- lunedì, settembre 19, 2016
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Curiosando su Amazon alla ricerca di titoli di nuovi libri da aggiungere alla mia Lista dei desideri (in previsione di acquisti futuri) mi sono imbattuta in questo libro di Frank DeCaro "The Dead Celebrity Cookbook: A Resurrection of Recipes from More Than 145 Stars of Stage and Screen", un libro che raccoglie alcune ricette delle Star più famose. Non essendo disponibile in Italia ho deciso lo stesso di prendere spunto da questo libro per iniziare a cercare su internet alcune ricette delle celebrità della vecchia Hollywood per farne poi una serie di post in cui ho tradotto le istruzioni e convertito le unità di misura, dato che ciò che ho trovato proviene prevalentemente dagli Stati Uniti e gli ingredienti sono misurati in tazze (cups) cucchiai (table spoon) e cucchiaini (tea spoon).
Ho deciso di incominciare dai dolci, perchè sono le ricette che mi hanno più colpito.
BROWNIES di Katharine Hepburn
Nel 1975 Katharine Hepburn rilascia un’intervista alla giornalista del Ladies Home Journal Liz Smith e in quest'occasione l'attrice rivela il suo segreto per realizzare “The perfect brownies!”.
Ingredienti: Per circa 12 brownies
- lunedì, luglio 25, 2016
- 0 Comments
SUL CINEMA
The average Hollywood film star’s ambition is to be
admired by an American, courted by an Italian, married to an Englishman
and have a French boyfriend.
Le ambizioni della star hollywoodiana
media sono essere ammirata da un americano, corteggiata da un italiano,
sposata ad un inglese e avere un fidanzato francese.
Being an actor is such a humiliating experience because you are selling
yourself to the public, your face, your personality, and that is
humiliating. As you get older, it becomes more humiliating because
you've got less to sell.
Essere un attore è un'esperienza cosìumiliante, vendi te stessa al pubblico, il tuo viso, la tua personalità e
questo è umiliante. Più si invecchia e più diventa umiliante perchè hai
meno da vendere.
- venerdì, giugno 10, 2016
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Con l'arrivo dell'Estate ho pensato di ricercare un po' di fresco raccogliendo in un post le foto delle celebrità della Vecchia Hollywood in vacanza sulla neve (qui trovate il post sulle vacanze al mare, e nello specifico a Malibu).
Le località preferite dagli attori erano per quanto riguarda l'Europa le Alpi Svizzere e Francesi, e in America le località vicino ai grandi parchi naturali, come per esempio il June Lake in California poco distante dal famoso Parco di Yosemite, la Sun Valley nell'Idaho ma forse la più famosa e frequentata dalle Star era Aspen in Colorado.
A sinistra il JUNE LAKE in California e a destra la SUN VALLEY nell'Idaho |
A frequentare le Alpi Svizzere era in primis la famiglia reale di Monaco, la principessa Grace e il principe Ranieri insieme ai figli Carolina, Alberto e Stéphanie, ma anche Audrey Hepburn passava quasi sempre qui le sue vacanze, insieme al marito Mel Ferrer e il figlioletto Sean.
ALPI SVIZZERE |
- venerdì, giugno 03, 2016
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Ed ecco l'ultimo film della Full Immersion dedicata a Montgomery Clift. Qui trovate la Prima parte e qui la seconda.
2) Improvvisamente l'estate scorsa
2) Improvvisamente l'estate scorsa
Il titolo originale è Suddenly, Last Summer
è un film del 1959 diretto dal regista Joseph L. Mankiewicz con
protagonisti Elizabeth Taylor, Montgomery Clift e Katharine Hepburn.
