato Cedar, già legale dello zio, che vuole farsi affidare il denaro e fargli fare cattivi investimenti nel Teatro d'opera di cui lo zio era finanziatore (da qui il titolo originale del racconto Opera Hat), ma Deeds non è affatto l'ingenuo che tutti credono. A lui si avvicina anche una giovane fanciulla di nome Mary con la quale inizia una romantica frequentazione, ma lei in realtà è una giornalista senza scrupoli che vuole carpirgli informazioni per schernirlo poi sulla sua rivista dipingendolo come un sempliciotto. Scoperta la verità deciderà di dividere la propria ricchezza con i poveri ma dovrà fare i conti con i sentimenti per Mary e con un processo nel quale dovrà dimostrare di non essere "pazzo".
![]() |
Alcune foto del film |
![]() |
Foto promozionali del film |
Frank Capra, che in quel momento è legato allo Studio della Columbia, chiede a Harry Cohn, direttore di produzione dello studio, di comprare i diritti della storia e assumere per scrivere la sceneggiatura Robert Riskin che aveva giù vinto l'Oscar per Accadde una notte. Capra chiede a Riskin di modificare certi aspetti dell'opera originale, in particolare di ridurre al minimo i riferimenti all'Opera (considerandolo un argomento troppo sofisticato per il pubblico), ma di concentrarsi piuttosto su come Deeds avrebbe gestito la ricchezza durante il periodo della Grande Depressione. Inoltre invece di far innamorare Deeds di un innocente segretaria, si crea il personaggio della giornalista senza scrupoli (una sorta di versione femminile del personaggio di Clark Gable in Accadde una notte).
Per Capra Gary Cooper è stata "la prima, l'ultima e la sola scelta", e la produzione deve attendere 6 mesi che l'attore sia disponibile, causando un ritardo nelle riprese costato 100.000 dollari. Il successo del film fu tale da consentire a Cooper di liberarsi dai suoi obblighi contrattuali con la Paramount ed essere indipendente da qualunque Studio. Questo film contribuì anche alla tipizzazione di Gary Cooper che da questo momento in avanti non sarà più il semplice sex symbol dei film girati accanto a Joan Crawford e Marlene Dietrich, ma la quintessenza dell'americano puro, semplice e generoso.
Per la parte della protagonista femminile viene scelta Carole Lombard (futura signora Gable), ma si tira indietro a tre giorni dall'inizio delle riprese per prendere parte al film L'impareggiabile Godfrey (dopo aver rifiutato anche la proposta di matrimonio del fidanzato, lo sceneggiatore del film Robert Riskin). Capra, costretto a iniziare le riprese senza la protagonista, quando vede il film Vortice rimane colpito dal talento e la voce roca della protagonista, Jean Arthur, che ha già all'attivo addirittura 75 film (è sulla scena dal 1923) anche se non ha mai raggiunto il successo, cosa che accadrà dopo questo film. Sul set Jean Arthur ha grandi attacchi di panico, a volte è costretta a fuggire via a causa della nausea. Uno dei pochi in grado di calmarla è Gary Cooper che ritroverà l'anno seguente sul set del film La conquista del West diretto da Cecil B. DeMille, dove vestiranno i panni di Wild Bill Hickok e Calamity Jane. Jean Arthur non vedrà il film E' arrivata la felicità fino al 1972 anno in cui si troverà ad un festival dove lo proiettano, accompagnata dal regista Frank Capra.
A completare il cast viene scelto per la parte del maggiordomo Walter interpretato da Raymond Walburn, che aveva affiancato già Gary Cooper in 4 film; mentre H.B. Warner che qui è il Giudice May, aveva ricevuto la nomination all'Oscar per il film di Capra Orizzonte perduto, e nel '46 sarà il farmacista Gower nell'altro capolavoro di Capra La vita è meravigliosa.
Il film è costato più di 800.000 dollari, che era una cifra pazzesca per il 1936, però ne ha guadagnati più di un milione al botteghino.
CHICCHE: Per quanto riguarda l'edizione italiana è giusto dare qualche informazione. Il film risale all'epoca fascista, un momento nel quale i nomi stranieri venivano italianizzati, e infatti vediamo che Longfellow viene trasformato in Ariosto, e il soprannome datogli dalla giornalista che nella versione originale è Cinderella Man viene tradotto con Cincinnato (politico dell'epoca Romana, molto esaltata durante il Fascismo). Durante il processo Deeds viene definito l'allora insolito "pixilated" (diventato poi di uso comune), tradotto in italiano con "picchiatello" (più avanti questo termine verrà associato a Jerry Lewis). Un altro termine che entrerà nel vocabolario inglese dopo questo film è doodle (scarabocchio). Dal punto di vista della censura bisogna notare che nella versione italiana sono state eliminate alcune scene, nelle quali traspariva in modo più evidente il messaggio politico o che potevano essere percepite come offensive, come il buffo personaggio della cantante lirica italiana Madame Pomponi.
