Accadeva a Hollywood: Glorie spezzate: Frances Farmer, una vita tormentata pt.1

venerdì, maggio 15, 2020

Tra gli anni 30 e 40 un’attrice dall’incredibile bellezza e dall’indiscusso talento deve combattere con un’instabilità psichica aggravata da pressioni famigliari e delusioni sentimentali: tutto ciò le causa guai con la legge e comporta la sua reclusione in istituti psichiatrici dove subisce trattamenti che la segneranno per sempre. Qualcuno sostiene che addirittura le verrà praticata la lobotomia, ma sarà proprio così oppure si tratta dell’ennesimo caso in cui il mito annienta la realtà?

UNA GIOVANE DI CARATTERE
Frances Elena Farmer nasce il 19 settembre del 1913 a Seattle nello Stato di Washington figlia di Ernest Melvin Farmer e Cora Lillian Van Ornum: il padre è un avvocato dal carattere mite mentre la madre gestisce una piccola pensione e nel tempo libero è un’attivista che si batte per i diritti delle donne ed è una convinta anticomunista, ha un carattere molto forte e per questo si scontra spesso con la figlia.
La coppia ha altri due figli, Weasley nato nel 1908 ed Edith nel 1912, tuttavia il matrimonio di Ernest e Lillian arriva al capolinea quando Frances ha soli 4 anni.
Frances Farmer durante la sua infanzia, insieme al fratello Weasley, la sorella Edith ed il padre.
Crescendo la bambina dimostra una naturale predisposizione per l’esibizione e la madre le fa studiare musica e canto. Da ragazza Frances si distingue a scuola nella scrittura e nel dibattito, e durante l’ultimo anno delle superiori, il 1931, vince un concorso letterario grazie al suo saggio “God dies” (Dio muore) ateista e provocatorio che oltre al premio dei 100 dollari fa conquistare alla ragazza la prima pagina di diversi quotidiani di Seattle. Tutto ciò però le costerà anche critiche durissime da parte delle autorità politiche e dell’opinione pubblica.

La prima pagina di un quotidiano locale di Seattle che riporta la notizia della vittoria di Frances con il saggio "God dies"

La pagina dell'annuario scolastico di Frances Farmer
Lo stesso anno Frances si iscrive all’università di Washington, in un primo momento alla facoltà di giornalismo poi passa ad Arti drammatiche, e per mantenersi agli studi lavora come cameriera e maschera al cinema. Si distingue in particolare nelle rappresentazioni teatrali ed è allora che inizia a sognare di andare a New York anche se purtroppo non dispone dei mezzi economici. Nella primavera del 1935 la vendita di un gran numero di abbonamenti per il giornale comunista di Seattle “The voice of Action” le fa vincere un viaggio in Unione Sovietica per frequentare il teatro d’arte di Mosca: in particolare è previsto un volo in aereo fino a New York al quale seguirà la traversata a bordo del transatlantico Washington alla volta dell'Europa e Mosca. La stampa l’attacca definendola una traditrice del proprio Paese ma più che per motivazioni politiche a spingere Frances è la possibilità per studiare il teatro russo e nizia a nutrire la speranza di potersi stabilire a New York una volta rientrata dalla Russia.  Sul finire dell'estate del '35 dopo il viaggio in Russia e grazie ai pochi risparmi e qualche lavoretto Frances riesce ad affittare una stanza a Manhattan e inizia a presentarsi a diversi provini: alla fine viene notata dalla Paramount che rimasta colpita dal polverone sollevato per il viaggio in Russia le offre un contratto a 100 dollari la settimana.
Frances prima di imbarcarsi sul Washington alla volta di Mosca
Per Frances il cinema rappresenta solo il punto di partenza che la porterà al suo vero amore, il teatro: infatti in questo periodo la sua insegnante di recitazione Sophie Rosenstein la mette in contatto con la compagnia teatrale Group Theatre di Clifford Odets. La casa di produzione le propone di adottare un nome d’arte ma lei si rifiuta categoricamente. Nel frattempo conosce Wycliffe Anderson un giovane attore del quale si innamora e che sposa precipitosamente, ma appena un anno dopo i due divorzieranno. Dopo aver preso parte a tre film, tra cui il western "Rhythm of the range" dov’è accanto a Bing Crosby, Frances partecipa a quello che ancora oggi viene ricordato come il suo migliore, ovvero "Ambizione" diretto da William Wyler e Howard Hawks, nel quale interpreta il doppio ruolo di una prostituta disillusa e della sua stessa figlia pura ed ingenua: alcuni critici addirittura arrivano ad accostare la sua performance a quelle di Greta Garbo. La Premiere del film si tiene proprio nella sua città, Seattle, nello stesso cinema in cui Frances ha lavorato come maschera e ad accoglierla con gran fasto sono le stesse illustri personalità che solo l’anno prima l’avevano screditata, nonchè entrambi i genitori.

Al pari della carriera nel cinema Frances porta avanti anche diverse iniziative umanitarie come la raccolta fondi a sostegno dei lealisti nella guerra civile spagnola. La Farmer nel 1937 riesce ad ottenere un permesso dalla Paramount per prendere parte allo spettacolo teatrale “Golden Boy”; probabilmente la ragione dell’accondiscendenza dello Studio risiede nel fatto che gli ultimi 3 film della Farmer, tra cui "Alla conquista dei dollari" accanto a Cary Grant ed "Exclusive" insieme a Fred MacMurray, non hanno riscosso lo stesso successo di "Ambizione", e l’attrice a causa del suo temperamento difficile e per le interviste in cui fa dure critiche al mondo del cinema inizia a non essere ben vista nello show business. Lo spettacolo rimane in cartellone a Broadway per 250 repliche alle quali segue un tour in tutto il Paese, e i critici esprimono pareri favorevoli alla performance di Frances.
I Film di Frances Farmer con Cary Grant e Fred MacMurray
Materiale promozionale dello spettacolo teatrale "Golden Boy"
Frances nel frattempo inizia una tormentata relazione sentimentale con l’impresario Odets, già sposato con l’attrice Louise Reiner, il quale poi decide di lasciarla per tornare dalla moglie, e Frances finisce per affogare il suo dispiacere nell’alcol. A questo si aggiunge la causa legale intentatagli dall’agente che le aveva procurato il primo provino, il quale l’accusa di non averlo pagato. A far traboccare il vaso ci pensa la compagnia teatrale che in vista della tournée in Inghilterra decide d
i sostituirla con un’altra attrice. Tornata a Hollywood Frances prende parte ad alcuni film di serie B o comunque interpretando ruoli marginali, ed è in questo periodo che l’attrice inizia ad assumere delle anfetamine (delle quali purtroppo all’epoca non si conoscono gli effetti collaterali tra cui sintomi simili alla schizofrenia). Nel 1939 torna a teatro grazie a due spettacoli diretti da Elia Kazan, ma all’inizio del 1940 abbandona la produzione de "La quinta colonna" di Ernest Hemingway per la depressione in cui versa. Prende parte ad altri film nel 1941 scontrandosi sempre con lo Studio, e dopo aver rifiutato di prendere parte al film "Segretario a mezzanotte" di Mitchell Leisen la Paramount decide di recedere il suo contratto.

CONTINUA... 

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