Trailer originale:
La trama in breve: Il dott. John Cukrowicz è un neurochirurgo che da poco esegue un intervento in grado di "ridare pace alle menti tormentate": la lobotomia. L'ospedale presso cui opera avrebbe bisogno di un finanziamento e il suo superiore gli sottopone il caso della signora Venable, una ricca e colta donna di mezza età che vorrebbe fare una cospicua donazione a patto che il dottore lobotomizzi la nipote Catherine: la giovane infatti è impazzita "l'estate scorsa" in occasione di una vacanza insieme al cugino Sebastian (figlio della signora Venable) che è morto in circostanze misteriose. Il medico decide di incontrare la signora Venable e fin da subito si rende conto del morboso rapporto che aveva col figlio. In un secondo momento decide di incontrare Catherine che fin da subito si dimostra sana di mente: è solo confusa dai farmaci che le vengono somministrati ed ha un'amnesia che non le fa ricordare cosa sia successo al cugino. Il dottore prende a cuore il suo caso e decide di aiutarla a recuperare la memoria, anche se nessuno immagina il terribile segreto rimasto celato per troppo tempo.
Alcune scene del film |
L'entrata in scena di Katharine Hepburn, una delle più belle della storia del cinema: dell'attrice si sente prima la voce e poi la si vede scendere dall'altro attraverso un elegantissimo ascensore a vista.
|
Sia l'entrata in scena che l'uscita alla fine avvengono attraverso questo elegante ascensore, quasi regale. Nella foto a destra Katharine Hepburn sul set. |
Dagli
anni '30 il codice di Produzione aveva posto molte restrizioni agli
argomenti e i toni che i produttori di film potevano usare nei propri
lavori, ma sul finire degli anni '50 gli standard morali a cui era
abituato il pubblico stavano venendo meno e i registi cercavano di
sfidare i limiti posti dalla censura osando trattare argomenti un tempo
tabù come il sesso e la droga. Una delle pellicole più audaci per
l'epoca è stata sicuramente questa che fece da apripista per i film che
seguiranno negli anni '60. Il film è basato sul dramma teatrale in un
atto Improvvisamente l'estate scorsa di Tennessee Williams che
aveva debuttato a Off-Broadway il 7 gennaio del 1958. Trarre da
quest'opera un film per il cinema era una vera sfida in quanto venivano
trattati temi molto forti come l'omosessualità , la lobotomia, l'incesto e
addirittura il cannibalismo. La trama si discosta leggermente dal
dramma teatrale, in quanto vengono eliminati i riferimenti espliciti
all'omosessualità , anche se comunque si intuisce lo stesso.
Elizabeth Taylor era al suo primo film da indipendente in quanto aveva appena concluso il proprio contratto con la MGM e sapeva di essere la Star che aveva maggior successo al botteghino perciò usò questo suo potere quando le fu chiesto di prendere parte a questo film per chiedere che insieme a lei fosse preso anche Montgomery Clift. L'attore dopo il tragico incidente aveva una grave dipendenza da alcol e farmaci e non fu in grado di trovare un medico che garantisse la sua "assicurabilità " ma nonostante questo il produttore Sam Spiegel decide di rischiare e lo assume.
Per la parte dell'eccentrica vedova Venable viene scelta Katharine Hepburn, che mancava dal grande schermo da 2 anni durante i quali si era dedicata al teatro. Quella che ancora oggi è considerata la più grande attrice di tutti i tempi, quando viene scelta aveva al suo attivo già decine di film: 9 girati in coppia con Spencer Tracy (a breve scriverò un post su di loro) come La donna del giorno, La costola di Adamo e La segretaria quasi privata, le commedie screwball con Cary Grant (Il diavolo è femmina, Incantesimo, Susanna e Scandalo a Philadelphia), nonchè La regina d'Africa con Humphrey Bogart nel '51.
Gli argomenti trattati non furono l'unica difficoltà durante la lavorazione del film, infatti anche l'umore degli attori protagonisti non fu una cosa facile da gestire. Elizabeth Taylor era ancora in lutto per la morte del marito Mike Todd (vi rimando qui al post che ho scritto sui suoi matrimoni) e tuttavia aveva frettolosamente e impulsivamente deciso di buttarsi in un altro matrimonio con il migliore amico del marito, Eddie Fisher, ma stava iniziandosi a rendere conto dell'errore che aveva commesso. Per girare la scena in cui racconta la morte di Sebastian, emotivamente molto intensa, Elizabeth Taylor ricorse al metodo Stanislavski e usò il dolore per la scomparsa del marito Todd. Katharine Hepburn era infelice per il doversi trovare lontano dal suo "amore segreto" Spencer Tracy che era gravemente malato, ed era furiosa con il regista Joseph Mankiewicz che sembrava preferire Elizabeth Taylor a lei. Montgomery Clift invece era in uno stato catatonico e apatico a causa dell'abuso dell'alcol e dei farmaci in seguito al suo incidente in cui era rimasto sfigurato, e la Taylor e la Hepburn erano arrabbiate col regista che sembrava indifferente ai problemi che stava affrontando Clift. L'attore non riusciva a girare lunghe scene a causa del tremolio e della stanchezza fisica, il che costringeva il regista a tagliare continuamente le scene dopo tre o quattro battute .