Il film ha ricevuto 5 nomination agli Oscar del 1937, Migliore regia a Frank Capra (del quale vince la statuetta), Miglior film alla Columbia Pictures, Miglior attore protagonista a Gary Cooper, Migliore sceneggiatura non originale a Robert Riskin e Miglior sonoro a John P. Livadary. Di seguito trovate il video della consegna del premio a Frank Capra.
QUOTES:
![]() |
Foto sul set con Frank Capra e gli attori. |
CHICCHE: Per quanto riguarda l'edizione italiana è giusto dare qualche informazione. Il film risale all'epoca fascista, un momento nel quale i nomi stranieri venivano italianizzati, e infatti vediamo che Longfellow viene trasformato in Ariosto, e il soprannome datogli dalla giornalista che nella versione originale è Cinderella Man viene tradotto con Cincinnato (politico dell'epoca Romana, molto esaltata durante il Fascismo). Durante il processo Deeds viene definito l'allora insolito "pixilated" (diventato poi di uso comune), tradotto in italiano con "picchiatello" (più avanti questo termine verrà associato a Jerry Lewis). Un altro termine che entrerà nel vocabolario inglese dopo questo film è doodle (scarabocchio). Dal punto di vista della censura bisogna notare che nella versione italiana sono state eliminate alcune scene, nelle quali traspariva in modo più evidente il messaggio politico o che potevano essere percepite come offensive, come il buffo personaggio della cantante lirica italiana Madame Pomponi.
Il film ha ricevuto 5 nomination agli Oscar del 1937, Migliore regia a Frank Capra (del quale vince la statuetta), Miglior film alla Columbia Pictures, Miglior attore protagonista a Gary Cooper, Migliore sceneggiatura non originale a Robert Riskin e Miglior sonoro a John P. Livadary. Di seguito trovate il video della consegna del premio a Frank Capra.
QUOTES:
Signor Deeds: Il
solo vantaggio che ho avuto dalla ricchezza è questo. Quando suono
viene subito la servitù, un cameriere modello le indicherà la porta
d'uscita se se la fosse scordata.
Cobb: Bè
allora per questa sera cosa desiderate per distrarvi? Vostro zio aveva
un debole per le belle brune, alte e formose. E voi come le preferite?
Bionde, brune, alte, basse, grasse, magre, dure o tenere?
Signor Deeds: Ma di che cosa parlate?
Cobb: Delle donne. Vi piacciono le donne? Ne avrete un botto ai vostri piedi.
Signor Deeds: Avremo tempo dopo.
Cobb: Va bene come volete voi. Però non appena il pastore fischierà il richiamo, il cane gli porterà il gregge.
Signor Deeds: Dimmi Walter sono poi tutte vere le storie che raccontano su mio zio?
Walter: E' vero. A volte ne aveva persino 20 in casa contemporaneamente.
Signor Deeds: 20? E che se ne faceva?
Walter: La mia riservatezza mi ha proibito di approfondire.
Signor Deeds: Hanno creato grandi palazzi, ma non hanno saputo creare persone degne di abitarli.Signor Deeds: Ma di che cosa parlate?
Cobb: Delle donne. Vi piacciono le donne? Ne avrete un botto ai vostri piedi.
Signor Deeds: Avremo tempo dopo.
Cobb: Va bene come volete voi. Però non appena il pastore fischierà il richiamo, il cane gli porterà il gregge.
Signor Deeds: Dimmi Walter sono poi tutte vere le storie che raccontano su mio zio?
Walter: E' vero. A volte ne aveva persino 20 in casa contemporaneamente.
Signor Deeds: 20? E che se ne faceva?
Walter: La mia riservatezza mi ha proibito di approfondire.
Louise: Mebel
quell'uomo o è l'essere più stupido, più imbecille e più idiota del
mondo, o è l'anima più bella esista sulla terra. Io non so più
giudicarlo.
Giudice May: Ditemi perchè tutti lo giudicano un picchiatello? Fa forse delle stranezze?
Testimoni: Gira sotto la pioggia senza cappello e parla da solo. Molte volte fischia, e canta!
Giudice May: Ditemi perchè tutti lo giudicano un picchiatello? Fa forse delle stranezze?
Testimoni: Gira sotto la pioggia senza cappello e parla da solo. Molte volte fischia, e canta!
Louise: E' così perchè da quando è arrivato non ha
conosciuto altro che gente cattiva. Cominciando da me. E' stato la
vittima di tutti i più grandi imbroglioni della città. I giornali lo
hanno bersagliato, preso in giro con dello stupido umorismo. Fui io la
più molesta. Penetrai nella sua vita per conoscere tutto di lui. E
sapete perchè non parla più? Perchè di ogni sua parola se n'è alterato
il senso facendolo passare per un imbecille. Colpa mia anche questa. Di
ogni sua frase io me ne servivo per far ridere il pubblico. Ma non
scrissi non appena potei conoscere il profondo dell'animo suo. E' un
uomo che non può adattarsi al nostro cinico modo di vivere, perchè è
onesto, sincero e buono. Se lui è pazzo eccellenza, per noi allora ci
vuole la camicia di forza.
