Vivien Leigh, nata Vivian Mary Hartley, è stata una grande attrice inglese, vincitrice di due premi Oscar e che ha recitato come protagonista in quello che ancora oggi è considerato uno dei capolavori del cinema di tutti i tempi: “Gone with the wind” (“Via col vento”).
Vivian nasce il 5 Novembre 1913 a Darejeeling nell'India Britannica Occidentale. I suoi genitori, Gertrude un'irlandese cattolica molto devota, ed Ernest
Hartley funzionario dello Yorkshire trasferitosi in India per far
fortuna, si erano conosciuti a Calcutta nel 1910 e sposati due anni dopo.
Dall'età di sei anni Vivian viene mandata a studiare in severissimi collegi sparsi per l'Europa, prima a Roehampton vicino Londra, poi a Dinard sulla costa atlantica francese, e Sanremo (dove imparerà un discreto italiano che le tornerà utile in alcuni film), ed è in queste scuole che prende parte ad alcune recite teatrali in cui spicca per la sua disinvoltura sul palcoscenico. La ragazza vive da sempre con il rischio incombente della tubercolosi e l'unica prevenzione e cura conosciuta in quel periodo è stare al sole e all'aria aperta. Nel 1930 frequenta la Sainte-Monique ad Auteuil nella periferia parigina che prevede materie come francese, danza, cucina e recitazione (insegnata da un'attrice della Comédie Francaise, una fonte d'ispirazione per Vivian), ma dopo poco la madre, reputando lo stile di vita parigino troppo libertino, la manda alla più tranquilla scuola di perfezionamento dei baroni von Roeder nelle Alpi bavaresi. Nel 1931 ottiene dal padre il permesso di iscriversi alla scuola di teatro Royal Academy of Dramatic Art di Londra. Al Ballo della caccia di Dermouth nel 1932, Vivian incontra Herbert Leigh Holman, un brillante e facoltoso avvocato trentunenne, che diventerà dopo poco suo marito. A un anno dal matrimonio diventano genitori di Suzanne, anche se è Vivian non manifesta un grande entusiasmo materno perchè non vuole rinunciare alla carriera che aveva deciso di intraprendere, la recitazione.
Vivian, di nascosto dal marito, decide di posare per delle fotografie in abito da sera da far circolare nelle case cinematografiche londinesi per farsi conoscere. Consapevole di alcuni suoi difetti fisici, Vivian, ha però l'abilità di mimetizzarli se non addirittura sfruttarli: i capelli piuttosto ricci che si farà stirare per quasi tutta la vita, la corporatura minuta (era alta meno di un metro e sessanta) che compenserà tenendo sempre un portamento imperioso, l'asimmetria delle sopracciglia (una più inarcata e alta dell'altra) che trasformerà in una sua caratteristica distintiva.
Dall'età di sei anni Vivian viene mandata a studiare in severissimi collegi sparsi per l'Europa, prima a Roehampton vicino Londra, poi a Dinard sulla costa atlantica francese, e Sanremo (dove imparerà un discreto italiano che le tornerà utile in alcuni film), ed è in queste scuole che prende parte ad alcune recite teatrali in cui spicca per la sua disinvoltura sul palcoscenico. La ragazza vive da sempre con il rischio incombente della tubercolosi e l'unica prevenzione e cura conosciuta in quel periodo è stare al sole e all'aria aperta. Nel 1930 frequenta la Sainte-Monique ad Auteuil nella periferia parigina che prevede materie come francese, danza, cucina e recitazione (insegnata da un'attrice della Comédie Francaise, una fonte d'ispirazione per Vivian), ma dopo poco la madre, reputando lo stile di vita parigino troppo libertino, la manda alla più tranquilla scuola di perfezionamento dei baroni von Roeder nelle Alpi bavaresi. Nel 1931 ottiene dal padre il permesso di iscriversi alla scuola di teatro Royal Academy of Dramatic Art di Londra. Al Ballo della caccia di Dermouth nel 1932, Vivian incontra Herbert Leigh Holman, un brillante e facoltoso avvocato trentunenne, che diventerà dopo poco suo marito. A un anno dal matrimonio diventano genitori di Suzanne, anche se è Vivian non manifesta un grande entusiasmo materno perchè non vuole rinunciare alla carriera che aveva deciso di intraprendere, la recitazione.
Vivian, di nascosto dal marito, decide di posare per delle fotografie in abito da sera da far circolare nelle case cinematografiche londinesi per farsi conoscere. Consapevole di alcuni suoi difetti fisici, Vivian, ha però l'abilità di mimetizzarli se non addirittura sfruttarli: i capelli piuttosto ricci che si farà stirare per quasi tutta la vita, la corporatura minuta (era alta meno di un metro e sessanta) che compenserà tenendo sempre un portamento imperioso, l'asimmetria delle sopracciglia (una più inarcata e alta dell'altra) che trasformerà in una sua caratteristica distintiva.
- mercoledì, ottobre 14, 2015
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