Lo stesso regista Joe Mankiewicz soffriva di un doloroso problema di pelle che lo costringeva a usare dei guanti per tutto il tempo. Katharine Hepburn alla fine riuscì ad esprireme il proprio disprezzo per il regista: alla fine dell'ultimo ciak si recò da lui e, quando ebbe da lui la conferma che il suo lavoro fosse effettivamente finito, gli sputò in faccia.
Le riprese degli interni furono effettuate negli Studi
Per le riprese nella spiaggia Cabeza de Lobo (tradotto testa di lupo, ma c'è anche un riferimento al lobo cerebrale che viene coinvolto nell'operazione della lobotomia) usarono diverse location in Spagna, principalmente l'isola delle Baleari Maiorca e la Costa Brava in Catalogna.
Il giardino primordiale ricorda una giungla preistorica in un film di creature mostruose. Tennessee Williams nella sua opera lo descrive così:
Elizabeth Taylor era al suo primo film da indipendente in quanto aveva appena concluso il proprio contratto con la MGM e sapeva di essere la Star che aveva maggior successo al botteghino perciò usò questo suo potere quando le fu chiesto di prendere parte a questo film per chiedere che insieme a lei fosse preso anche Montgomery Clift. L'attore dopo il tragico incidente aveva una grave dipendenza da alcol e farmaci e non fu in grado di trovare un medico che garantisse la sua "assicurabilità " ma nonostante questo il produttore Sam Spiegel decide di rischiare e lo assume.
Per la parte dell'eccentrica vedova Venable viene scelta Katharine Hepburn, che mancava dal grande schermo da 2 anni durante i quali si era dedicata al teatro. Quella che ancora oggi è considerata la più grande attrice di tutti i tempi, quando viene scelta aveva al suo attivo già decine di film: 9 girati in coppia con Spencer Tracy (a breve scriverò un post su di loro) come La donna del giorno, La costola di Adamo e La segretaria quasi privata, le commedie screwball con Cary Grant (Il diavolo è femmina, Incantesimo, Susanna e Scandalo a Philadelphia), nonchè La regina d'Africa con Humphrey Bogart nel '51.
Gli argomenti trattati non furono l'unica difficoltà durante la lavorazione del film, infatti anche l'umore degli attori protagonisti non fu una cosa facile da gestire. Elizabeth Taylor era ancora in lutto per la morte del marito Mike Todd (vi rimando qui al post che ho scritto sui suoi matrimoni) e tuttavia aveva frettolosamente e impulsivamente deciso di buttarsi in un altro matrimonio con il migliore amico del marito, Eddie Fisher, ma stava iniziandosi a rendere conto dell'errore che aveva commesso. Per girare la scena in cui racconta la morte di Sebastian, emotivamente molto intensa, Elizabeth Taylor ricorse al metodo Stanislavski e usò il dolore per la scomparsa del marito Todd. Katharine Hepburn era infelice per il doversi trovare lontano dal suo "amore segreto" Spencer Tracy che era gravemente malato, ed era furiosa con il regista Joseph Mankiewicz che sembrava preferire Elizabeth Taylor a lei. Montgomery Clift invece era in uno stato catatonico e apatico a causa dell'abuso dell'alcol e dei farmaci in seguito al suo incidente in cui era rimasto sfigurato, e la Taylor e la Hepburn erano arrabbiate col regista che sembrava indifferente ai problemi che stava affrontando Clift. L'attore non riusciva a girare lunghe scene a causa del tremolio e della stanchezza fisica, il che costringeva il regista a tagliare continuamente le scene dopo tre o quattro battute .