Signor Deeds: Davanti casa mia c'è una salita dove passano delle automobili, certe la fanno in quarta e altre invece devono ingranare per forza la seconda: sbuffano, sforzano e poi devono tornare indietro. Le stesse auto, la stessa benzina ma qualcuna ce la fa e qualche altra no. Ora io penso che quelli che possono fare la salita debbano aiutare quelli che non riescono a farla. Ed ecco quello che voglio fare con il mio denaro. Aiutare chi non riesce a salire.
Signor Deeds: Il signor Cedar non ha bisogno di questo denaro, ne ha fin troppo loro. E' come se io da una grande nave vedessi un uomo in barca che è stanco di remare e vuole montare e un altro che annega. Chi dovrei salvare? Un bambino di 5 anni potrebbe darvi la risposta.
Signor Deeds: Davanti casa mia c'è una salita dove passano delle automobili, certe la fanno in quarta e altre invece devono ingranare per forza la seconda: sbuffano, sforzano e poi devono tornare indietro. Le stesse auto, la stessa benzina ma qualcuna ce la fa e qualche altra no. Ora io penso che quelli che possono fare la salita debbano aiutare quelli che non riescono a farla. Ed ecco quello che voglio fare con il mio denaro. Aiutare chi non riesce a salire.
Signor Deeds: Il signor Cedar non ha bisogno di questo denaro, ne ha fin troppo loro. E' come se io da una grande nave vedessi un uomo in barca che è stanco di remare e vuole montare e un altro che annega. Chi dovrei salvare? Un bambino di 5 anni potrebbe darvi la risposta.
CLIP:
La tuba e il tamburo
La verità
Picchiatello
Il discorso di Deeds
ULTIMO MA NON PER IMPORTANZA
Se
volete rimanere aggiornati sui miei articoli potete iscrivervi alla
Newsletter che ho creato, è sufficiente cliccare su questo link https://blogfrivolopergenteseria.substack.com/
basta
inserire la vostra mail e cliccare Subscribe, riceverete via mail la
conferma dell'avvenuta iscrizione e ogni settimana quando uscirà un
nuovo articolo sul blog verrete avvisati.
Vi ringrazio per sostenermi sempre! - lunedì, settembre 12, 2016
- 0 Comments
Qualche mese fa mi sono imbattuta in un video divertentissimo su youtube: si trattava di uno sketch con Lucille Ball in una fabbrica di cioccolatini. La mia reazione? Ridere fino alle lacrime.
Così mi sono messa a fare un po' di ricerca e ho scoperto essere estratto dallo show televisivo I love Lucy (in Italia Lucy ed io) andato in onda sulla CBS dal 1951 al 1957 con protagonista l'attrice Lucille Ball insieme al marito, il musicista cubano Desi Arnaz.
Così mi è venuta l'idea di scriverci un post. Di seguito troverete una panoramica sulla storia dello show, mentre prossimamente ne farò un altro con alcune delle scene tratte dai miei episodi preferiti (tra cui il video di cui parlavo) e altri aneddoti.
In America questo show ha avuto talmente tanto successo che ancora oggi vengono trasmesse le repliche, ed è stato trasmesso praticamente in tutti i Paesi, mentre in Italia è andato in onda negli anni '60 sulla Rai ma solo i primi 13 episodi (piccola nota polemica del momento, come al solito noi in Italia continuiamo a mandare in onda decine di stupidi reality che non interessano a nessuno e quando c'è un prodotto di qualità, apprezzato da tutti gli altri Paesi, ovviamente noi non lo consideriamo).
Così mi è venuta l'idea di scriverci un post. Di seguito troverete una panoramica sulla storia dello show, mentre prossimamente ne farò un altro con alcune delle scene tratte dai miei episodi preferiti (tra cui il video di cui parlavo) e altri aneddoti.
In America questo show ha avuto talmente tanto successo che ancora oggi vengono trasmesse le repliche, ed è stato trasmesso praticamente in tutti i Paesi, mentre in Italia è andato in onda negli anni '60 sulla Rai ma solo i primi 13 episodi (piccola nota polemica del momento, come al solito noi in Italia continuiamo a mandare in onda decine di stupidi reality che non interessano a nessuno e quando c'è un prodotto di qualità, apprezzato da tutti gli altri Paesi, ovviamente noi non lo consideriamo).
Tornando a noi, negli Stati Uniti le prime 4 stagioni della serie sono state lo show più visto d'America, e ha vinto ben 5 Emmy Awards.
- lunedì, settembre 05, 2016
- 0 Comments
Per concludere questo ciclo di post che ha unito le mie due grandi passioni, il cinema e la cucina, oggi parleremo di alcune ricette di secondi piatti. Qui trovate i primi e qui trovate i dolci.
Come sempre, buona lettura e buon appetito!
CHILI DI CARNE di Elizabeth Taylor
Il ristorante Chasen's è stato una vera e propria istituzione di Hollywood. Aperto nel 1936 ha visto passare tutte le più grandi star del cinema fino a quando ha chiuso nel 1995. Tra le varie celebrità, Elizabeth Taylor era senz'altro la più grande estimatrice del loro chili di carne e fagioli, al punto che nel 1962 durante le riprese del kolossal Cleopatra a Roma si fece spedire per via aerea il chili di Chasen's confezionato in scatole contenenti ghiaccio secco che ne assicurava la freschezza. Questo il testo del telegramma che la diva aveva inviato al ristorante americano "Il vostro chili è così buono. E ora è tutto finito. Vi prego di mandarmi 10 confezioni del vostro meraviglioso chili in ghiaccio secco al numero 448 Via Appia Pignatelli, Roma. Con amore e tanti baci, Elizabeth Taylor". Nel 1996 è uscito il libro "Chasen's: Where Hollywood Dined - Recipes and Memories" nel quale è stata pubblicata la ricetta. Il chili è sostanzialmente uno stufato di carne macinata molto speziata insieme ai fagioli ed altre verdure.

Ingredienti:
- lunedì, agosto 29, 2016
- 0 Comments
Ecco un nuovo post sulle frasi famose delle Star. Dopo Katharine Hepburn, Bette Davis e Lauren Bacall è il turno di Marlene Dietrich. Alcune di queste citazioni le ho prese dal libro che ho acquistato recentemente, dal titolo "Dizionario di buone maniere e cattivi pensieri" scritto appunto da Marlene Dietrich. Ve lo consiglio perchè è molto bello.
Non ho delle belle gambe è solo che so cosa farci.
Non sono un'attrice, sono una personalità.
I rapporti tra truccatore e attore cinematografico sono quelli di due complici in un delitto. Si tengono per mano, e accorrono l'uno in soccorso dell'altro ad ogni costo.
Io non sono un mito.
Non ci sarebbe niente di cui spettegolare se non ci fosse nessuno ad ascoltare.
- lunedì, agosto 22, 2016
- 0 Comments
Eccoci con una nuova full-immersion. Sto cercando di resistere con tutte le mie forze alla tentazione di farla su attori che amo da sempre come Cary Grant, Audrey Hepburn ed Elizabeth Taylor perchè voglio sfruttare l'occasione di questi post per scoprire attori e film mai visti. Ecco perchè sono arrivata a Gary Cooper. Fino a poche settimane fa di lui sapevo solo che aveva rifiutato il ruolo di Rhett Butler in Via col vento dicendo che sarebbe stato un fiasco e che sarebbe stato Clark Gable a perderci la faccia, non lui. Mi decido a vedere un film che da tempo stazionava vicino al mio lettore dvd, Arianna di Billy Wilder con Audrey Hepburn, Maurice Chavalier e appunto Gary Cooper. Non so perchè ho aspettato tanto a vederlo, mi è piaciuto tantissimo (più avanti ve ne parlerò). Comunque mi sono decisa a rivalutare questo attore e così ho cercato tra i suoi film quelli che più mi ispirassero.
Come sempre la full-immersion sarà divisa in due parti: in questa prima parlerò di due commedie leggere, Desiderio con Marlene Dietrich e L'ottava moglie di Barbablù con Claudette Colbert.
La seconda parte invece sarà dedicata a due suoi film in cui è stato diretto da Frank Capra: Arriva John Doe con Barbara Stanwyck ed E' arrivata la felicità con Jean Arthur.
1) Desiderio (in Italia noto anche col titolo Canaglie di lusso)
Il titolo originale è Desire ed è un film del 1936 diretto da Frank Borzage con protagonisti Gary Cooper e Marlene Dietrich.
Tom Bradley è un ingegnere che lavora per la ditta di automobili Bronson di Parigi il quale finalmente può partire per le ferie che trascorrerà in Spagna. Madeleine de Beaupre è una scaltra ed elegante ladra che grazie ad un piano molto astuto riesce a rubare dal gioielliere Duvalle una preziosissima collana di perle e fugge alla volta della Spagna. Durante un controllo della dogana, Madeleine nasconde la collana nella tasca della giacca del suo vicino, che è proprio Tom. A quel punto iniziano i molteplici tentativi della donna di recuperare il gioiello, ed essendo entrambi diretti nella stessa città iniziano un viaggio insieme.