Lo stesso regista Joe Mankiewicz soffriva di un doloroso problema di pelle che lo costringeva a usare dei guanti per tutto il tempo. Katharine Hepburn alla fine riuscì ad esprireme il proprio disprezzo per il regista: alla fine dell'ultimo ciak si recò da lui e, quando ebbe da lui la conferma che il suo lavoro fosse effettivamente finito, gli sputò in faccia.
Katharine Hepburn, Elizabeth Taylor, Montgomery Clift insieme sul set del film e con il regista Joe Mankiewicz |
Per le riprese nella spiaggia Cabeza de Lobo (tradotto testa di lupo, ma c'è anche un riferimento al lobo cerebrale che viene coinvolto nell'operazione della lobotomia) usarono diverse location in Spagna, principalmente l'isola delle Baleari Maiorca e la Costa Brava in Catalogna.
Il giardino primordiale ricorda una giungla preistorica in un film di creature mostruose. Tennessee Williams nella sua opera lo descrive così:
"...un fantastico giardino che ricorda più una foresta tropicale o una foresta nell'età preistorica dei dinosauri. I colori di questa giungla-giardino sono violenti, soprattutto col caldo cocente dopo la pioggia".Il giardino ha un ruolo chiave nel film in quanto le scene più importanti si svolgono tutte lì. Lo scenografo Oliver Messel ha condotto molte ricerche prima di progettare il set in quanto voleva ricreare fedelmente l'atmosferma del quartiere francese di New Orleans: per questo fece ampio uso di balconate, colonne e cancelli decorati. Messel insieme al suo assistente Skillan scelse la pianta carnifora e tutto il foliage esotico, ricorrendo anche a foglie di banana in cartapesta da inserire in mezzo a quelle vere: in tutto furono impiegate più di 70 diverse varietà di piante. Grazie ai set realizzati per questo film Messel ricevette una nomination agli Oscar.
Bozzetto dello scenografo Oliver Messel per il giardino di Sebastian; una foto del modello usato per il film, esposta oggi al Victoria & Albert Museum di Londra; una scena del film |
Riconoscimenti: Il film si presenta agli Oscar del 1960 con 3 Nomination Miglior attrice protagonista a Elizabeth Taylor, Miglior attrice protagonista a Katharine Hepburn e Migliore scenografia, anche se purtroppo non vince nessuna statuetta (quell'anno erano candidate anche Audrey Hepburn per Storia di una monaca e Doris Day per Il letto racconta, ma sarà Simone Signoret per La strada dei quartieri alti a vincere come Migliore attrice). Ai Golden Globe le due attrici ricevono un'altra nomination come Miglior Attrice in un film drammatico ed è la Taylor a conquistare il premio. Inoltre vincerà anche un premio speciale alla cerimonia del David di Donatello. Il film è costato quasi 3 milioni di dollari e ne ha incassati al botteghino più del doppio.
QUOTES:
Dott. John Cukrowicz: Non avevo mai visto una pianta carnivora. Come si chiama?
Sig.ra Venable: La Venere Carnivora. E' una creatura divoratrice che giustamente si chiama come la Dea dell'Amore.
Sig.ra Venable: Lei dottore assomiglia a mio figlio in qualche modo.
John: In quale?
Sig.ra Venable: Anche lei come medico e studioso è tutto dedicato a quest'arte, perchè è un'arte la sua. Anche lei si serve degli altri allo scopo di creare, quasi come un Dio.
John: Veramente la mia arte è guarire, servire non servirsi.
Sig.ra Venable: Ah bè, il risultato è lo stesso. Proprio lo stesso.
Sig.ra Venable: La vita per molti che cos'è se non una scia di detriti. Ogni giorno un nuovo mucchio di ruderi, tutta una via fiancheggiata da ruderi. Ruderi che solo la morte può alla fine sgombrare.
John: Mi ha detto che sua nipote è affetta da dementia precox. Ci sarà una diagnosi più dettagliata.
Sig.ra Venable: Che bel nome per una malattia. Sembrerebbe quello di un fiore raro, no? Un fiore notturno, la dementia precox.
Sig.ra Venable: Milioni
di anni fa i dinosauri si nutrivano delle foglie di questi alberi.
Erano vegetariani perciò la specie si è estinta. Erano troppo teneri per
la loro mole. E poi vennero i carnivori, i divoratori di carne, e loro
ereditarono il mondo. Come sempre succede.
Catherine: Non è forse questo l'amore: usare gli altri? E l'odio, non sapere usare gli altri?
CLIP:
Il dott. Cukrowicz e la Signora Venable
Cosa accadde a Cabeza de Lobo
Finale
ULTIMO MA NON PER IMPORTANZA
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- 0 Comments
Nella storia molti personaggi famosi hanno incontrato sul loro cammino un profumo o una fragranza in particolare, sia che perchè semplicemente ne hanno amato uno di un marchio già famoso (che magari lo ha prodotto proprio dedicandolo a quella Star), sia perchè si lanciarono nella produzione vera e propria di linee di profumi.
Mitsuoko di Guerlain è sicuramente il profumo preferito dal maggior numero di Star: tra i più importanti ricordiamo Charlie
Chaplin, Jean Harlow, Ingrid Bergman e Ava Gardner. Uno dei più antichi
profumi al mondo, nasce nel 1919 quando il profumiere Jacques Guerlain,
nipote di Pierre François Pascal Guerlain fondatore del marchio,
crea una combinazione di fragranze che battezza col nome di Mitsuoko,
che in giapponese significa "mistero" e si ispira al nome della
protagonista del racconto di Claude Farrère La bataille. Parla della storia
dell'amore impossibile tra Mitsuoko, la moglie di Togo Heihachiro, e un
ufficiale inglese, sullo sfondo della guerra russo-giapponese. Il
flacone fu progettato da Georges Chevalier che lo impreziosì con volute
in stile Art Nouveau e con un tappo a forma di cuore cavo, una vera
novità per l'epoca. Il profumo presenta note di pesca, rosa e gelsomino
con un fondo di bosco dato dal muschio di quercia.
- martedì, maggio 17, 2016
- 1 Comments
"Tennis, anyone?"
E' questa la battuta pronunciata da Humphrey Bogart sul palcoscenico di Broadway ai suoi esordi, quando entrava in scena con un completo da tennis.
Il tennis era molto in voga tra i divi di Hollywood che non potevano certamente abbassarsi al livello di sport popolari come il baseball e il basket, in cui ci si scontrava e sporcava. A questi infatti preferivano l'eleganza e la disciplina del tennis, e il fatto che ci si potesse giocare con un abbigliamento semplice quanto raffinato.
Ecco alcune delle celebrità più famose della Hollywood degli anni d'oro sui campi da tennis: alcuni più che altro pare fossero in posa per un servizio fotografico, mentre altri lo presero molto più seriamente.
Le Brune
Da sinistra: Barbara Stanwyck, Rita Hayworth, Elizabeth Taylor, Bette Davis ed Ava Gardner.
- venerdì, maggio 06, 2016
- 1 Comments
Il mio prof. di Storia del Cinema all'università mi aveva detto che esistevano almeno una ventina di film classici legati al Natale, tutti del periodo '30-'60. In questi anni ho cercato di trovarne qualcuno da sola, e nei giorni scorsi che ho avuto un po' di influenza ne ho approfittato per vederne alcuni. Mano a mano che ne recupererò e vedrò qualcuno poi editerò questo post in modo che rimangano tutti nello stesso posto.
Per non ripetermi non ho incluso i miei classici preferiti di Natale di cui ho già parlato qui
1. Incantesimo
Anno: 1938
Titolo originale: Holiday
Regista: George Cukor
Trama: un uomo di umili origini che, una volta affermatosi, si trova ad essere
combattuto tra il proprio stile di vita libertario e le rigide
tradizioni della ricca famiglia della fidanzata.
2. Ricorda quella notte
Anno: 1940
Titolo originale: Remember the night
Regista: Mitchell Leisen
Cast: Barbara Stanwyck, Fred MacMurray e Beulah Bondi
Trama: Una ladra in attesa di giudizio viene invitata dal giovane magistrato della
pubblica accusa a passare le vacanze di Natale in famiglia.