![]() |
Alcune scene del film |
Marlene nel 1930 è protagonista del film L'Angelo azzurro del regista tedesco Josef Von Sternberg grazie al quale diventa la diva che la Paramount decide di contrapporre a Greta Garbo, star della MGM. L'immagine statuaria della diva è studiata nei minimi dettagli da Sternberg in persona, il quale ricorre ad un complesso sistema di illuminazione che crea due punti di luce sulle punte dei suoi capelli, mentre ombreggia le guance ottenendo un effetto scavato, ed enfatizza il tutto con un trucco che ingrandisce gli occhi (la Dietrich inoltre segue una dieta ferrea e dietro suggerimento del regista si fa togliere i denti molari per rendere il viso più affusolato). Lo stesso anno, con una campagna pubblicitaria senza precedenti, fa il suo debutto americano nel film Marocco dove interpreta una cantante di cabaret che si innamora, ricambiata, di un soldato della legione straniera interpretato da Gary Cooper. Il capo della produzione della Paramount, nel 1936, è il berlinese Ernst Lubitsch che comprende le potenzialità della Dietrich e decide di proporla come protagonista nella commedia sofisticata diretta da Frank Borzage, ridimensionando l'aura statuaria e mistica per calarla nella realtà e inserirla tra le signore dei salotti buoni (frequenti nei film di Lubitsch) sfruttando sempre il suo sex appeal ma aggiungendo una vena umoristica molto fine. Questo infatti sarà per la Dietrich uno dei ruoli più glamour e raffinati, estremamente femminile (rispetto ad altri film in cui gioca sul confine androgino.
Gary Cooper esordisce nel cinema in modo abbastanza casuale, passeggiando per le strade di Hollywood conosce due attori che fanno le comparse in alcuni film western; decide di proporsi anche lui e viene preso anzitutto per la sua prestanza fisica ma anche grazie al fatto di saper andare a cavallo (aveva passato molto tempo a cavalcare perchè glielo avevano prescritto come riabilitazione dopo la rottura dell'anca). Nel 1927 compare per soli 5 minuti in una scena del film Ali dove è un aviatore, ma bastano alla Paramount per accorgersi del suo talento e carisma magnetico e lo mettono sotto contratto. Nel 1930 affianca la Dietrich nel film Marocco ed è un vero successo, al punto che 6 anni dopo si decide di riunire la coppia. La Dietrich ha dichiarato che questo è l'unico film di cui non si vergogna, ma anche che il copione era eccellente e che i ruoli erano superbi.
![]() |
Screen Test con Marlene Dietrich, Gary Cooper e John Gilbert |
Infine una piccola chicca: a interpretare il signor Gibson, il capo di Tom, è William Frawley, futura spalla di Desi Arnaz e Lucille Ball nello show I love Lucy.
Le riprese del film si sono svolte negli studi della Paramount e all'Iverson Ranch a Chatsworth in California. Inoltre sono state girate delle scene in Francia e in Spagna, cosa del tutto inusuale per l'epoca.
![]() |
Alcune foto sul set: Marlene Dietrich e Gary Cooper insieme al regista Borzage |
A vestire Marlene Dietrich è il costumista della Paramount Travis Banton. Il suo inconfondibile stile, stravagante e opulente, è ottenuto ricorrendo a tessuti molto ricchi come il satin e il lamé, arricchendo gli abiti con lunghi strascichi, avvolgendoli in piume e pellicce, e impreziosendo il tutto con sontuose parure di gioielli. Il costumista di Broadway W. Robert Lavine descrive così Marlene Dietrich in questo film: "avvolta,
drappeggiata, avviluppata nello chiffon che ricade morbidamente intorno a
lei come le acque gorgoglianti intorno alla statua di una fontana".

![]() |
Marlene Dietrich con il costumista Travis Banton |
QUOTES:
Sig. Gibson: Vediamo qual è il cartello migliore. Sono deliziato di guidare una Bronson 8 o sono lieto di guidare una Bronson 8? Preferisco sono deliziato, ha più classe.
Tom: Questo è il guaio, è troppo snob. Chi prende 4 soldi di stipendio non è mai deliziato, crepa di gioia! Ed è nostro cliente.
Sig. Gibson: Ma certo! E' meglio lieto!
Tom: No lieto non và, è troppo fiacco. Le faccio un esempio. Se io vado in giro con una ragazza che però non mi piace più, sono lieto di liberarmene. Ma dopo averla scaricata io sono "felice"!
Duvalle: Sigaretta?
Madeleine: No grazie, non fumo.
Duvalle: Nemmeno io, lo trovo un uso barbaro. Rovinarsi i polmoni per annebbiare il prossimo.
Madeleine: Quanto costa?
Duvalle: Ci sono voluti 4 anni per comporla, senza lesinare tempo e spese.
Madeleine: Quanto?
Duvalle: Mi sono rassegnato ad accettare 2 milioni e 200 mila franchi.
Madeleine: 2 milioni e 200 mila franchi?
Duvalle: 4 anni di lavoro Madame, tutte perle identiche e perfette. Mi creda Madame, benchè il prezzo...
Madeleine: Non discuto mai il prezzo quando io voglio una cosa. E questa la voglio.
Duvalle: Guardi che perfezione, che meraviglia! Non sono perle, queste sono lacrime di sirena Madame.