3. Ho sognato un angelo
Anno: 1941
Titolo originale: Penny Serenade
Regista: Georgre Stevens
Cast: Cary Grant, Irene Dunne
Trama: Julie e Roger ne hanno passate tante insieme, ma oramai il loro
matrimonio è alla fine. Prima di abbandonare la casa, Julie decide di
riascoltare i loro vecchi dischi e le note la riportano indietro con la
memoria. Rivive così tutte le tappe fondamentali della sua storia
d'amore con Roger e alla fine si rende conto che forse una speranza d
tornare insieme ancora c'è.
4. Il signore resta a pranzo
Anno: 1942
Titolo originale: The Man Who Came to Dinner
Regista: William Keighley
Cast: Bette Davis, Monty Woolley, Ann Sheridan, Jimmy Durante, Richard Travis
Trama: Il celebre oratore Sheridan Whiteside è in giro per la provincia
americana per una serie di conferenze. Un giorno accetta l'invito di una
famiglia dell'Ohio, suoi grandi ammiratori, e insieme alla sua
segretaria Maggie Cutler raggiunge la casa dei signori Stanley.
Purtroppo, mentre sta per raggiungere la soglia, scivola sul ghiaccio e
si sloga un piede. L'infortunio lo costringe a fermarsi in casa dei suoi
ospiti, che, grazie ai suoi comportamenti stravaganti e poco gentili,
in breve tempo perdono la stima che provavano nei suoi confronti.
Marycommento: Primo film che vedo con Bette Davis, veramente un'attrice non solo capace di interpretare parti drammatiche (che conosco in quanto famose, come Eva contro Eva o Che fine ha fatto Baby Jane). In questa deliziosa commedia è veramente brava e comica. Per non parlare poi di Monty Wooley che si è divertito un sacco a fare la parte del burbero ricco viziato.
- venerdì, dicembre 18, 2015
- 0 Comments
Espulso da scuola a 13 anni, grazie ad un permesso falsificato del padre, si unisce alla compagnia di saltimbanchi Pender, nella quale si esibisce come acrobata sui trampoli e trova una sorta di "famiglia adottiva", e nel 1920 parte per un tour di due anni negli Stati Uniti, al termine del quale decide di rimanere in America a lavorare nel mondo dello spettacolo. Inizia esibendosi a teatro nel genere Vaudeville e nella commedia brillante. E' questo periodo trascorso sul palcoscenico a fare il giocoliere, il mimo e l'acrobata che gli conferirà la prestanza, la grazia e gli splendidi tempi comici che gli saranno molto utili per i suoi ruoli nei film.
Dopo essere apparso in qualche spettacolo di Broadway, nel 31 approda a Hollywood e viene scritturato dalla Paramount Pictures per 350 dollari alla settimana che gli impone però di cambiare il suo nome in Cary Grant, più breve e accattivante. Lo Studio lo relega a ruoli di seduttore in film con Marlene Dietrich (Venere Bionda '32) e Mae West (Lady Lou '33), così dal '37 riesce a farsi mettere sotto contratto dalla Columbia Pictures.
Con Marlene Dietrich e Mae West |
Cary Grant era alto 1 metro e 87 centimentri, aveva un fisico atletico, uno sguardo magnetico, un sorriso perfetto e una fossetta marcata sul mento (suo tratto distintivo). Il regista Josef von Sternberg, che lo ha diretto in Venere bionda del '32, gli disse che aveva la riga dei capelli dalla parte sbagliata, così Grant si fece la riga dall'altra parte e la portò così per il resto della sua carriera.
L'occasione per esprimere il suo talento si presenta nel 1935 quando
viene prestato alla RKO perchè George Cukor lo vuole nel come
protagonista insieme a Katherine Hepburn nel film Il diavolo è femmina
(in originale Sylvia Scarlett). Ed è subito un successo: diventa il nuovo volto di Hollywood, il
protagonista perfetto delle commedie romantiche del genere Screwball, l'uomo che unisce l'eleganza sofisticata all'ironia.
Grant è il primo attore riuscito ad uscire dallo Studio System, non rinnovando il contratto con la Major, diventanto così indipendente, potendo controllare finalmente ogni aspetto della sua carriera.
Grant è il primo attore riuscito ad uscire dallo Studio System, non rinnovando il contratto con la Major, diventanto così indipendente, potendo controllare finalmente ogni aspetto della sua carriera.
Il sodalizio con Katherine Hepburn si ripropone in altre 3 bellissimi film, Susanna del 38, Incantesimo del 38 e Scandalo a Filadelfia del 1940 (una commedia del remarriage che ha per oggetto lo spassosissimo triangolo amoroso con James Stewart).
Tra Cary Grant e il maestro del brivido Alfred Hitchcock nasce una bellissima collaborazione: il regista coglie in lui un lato oscuro e misterioso, che decide di sfruttare in ben 4 film: Il Sospetto del '41 con Joan Fontaine; Notorious l'amante perduta del '46 con Ingrid; Caccia al ladro del 1955 con Grace Kelly; Intrigo internazionale del '59.
Altri film in cui l'ho adorato e che consiglio: Arsenico e vecchi merletti di Frank Capra del'44 (di cui ho parlato qui ), La moglie del vescovo del '47 con David Niven e Loretta Young (in cui interpreta un angelo che deve salvare una famiglia a Natale, di cui intendo parlare in un post a breve, su tutti i classici di Natale), La casa dei nostri sogni del 1948, Ogni ragazza vuol marito del 1948 (di cui ho parlato qui), Il Magnifico scherzo del '52 con Marilyn Monroe diretto da Howard Hawks, Un amore splendido del '57 con Deborah Kerr (e anche di questo farò un post).
Mentre i film che non ho visto e intendo vedere prossimamente sono: La signora del venerdì del 40 di Hawks, L'erba del vicino è sempre più verde del 60 sempre con la Kerr, Il visone sulla pelle del 62 con Doris Day, Sciarada del 63 con Audrey Hepburn.
Gli vennero attribuiti flirt con le sue partner durante le riprese dei film, nessuno però confermato.
Invece ebbe una vita amorosa movimentata, si sposò ben 5 volte, con donne sempre più giovani, l'ultima fu la 33enne Barbara Harris che sposò a 77 anni nel 1981. Dalla sua quarta moglie Dyan Canon ebbe la sua unica figlia Jennifer che seguirà le orme del padre diventato attrice.
Cary Grant con: Katherine Hepburn, Joan Fontaine, Ingrid Bergman, Grace Kelly, Deborah Kerr e Audrey Hepburn |
Invece ebbe una vita amorosa movimentata, si sposò ben 5 volte, con donne sempre più giovani, l'ultima fu la 33enne Barbara Harris che sposò a 77 anni nel 1981. Dalla sua quarta moglie Dyan Canon ebbe la sua unica figlia Jennifer che seguirà le orme del padre diventato attrice.
Nel 1966, a 62 anni, gira il suo ultimo film "Cammina, non correre" e
si ritira dal cinema con 74 film alle spalle, una scelta soprattutto
dovuta alla nascita di sua figlia, alla quale vuol far
trascorrere un'infanzia il più possibile serena, a differenza della sua.
Grant da sempre molto ordinato e meticoloso, si fece
addirittura
costruire un rifugio sotterraneo antincendio per conservare i ricordi
preziosi della sua famiglia (un gesto forse mosso dall'infanzia traumatica che ha vissuto). Il tempo libero lo dedicò ai suoi interessi e le sue passioni, come il baseball,
suonare il jazz al pianoforte (tra le sue melodie preferite la
"Rapsodia in blu"
di George Gershwin), la magia, i quadri (era un raffinato
collezionista), i libri,
e qualsiasi piatto col caviale.
Nominato due volte come Miglior Attore Protagonista, nel '42 con Ho sognato un angelo e nel '45 con Il ribelle, non era riuscito a vincere la statuetta, ma nel 1970 gli viene assegnato un Oscar alla Carriera, consegnato dall'amico Frank Sinatra.