Madeleine: Come sa essere convincente, saprebbe vendermi qualsiasi cosa.
Duvalle: E se lei cambiasse idea, magari che so fra un paio d'anni, sarò sempre felice di riprendergliela.
Madeleine: Non mi conosce Monsieur Duvalle. Se prendo le perle non le rivedrà mai più, su questo ci può giurare.
Carlos: Dobbiamo andarcene di qui, ma prima dobbiamo rintracciare le perle. Chi era quell'uomo?
Madeleine: Un americano.
Carlos: Ah ma allora è fatta! Che ci vuole a trovarlo. Ce ne sono solo 100 milioni di americani. Carlos: Come si chiama?
Madeleine: Non lo so.
Carlos: Bene! Così non saremo intralciati da eventuali omonimie. Che aspetto ha?
Madeleine: E' alto.
Carlos: Un altro dato come questo e non potrà più sfuggirci! Nessuna qualità in particolare?
Madeleine: Bè sembrava un uomo di buongusto. Gli piacevo.
Madeleine (a Tom): La luna spagnola le dona terribilmente. Non l'avevo mai vista così prima d'ora.
Madeleine: Ti rendi conto che sei mio prigioniero? Niente auto niente telefono, a due ore dalla stazione più vicina e un treno che passa ogni due giorni.
Tom: E' spaventoso. Siamo soli.
Madeleine: Noi due soli.
Tom: Due giorni fa non sapevo che fossi al mondo.
Madeleine: Due giorni fa tu non esistevi.
Tom: Ti sbagli, io esistevo, ma non vivevo.
Madeleine: Cosa diresti se scoprissi che non sono una contessa?
Tom: Ti sposerei anche se fossi una principessa o una regina.
Madeleine: Cosa diresti se scoprissi che non sono una contessa?
Tom: Ti sposerei anche se fossi una principessa o una regina.
CLIP:
Le perle
L'arrivo in hotel
Luna spagnola
Prigioniero d'amore
2) L'ottava moglie di Barbablù
Il titolo originale è Bluebeard's Eighth Wife ed è un film del 1938 diretto da Ernst Lubitsch con protagonisti Gary Cooper, Claudette Colbert e David Niven.
Trailer originale:
La trama in breve:
Michael Brandon è un miliardario che in un grande magazzino della Riviera francese conosce Nicole Loiselle, figlia di un nobile decaduto e squattrinato e si innamorano subito. Decidono di sposarsi, ma poco prima delle nozze Nicole scopre che Michael è stato sposato già 7 volte, perciò temendo di diventare l'ennesimo trofeo sul muro dell'uomo, pensa bene di farlo faticare per ottenere il suo amore.
![]() |
Alcune scene del film |
Il film si basa sull'opera teatrale francese di Alfred Savoir La huitième femme de Barbe-Bleue, adattata poi in inglese da Charlton Andrews. Nel 1923 viene realizzato un primo film muto su questa storia, diretto da Sam Wood con protagonista Gloria Swanson (qui trovate il post sul suo film Viale del tramonto). Nel 1937 il regista Ernest Lubitsch decide di realizzarne una propria versione, riconducibile al genere della screwball comedy (commedia svitata) con al centro lo scontro tra i due sessi. Questo film segna l'inizio del sodalizio tra Lubitsch e gli sceneggiatori Billy Wilder e Charles Brackett. Inizialmente Lubitsch vuole che sia solo Brackett ad occuparsi della sceneggiatura, e non chiede di Wilder per non dare l'impressione che fosse un regista tedesco che favoriva i membri della comunità di immigrati tedeschi a Hollywood. Ma quando Manny Wolf, uno degli esecutivi dello Studio della Paramount, dice a Lubitsch che Brackett e Wilder sono un team indivisibile Ernest si convince. Per Billy Wilder è un sogno che si realizza in quanto ha sempre idolatrato Lubitsch. A lui infatti Wilder si rifarrà in futuro nei suoi film, sia per quanto riguarda lo stile brillante e sofisticato, ma anche per la cura meticolosa del copione, reso il più perfetto possibile in modo da dover solo fare piccole annotazioni (il suo motto era "La preparazione è tutto").
In occasione del loro primo meeting Lubitsch chiede ai due sceneggiatori secondo loro come dovrebbe avvenire l'incontro tra i due protagonisti, sostenendo che non debba essere una cosa ordinaria. A quel punto Wilder estrae il suo taccuino delle idee e suggerisce che i due si incontrino in un centro commerciale nel reparto dedicato all'abbigliamento maschile. Con nonchalance esordisce dicendo "Il ragazzo sta cercando di comprare un pigiama ma dorme solo con la camicia ed essendo un uomo parsimonioso intende comprare solo la parte di sopra. Il commesso gli dice che deve comprare anche i pantaloni, si prospetta all'orizzonte una catastrofe ma all'improvviso nel negozio entra una ragazza che dice di voler comprare solo i pantaloni del pigiama in quanto lei dorme solo con quelli addosso". Lubitsch e Brackett rimangono affascinati da questa idea. Mesi più tardi scopriranno che era Wilder stesso a dormire con la sola camicia del pigiama, e che era da un po' di tempo che voleva utilizzare questa situazione in una commedia (sull'annotare le proprie idee sul taccuino disse "sono sempre stato un incallito prendi-appunti perchè non sai mai quando la musa verrà a stuzzicarti il sopracciglio").
![]() |
A sinistra Ernest Lubitsch, poi Charles Brackett e Billy Wilder |
Lubitsch ha già lavorato con Claudette Colbert nel film L'allegro tenente del 1931 (con Mauriche Chevalier e Miriam Hopkins), ed è stato talmente piacevole che non deve pensarci due volte quando la prende come protagonista per il suo nuovo film.
Lubitsch ha pure già lavorato con Gary Cooper nel film Partita a quattro del '33 (sempre con Miriam Hopkins). Questo film è anche il secondo film che Cooper e la Colbert girano insieme dopo Il capitano del 1931 diretto da Edward Sloman, anche se in quel caso era un melodramma. Cooper ha inizialmente un po' paura di lavorare con la Colbert che era considerata un'esperta del genere della commedia.
Per il ruolo di Albert la Paramount prende in prestito dalla MGM David Niven, il quale dichiarerà, rimasto assolutamente soddisfatto dall'aver collaborato con Lubitsch, Cooper e la Colbert, che la lavorazione di questo film è stata probabilmente uno dei periodi più felici della sua vita, e che i suoi colleghi oltre ad essere attori esperti davvero molto professionali sono stati nel privato esseri umani meravigliosi.
Infine per la parte del padre di Nicole, il nobile decaduto, viene scelto Edward Everett Horton che aveva già lavorato con Lubitsch nel film del 1932 Mancia competente
Le riprese iniziano l'11 ottobre del 1937 e si concludono dopo circa 3 mesi nel gennaio del'38. Come set oltre ai teatri di posa della Paramount sono state girate alcune scene a Parigi e in Riviera.
![]() |
Alcune foto sul set con Ernest Lubitsch, Claudette Colbert e Gary Cooper |
A realizzare i costumi è sempre Travis Banton, costumista della Paramount, che veste Claudette Colbert con abiti magnifici che spaziano dallo chiffon, al satin, al lamè.
![]() |
I costumi di Claudette Colbert |
I costumi per Gary Cooper sono molto eleganti e vanno dallo smoking, al frac al tight.
![]() |
Gli abiti di Gary Cooper |
Dopo un periodo di post produzione il film debutta a New York il 23 marzo. Dopo questo film Lubitsch termina i rapporti con la Paramount per andare alla MGM a dirigere Greta Garbo in Ninotcka, sempre con Wilder e Brackett.
QUOTES:
Michael: Mi dica, chi è quella signorina?
Commesso: Una donna affascinante, non è vero Monsieur?
Michael: Lo so, ma chi è?
Commesso: La cosa salta agli occhi no?
Michael: Non per me.
Commesso: Una bella signora compra parte di un pigiama da uomo. Non ha marito, non ha fratelli, voilà.
Michael: Voilà cosa?
Commesso: Una donna innamorata.
Michael: Ah, voi francesi sempre maligni. Potrebbe avere uno zio.
Commesso: Oh no monsieur. Per uno zio si compra una pipa
Marchese de Loiselle: Mister Brandon lei non vuole finanziare il mio bel progetto, però potrebbe comprare una bella vasca da bagno.
Michael: Una cosa?
Marchese de Loiselle: Ho l'onore di possedere un glorioso cimelio francese, la sola e unica vasca da bagno di Luigi XIV.
Michael: Dolente, io faccio la doccia.
Marchese de Loiselle: Ma non dovrà farci il bagno, potrebbe metterla in biblioteca, usarla come portacenere.
Michael: La cenere io la butto sul tappeto.
Marchese de Loiselle: Tappeto? Tappeto! Allora le posso vendere un tappeto, mister Brandon!
Albert: Io vorrei aiutarti.
Nicole: Ma puoi. Tu sei l'unica persona che lavora tra i miei amici, Albert come si fa a ottenere un lavoro?
Albert: Cosa sai fare?
Nicole: Niente. Assolutamente niente. Sai è incredibile quanto sono improduttiva. Ci pensavo giusto ieri notte e mi sono sentita terribilmente depressa. Poi ricordando che tu hai trovato un posto ho potuto riprendere coraggio.
Michael (ad Albert): Le detto una lettera? Dunque "Museo delle Belle Arti, Hannibal Michigan, è il mio paese natìo. Signori miei, tra pochi giorni vi spedirò la vasca da bagno di Luigi decimo quarto, mi si assicura che è un pezzo autentico ma non posso garantirlo perchè quando il re si lavava non ero presente. Comunque, costa un mucchio di soldi. Cordiali saluti, eccettera."