Ma questa non è stata l'unica volta di Cary Grant agli Oscar in quanto già nel 1957 aveva gentilmente ritirato il premio vinto dalla sua amica Ingrid Bergman come Miglior Attrice Protagonista per il film Anastasia (di cui ho parlato qui) la quale aveva preferito non partecipare nel timore di essere attaccata dai media (che non le avevano riservato un bel trattamento dopo la sua storia adultera con Rossellini).
Nel corso di un un'intervista del 1978 al London Times dice "Probabilmente mi restano meno di 70.000 ore su questa terra e ho intenzione di godermi ciascuna di esse".
Cary Grant non si negò mai al pubblico, non schivava interviste e fotografie, ricordava e parlava con piacere di ogni suo personaggio, sempre con una buona
dose di humour che gli permetteva anche di rispondere ai pettegolezzi e cattiverie sul suo conto (sulla sua presunta bisessualità ad esempio).
Dopo il cinema decide di buttarsi negli affari e nel '68 la società di cosmetici Fabergé gli offre l'incarico di direttore creativo che lui accetta.
Decide
però di dedicarsi al teatro, portando in giro per l'America un
one man show dal titolo "Una conversazione con Cary Grant" nel quale
interagiva col il pubblico che poteva porgli delle domande.
Il 29 novembre 1986 ha malore prima di andare in scena col suo spettacolo, e muore dopo poco in ospedale a causa di un'emorragia interna.
IL SUO STILE: L'attore Steve Lawrence diceva «Quando Cary entrava in una stanza, non solo le donne si mettevano in
posa, ma gli uomini si aggiustavano la cravatta» e penso che questa frase abbia reso in pieno com'era Cary Grant. Non era un semplice uomo ben vestito, ma la quinta essenza dell'eleganza: nei film come nel privato vestiva sempre impeccabilmente e non solo indossando frac e completi che gli sembravano cuciti sottopelle, ma portava con eleganza anche vestaglie da camera e abbigliamento sportivo.
Cary Grant aveva un fisico perfetto e comprava spesso abiti preconfezionati, era un cliente affezionato di Abercrombie & Fitch e Aquascutum, quest'ultimo di proprietà del suo amico Sir Charles Abrahams. Ogni tanto però si faceva realizzare qualche abito su misura, per esempio da Schiaparelli a Roma, uno dei più grandi sarti degli anni '50, o da Dunhill a Londra, che poi faceva replicare dal suo copista di fiducia a Hong Kong. In un'intervista disse la preziosa lezione che il padre gli aveva insegnato a proposito: "Lascia che sia tu quello che la gente vede, e non l'abito. Dovrebbe essere secondario"
In vestaglia: a sinistra per una scena del film Susanna, a destra mentre studia la parte |
Cary Grant praticava moltissimi sport |
Indossava spesso cappotti con il bavero largo, di cammello e trench.
Portava spesso maglioni sportivi, che arricchiva con il dettaglio dell'Ascot (o cravatta plastron).
I dolcevita indossati in Caccia al ladro piacquero talmente tanto a Nancy Reagan, amica di Grant e moglie del presidente Ronald Reagan che appena disse a Cary quanto li amasse lui gliene mandò un paio dei suoi per suo marito.
CHICCHE: Gli furono offerti alcuni dei ruoli cinematografici più importanti di quel periodo, che però lui riufiutò ad esempio gli era stata offerta la parte che andata a James Stewart in La vita è meravigliosa, quella di Bogart in Sabrina, di Gary Cooper in Arianna, di Rex Harrison in My Fair Lady.
Ian Fleming disse di essersi ispirato a lui per creare il personaggio dei suoi romanzi, l'agente segreto gentiluomo James Bond.
Ian Fleming disse di essersi ispirato a lui per creare il personaggio dei suoi romanzi, l'agente segreto gentiluomo James Bond.
Il doppiatore italiano di quasi tutti i suoi film è stato Gualtiero de Angelis, che ha dato la voce anche a James Stewart, Erroly Flynn e Dean Martin.
CLIP:
I migliori ruoli di Cary Grant
ULTIMO MA NON PER IMPORTANZA
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- giovedì, novembre 12, 2015
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