Michael: Insomma, ho perso la testa per lei. Nel momento stesso in cui l'ho vista mi sono detto "Questa è la ragazza che voglio sposare". Troppo impulsivo?
Nicole: Oh no, no, no, no. Un uomo con la sua posizione non ha tempo da sprecare.
Michael: Io giudico a prima vista, in affari è una regola basilare, è il segreto del mio successo. Agisco d'istinto, spontaneamente, seguendo il mio impulso.
Nicole: Mister Brandon la prego non sia troppo impulsivo.
Michael: Che noia i preamboli. Il corteggiamento è l'iter burocratico del matrimonio, ma non serve a un accidente. Potrei portarla fuori per tre mesi, inviarle fiori, ronzarle attorno e non ne saprei più di lei di quanto ne sappia adesso. E' solo dopo il matrimonio che uno scopre...
Nicole: Di aver scelto la donna sbagliata
Michael: Bè quella giusta. In affari e in amore è la medesima cosa, uno deve buttarsi, deve rischiare.
Nicole: In affari la credevo più in gamba.
Michael: Che significa?
Nicole: Tenga il suo assegno Mister Brandon, questo potrà servirle di lezione. Non compri mai una sella con l'illusione di ottenere il cavallo in aggiunta.
Michael in parole povere, con quante donne sei stato sposato?
Michael: Ecco, avrai sentito parlare di Enrico VIII.
Insomma hai avuto sei mogli?
Michael: No sette.
Sette? Tu si che prendi sul serio il matrimonio. Sette matrimoni vuol dire sette divorzi.
Michael: No sei, una è morta.
Come hai detto, morta?
Michael: Di morte naturale.
Tra me e te c'è un universo intero. Ci sono 7 mogli.
Michael: Smetti di essere gelosa. Ho dimenticato la loro esistenza.
Questo è il punto. Tu compri le mogli come se fossero camicie e dopo che le hai indossate bè le getti via.
Michael: Non farti venire il complesso della lavanderia. Per piacere.
CLIP:
Il film potete vederlo comodamente qui:
ULTIMO MA NON PER IMPORTANZA
Se
volete rimanere aggiornati sui miei articoli potete iscrivervi alla
Newsletter che ho creato, è sufficiente cliccare su questo link https://blogfrivolopergenteseria.substack.com/
basta
inserire la vostra mail e cliccare Subscribe, riceverete via mail la
conferma dell'avvenuta iscrizione e ogni settimana quando uscirà un
nuovo articolo sul blog verrete avvisati.
Vi ringrazio per sostenermi sempre!- lunedì, agosto 15, 2016
- 0 Comments
Dopo aver pubblicato le ricette dei dolci (qui trovate il post) è arrivato il momento di parlare dei primi piatti consigliati dalle star della vecchia Hollywood. Ce n'è per tutti i gusti, dalle paste riccamente condite, alle zuppe dietetiche.
Buona lettura e buon appetito!
PENNE ALLA VODKA di Audrey Hepburn
Buona lettura e buon appetito!
PENNE ALLA VODKA di Audrey Hepburn
Durante le riprese del film Sabrina (di cui ho parlato qui) Audrey Hepburn affitta un appartamentino sul Wilshire Boulevard Los Angeles, per la prima volta un posto tutto suo senza la presenza della madre. In un'intervista racconterà "La gioia più grande era tornare a casa, mettermi dei vestiti vecchi ma comodi, e cucinare ascoltando la musica". La leggenda narra che l'origine di questa ricetta sia dovuta all'usanza degli addetti agli effetti speciali di Hollywood i quali per rendere più lucenti le ferite davanti alla telecamera diluivano la salsa di pomodoro con la vodka, e che durante le pause sul set usavano il "finto sangue" avanzato per condirci la pasta.
Ingredienti:
- lunedì, agosto 08, 2016
- 0 Comments
Nuovo post
su quello che Accadeva a Hollywood, in particolare la storia di altre due
"Stelle Rivali". Qualche tempo fa vi ho parlato di una delle faide più accese di
Hollywood, quella tra le attrici Bette Davis e Joan Crawford (trovate qui il
post), oggi invece vi parlerò della rivalità due star che per di più erano
anche sorelle: Olivia De Havilland e Joan Fontaine (quest'ultima aveva un nome
d'arte).
A separarle solo 15 mesi
di differenza, le due sorelle hanno perseguito la medesima carriera, hanno
gareggiato per lo stesso Oscar e hanno anche condiviso qualche fidanzato.
«Sono stata
la prima a sposarmi, la prima a vincere l’Oscar, la prima a diventare madre. Se
morirò prima di lei la farò infuriare perché l’avrò battuta anche in quello». - Joan Fontaine in un’intervista a
People nel 1978.
L'INFANZIA DAL GIAPPONE ALLA CALIFORNIA
- lunedì, agosto 01, 2016
- 2 Comments